Bologna FC
Vocabolario Rossoblù – Bologna Campione: è la vittoria dell’umanità
La vittoria dei rossoblù è un trionfo di umanità, emozione e rivalsa. Una città intera, unita dalla passione, celebra il successo con dediche sentite e valori condivisi da società, squadra e allenatore

«Umanità: Natura umana, […]; sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini […]; Con significato concreto, il complesso di tutti gli uomini viventi sulla terra; genere umano».
Vocabolario online, Treccani.
La vittoria del Bologna è stata un’esplosione di gioia. Qualcosa che è difficile spiegare a chi non ha la passione per il calcio. A chi non sente un legame forte con qualcosa di rappresentativo come la passione per una squadra e una maglia di calcio. Un trionfo dell’umanità, come ogni successo sportivo, qualcosa di essenzialmente umano. Un generatore di sentimenti, emozioni e sensazioni. Talvolta di gioia, talvolta di commozione anche con una punta di tristezza, e altre di rivalsa e rabbia.
L’umanità come complesso di tutti gli uomini viventi: il Bologna e la sua città

La sciarpa “Si muove la città” posata sulla tomba di Lucio Dalla
Umanità fa rima con città. La città è di fatto una comunità umana. E quella città è Bologna, che ha sostenuto alla grande la sua squadra, i suoi beniamini. Quella città che si muove e si è mossa, in direzione Roma. Ha riempito gli spalti dell’Olimpico. Ha cantato, ha tifato, si è commossa, ha esultato con e per il “suo” Bologna. Uno sciame umano, tanta umanità unita dall’unico sentimento comune di amore e passione nei confronti della maglia rossoblù.
L’umanità di Vincenzo Italiano
È la vittoria di Vincenzo Italiano e della sua umanità. A volte chi segue il calcio da fuori si dimentica che in campo e a bordo campo, ci sono essere umani. Persone che, come noi, hanno a che fare con problemi personali, di salute, stress emotivo e nervoso. Le critiche, ingiuste, piovute sul tecnico rossoblù in estate, all’atto della sua firma come nuovo allenatore del Bologna non possono essere cancellati. Di sicuro, in tanti, se le sono rimangiati. Vincenzo Italiano è arrivato sotto le Due Torri con la nomea del deluso, del perdente, del «tristo». Perché? Perché aveva perso tre finali. Nel concreto, può aver senso, ma perché accanirsi? In quel momento in tanti si sono dimenticati di avere umanità, empatia. Di provare e capire quel sentimento di «solidarietà e comprensione umana» verso un lavoratore che non era

Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
riuscito a raggiungere il suo obiettivo.
L’ambizione non è mai mancata all’allenatore di Karlsruhe. Anche dopo le batoste più cocenti. Tre finali di fila perse avrebbero “deluso” qualsiasi essere umano. Ma dopo le delusioni ci si può rialzare. Le storie di rivalsa sono ovunque soprattutto nello sport. Vincere e prendersi le rivincite personali è il sale dello sport. Italiano ieri se l’è presa. Ha vinto il trofeo che gli era mancato a Firenze. E, a fine partita, in un gesto di straordinaria umanità l’ha dedicata a Joe Barone e a tutta la sua famiglia. Il dirigente che per tre anni lo aveva supportato alla Fiorentina e gli aveva dato completa e totale fiducia, nonostante le delusioni del 2021/22 e 2022/23 prima in Coppa Italia e poi in Conference League.
Orsolini e Miha
E la dedica di mister Italiano fa coppia con quella di Riccardo Orsolini. Nel momento della massima gioia, sia il tecnico sia il numero 7 hanno avuto un pensiero per chi non c’è più e non può condividere una gioia personale che sarebbe stata di tutti. Vincenzo per Joe, Riccardo per Sinisa Mihajlovic. La testimonianza dei valori comuni presenti nel gruppo rossoblù, valori sui quali hanno stabilito il loro rapporto il gruppo rossoblù e il suo condottiero.
Bologna FC, un gruppo di esseri umani

La commozione di Remo Freuler dopo la vittoria della Coppa Italia (© Bologna FC 1909)
Ci è voluto un po’ a capire il nuovo allenatore, ad entrare in sintonia, a trovare la scintilla del rapporto umano tra la squadra e il tecnico siciliano. Ma alla fine tra persone con carattere, con obiettivi chiari, con valori sani, il punto d’accordo si trova e il Bologna è cresciuto. Pian piano, passando per battute di arresto imprevedibili. E anche blackout poco giustificabili. Come quello di venerdì sera a San Siro, dopo una gara dominata. Le critiche erano esagerate, ingiuste e ingiustificabili. E ieri quel gruppo di straordinari esseri umani lo ha ribadito davanti a tutta Italia. Perché è nella «natura umana», avere dei momenti di debolezza.
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