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COPA AMERICA – Muro Perù elimina il Venezuela. Miracolo dell’Ecuador che ferma Tite

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Ultima giornata del girone A ricca di emozioni per le nazionali che devono qualificarsi per i quarti di finale: Perù, Ecuador e Venezuela. L’Ecuador ha giocato il suo dentro o fuori contro una Selecao B, che, nonostante le assenze dei tanti big, resta una nazionale difficile da battere. Il Perù doveva gestire il passaggio del turno, avendo dalla sua due risultati su tre: gestione compiuta alla perfezione.

La Tricolor ferma Tite. Il C.t. del Brasile Tite, sicuro di passare il turno da primo nel girone A, ha preferito non rischiare le sue pedine più importanti nel match contro un Ecuador sul filo dell’eliminazione. All’Estadio Olímpico Pedro Ludovico sono out Neymar, Firmino e Casemiro e al loro posto si vedono in campo Paquetà, Gabigol e David Luiz. La Seleçao non gioca un grande calcio ma nel primo tempo un calcio d’angolo basta per passare: grazie ad un colpo di testa di Eder Militao, che svetta più in alto di tutti e fulmina l’estremo difensore della Tricolor. Nella ripresa l’Ecuador alza il ritmo alla ricerca del gol che varrebbe la qualificazione. Lo spirito di iniziativa paga e subito in apertura di secondo tempo, l’Ecuador pareggia con Mena. Una rete che consente a La Tricolor di superare virtualmente il Venezuela oltre che a spezzare un digiuno di gol contro i verdeoro che durava da ben dieci anni. Dopo il pareggio la partita si spegne e l’Ecuador si rintana nella sua metà campo, nella disperata ricerca del pareggio che vorrebbe dire qualificazione. Il Brasile attacca poco ma nel finale, un assist illuminante di Paquetà manda in porta Gabigol che manca la porta di un nulla. L’Ecuador pareggia e passa il turno da quarta forza del girone e ai quarti incontrerà la prima del girone B che sarà probabilmente l’Argentina di Leo Messi.

Sogno peruviano. Se siete stati una volta nella vita in Perù avrete scoperto come tutti gli edifici, le mura e i portali di tutto l’impero Inca sono stati realizzati con pietre di diverse dimensioni senza utilizzare della calce. Queste pietre venivano tagliate e levigate così precisamente da permettere un perfetto accoppiamento tra loro, tanto che nemmeno una carta di credito può essere inserita nelle fessure che restano comunque visibili. Ecco questa tecnica entra perfettamente nella filosofia della nazionale di Gareca, un argentino amante del Perù come un altro argentino, Ernesto Che Guevara. Il Perù soffre contro i venezuelani, ma riesce a danzare sopra le difficoltà come solo quel popolo sa fare. La squadra di Lapadula resiste al ciclone venezuelano e dopo le offensive subita da una nazionale stanca e distrutta dal focolaio, il Perù riesce a pungere su calcio d’angolo, dove in piena mischia arriva Carrillo a siglare la rete della vittoria. Il Perù con sette punti riesce a passare la Colombia e qualificarsi da seconda nel girone, dietro al Brasile. Per conoscere l’avversaria dei quarti bisognerà attendere la notte per capire chi tra Cile e Uruguay giungerà terza nel proprio girone.

Classifica Girone B: 1. Brasile (10pt.), 2. Perù (7pt.), 3. Colombia (4 pt.), 4. Ecuador (3 pt.), 5. Venezuela (2 pt.)

 

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