Via al corteo: 3000 tifosi rossoblu sulla strada di Empoli (Corrriere di Bologna)

La Champions è passata. Ora bisogna concentrarsi sul campionato, se si vuole tornare nel paradiso terrestre del calcio, in cui i rossoblu non hanno affatto sfigurato. E così, il ritorno alle competizioni casalinghe verrà accompagnato da un popolo che non ha mai abbandanoato la squadra nei momenti di difficoltà, figuriamoci nei trionfi. Perché i tifosi vogliono continuare a sognare, desiderano ripetere una notte in cui molti hanno perso il sonno, festeggiando o magari semplicemente guardandosi attorno intontiti dalla gioia. Oh, quanto potrà sembrare strano a chi non segue il calcio il potere che hanno 90 minuti!

Un settore ospiti tutto esaurito

Leggendo attentamente le collocazioni dei biglietti acquistati dall’Emilia per Carlo Castellani, i più attenti scopriranno che nella curva ospite ci saranno “appena” 2300 persone. Dei 3000 sostenitori felsinei, dunque, ben 700 saranno divisi tra gli altri settori. Questo dato potrebbe essere sufficiente per dare una spiegazione al clima che si respira in città non appena si nomina la società di Saputo. Tutti camminano due metri sopra al suolo, inorgogliti dal fatto che la squadra non si sia mai fatta schiacciare. Sempre seguire il proprio credo, anche in momenti di difficoltà (e in Europa ci sono stati), è del resto un dettame di mister Italiano. E Bologna sta diventando sempre più la sua città.

Tifosi del Bologna (©Bologna FC 1909)

Attacco nuovo per i rossoblu

Le tanto apprezzate ideologie di Italiano sono incentrate sul predominio offensivo, anche quando qualche interprete fondamentale non può essere della partita. Di conseguenza, il posto di Orsolini sarà preso da Dominguez, mentre sull’altra fascia Ndoye è in pole su Iling. Per quanto riguarda il terminale del 4-2-3-1, il gol di Dallinga ha riaperto tutto. I tifosi ci speravano da molto tempo: Thijs è finalmente in forma e ciò può fare solo bene alla squadra. Che ora non può sbagliare, perché nel prossimo mese si sfiderà solamente una delle prime 10 del campionato. E anche con la Lazio si potrà fare partita. Ma andiamo con ordine, perché le grandi storie si creano domenica dopo domenica, senza sottovalutare nessuno e, al contempo, senza timori reverenziali. Atalanta docet.

Fonte: Corriere di Bologna, Alessandro Mossini

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