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Un girone fa – Torino vs Bologna

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuori rossoblù


 

Risultati altalenanti, premesse estive non del tutto mantenute e difficoltà ad emergere dall’anonimato di metà classifica. Con il girone di andata alle sue ultime battute, per Bologna e Torino era arrivato il momento di tirare le somme relative alla prima di parte di stagione, e la pagella, per entrambe, sembrava essere la medesima.

La sfida valida per la diciassettesima di giornata di giornata di Serie A rappresentava per le squadre di Mihajlovic e Juric un trampolino di lancio verso i lidi alti della classifica, un’occasione per affermarsi come outsider della seconda parte di campionato.

I momenti che le due squadre stavano attraversando non erano idilliaci, complice una discontinuità di risultati e prestazioni che non sembrava avere né capo né coda. 

Clima pesante in casa Bologna, con i più scettici che continuavano a domandarsi se fosse il caso di lasciare il timone nelle mani di Mihajlovic. I rossoblù erano reduci dalla rocambolesca sconfitta casalinga contro la Fiorentina (2-3, ndr); inoltre, le ultime uscite avevano palesato un’involuzione sul piano della qualità di gioco rispetto a quanto di buono era emerso dalle prime giornate. La classifica, comunque, sorrideva a Sinisa, con un nono posto fortemente condizionato dall’ottima prima parte del girone.

Opposta, per certi versi, la situazione granata. La squadra sembrava aver ingrato la giusta marcia, con una serie di prestazioni degne dell’allenatore scelto in estate, ma i pochi punti raccolti offuscavano anche il salvabile. I due pareggi consecutivi, contro Empoli e Cagliari, relegavano gli uomini di Juric alla tredicesima casella del tabellone.

3-4-2-1 speculare per entrambe gli allenatori: Nei rossoblù spiccava il rientro di Marko Arnautovic, assente nell’ultimo match causa infortunio. Alle sue spalle, chance per Skov Olsen insieme a Barrow, con Orsolini inizialmente partente dalla panchina. Poche sorprese anche da parte di Ivan Juric. A centrocampo tornava arruolabile Pobega, scelto titolare in mediana insieme a Lukic. Davanti, Pjaca e Praet alle spalle di Sanabria, con Belotti, lungodegente, ancora ai box.

Prima frazione di gioco a sfondo completamente granata. Il Torino parte forte e comanda la partita, dettando i ritmi e procurandosi diverse occasioni da gol. La prima, al minuto 15’, quando una punizione di Lukic si perde al di sopra. Il Bologna si presenta per la prima volta dalle parti di Milinkovic Savic al 17’, ma il tiro di Soriano è troppo debole per impensierire il portiere serbo.

Servirà un regalo del Bologna, al 24’, per assistere al primo gol del match. Skov Olsen perde una brutta palla in uscita, aprendo di fatto un’autostrada per l’incursione di Lukic. Il centrocampista granata è abile nel servire Sanabria, il quale, una volta davanti a Skoruspki, non perdona.

Gli uomini di Mihajlovic faticano a reagire allo svantaggio, e prima del duplice fischio ci sarà spazio per un’altra occasione da gol. Sempre Torino, sempre Sanabria. L’attaccante è lesto nel concludere dopo una sponda ben riuscita di Praet, ma per sua sfortuna la palla si schianta dritta contro la traversa.

Il secondo tempo riproporrà per lunghi tratti lo stesso copione del primo. Praet prima, Sanabria, di testa, poi: nei primi dieci minuti le occasioni per raddoppiare si sprecano. Il Bologna, tutto sommato, si salva, e torna ad essere pericoloso al minuto 55’: bello scambio tra Arnatuovic e Barrow, con quest’ultimo che concluderà in maniera imprecisa.

Gli uomini di Juric, continuando ad imporsi in maniera decisa sul piano dell’intensità, riusciranno a trovare il meritato raddoppio soltanto al minuto 69’. Lukic mette in mezzo, Pobega calcia col mancino; al resto, penseranno Soumaoro e Skoruspki. Il difensore, nel tentativo di intervenire, devia il tiro spiazzando il proprio portiere, con il tabellino che alla fine reciterà autogol dell’estremo difensore polacco.

Nel finale, spazio per una reazione d’orgoglio da parte dei felsinei. Al 76’ Sansone anticipa tutti facendosi travolgere, in area, da Milinkovic-Savic. Orsolini, subentrato al posto di un deludente Soriano, si presenta dal dischetto e rimette in discussione l’esito di un match che ormai pareva segnato.

Chi si aspettava un finale infuocato, però, resterà ben presto deluso. Il Bologna fatica ad organizzare un ultimo, disperato, attacco. Il Torino, dal canto suo, si difende a denti stretti, con Zaza che in contropiede si divora la palla del 3-1.

Al fischio finale è festa grande tra le fila granata; la squadra di Juric dava continuità alla striscia di risultati postivi e, soprattutto, ritrovava una vittoria che lo rilanciava nella parte sinistra della classifica.

A farne le spese, un Bologna deludente che confermava il momento di crisi che la squadra stava attraversando. Soltanto una scintilla avrebbe risollevato gli umori della piazza e salvaguardato la panchina di Sinisa. E la settimana seguente, al Dall’Ara, era attesa la Juventus…

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