Bologna FC
Un Bologna che parla Italiano, in tutti i sensi
Per favorire l’intesa e la coesione nel gruppo, il Bologna ha reso obbligatorie le lezioni di italiano per gli stranieri, con tanto di compiti a casa.
Due volte a settimana, i rossoblù si recano a Casteldebole sapendo che ad attenderli ci sarà una doppia dose di italiano. La mattina, preparano lo zaino con scarpini e parastinchi per svolgere le sessioni di allenamento insieme al prof. Vincenzo. Nel pomeriggio invece, mettono nella cartella quaderno, penna e dizionario per seguire le lezioni del professore di italiano. Proprio così, perché il club rossoblù ha reso obbligatorie le lezioni di lingua italiana per gli stranieri.
Lezioni di italiano e compiti a casa
Le barriere linguistiche possono essere un grande ostacolo, soprattutto per la comunicazione in campo dove l’intesa è fondamentale per raggiungere risultati. Per questo motivo, il club rossoblù ha deciso di investire tempo e denaro nel far apprendere ai propri tesserati la lingua italiana. Le lezioni non sono più facoltative come un tempo anzi, sono un impegno da prendere con serietà al pari gli allenamenti sul campo. Le lezioni sono fissate due volte a settimana e rigorosamente in presenza al Niccolò Galli, in seguito al pranzo di squadra. Inoltre, agli studenti rossoblù vengono assegnati esercizi e compiti da svolgere a casa. Il poter parlare e comprendersi in un’unica lingua, non solo facilita il lavoro del mister (che per di più parla poco inglese), ma è un ulteriore fattore di coesione all’interno del gruppo. Le distanze tra i giocatori si riducono e si stringono legami forti, che è poi ciò che distingue il club felsineo da molte altre squadre di Serie A.
Bologna è “la Dotta” anche in campo
Tra i rossoblù, Ferguson ha fatto progressi incredibili: ottimo uso di congiuntivi e subordinate. Ci sono poi gli “avvantaggiati” Castro, Dominguez e Miranda che partivano già da una buona base per via della somiglianza tra spagnolo e italiano. Corsi straordinari sono stati poi organizzati per il nuovo arrivato Martin Vitik. Il difensore ceco, arrivato dallo Sparta Praga quasi un mese fa, dovrà coordinare la difesa la prossima stagione e sarà quindi fondamentale masticare almeno i termini essenziali.
Il Bologna sta quindi diventando in tutti i sensi una scuola di Italiano e sta applicando alla squadra quello che è da sempre l’appellativo della città felsinea, ovvero ”la Dotta”. Da sottolineare inoltre, come il club felsineo conti non solo di numerosi diplomati, ma anche di due Dottori. De Silvestri e Pobega infatti, sono laureati in Economia Aziendale e presto, indosserà la corona d’alloro anche Fabbian, frequentante il corso di Economia e Commercio. Questo per ricordarci che per andare lontano è importante tenere allenati i piedi, ma anche la mente.
Fonte: Luca Baccolini – Repubblica
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