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Calcio

Il punto sulla serie A – XIX giornata – 12 gen

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Lo scudetto

Dopo 25 anni il Napoli, grazie alla manita al Frosinone a destinazione, è campione d’inverno.

Un campionato sempre equilibratissimo e ricco di sorprese: se il leit motiv non cambia, cambiano alcune forze in campo. O meglio: anche se cambia l’ordine degli addendi, come dice il teorema, il risultato non dovrebbe subire variaizoni.

Incroceranno le dita i partenopei ma il titolo a metà stagione da dodici anni di fila significa scudetto.

Per Sarri conta poco e fa bene a pensarla così  il tecnico toscano, che sta plasmando una squadra che sicuramente ad oggi è stata la più spettacolare con un Higuain in stato di grazia e capocannoniere.

Seguono gli azzurri campani la Juventus e l’Inter appaiate a 39 punti.

Bianconeri alla nona vittoria consecutiva e nove posizioni scalate dopo l’inizio disastroso con zero punti in due gare. Tre punti importanti presi a Genova dimostrando carattere e solidità. Non sfigura la Samp che per almeno parte di gara mostra segnali di crescita rispetto ad altre prestazioni.

I nerazzurri non demeritano ma vengono sconfitti dall’ammazza grandi Sassuolo, che vola in classifica. Gli uomini di Mancini hanno sperperato punti nelle ultime partite, dopo aver dato una sensazione di solidità, cinismo ma soprattutto continuità (caratteristica fondamentale per il titolo tricolore).

Un punto più in basso la Fiorentina, sconfitta al Franchi da una Lazio che non smette di sorpendere in positivo quanto in negativo. Passo falso importante per la squadra di Paolo Sousa, atteso da una prova che poteva dare qualche certezza in più e che ridimensiona alcuni sogni di gloria, anche se il quarto posto non è certo da gettare alle ortiche.

Anche perchè facendo i conti le quattro “regine” della stagione se la stanno giocando con soli tre punti di distacco totali. I giochi sono aperti.

Le sensazioni ad oggi però danno Napoli e Juve un passo avanti rispetto alle altre due compagini per completezza di organico e per carattere.

Quattro lunghezze più in basso la Roma di un Garcia agli sgoccioli, che pareggia col Milan nell’anticipo del saturday night. Un vero mistero vedere una delle squadre più accreditate al titolo alternare prestazioni e soffrire di una sindrome da vetta così forte.

Sassuolo ed Empoli si contendono il ruolo di soprese dell’anno, dei neroverdi che hanno sbancato San SIro abbiamo detto, giusto citare anche Maccarone che trafigge un Toro in crisi di identità facendo raggiungere ai toscani quota 30 in classifica.

Seguono Milan e Lazio, che stanno conducendo una stagione non brillante.

A quota ventisei punti il Chievo, che condanna un Bologna che commette due errori imperdonabili e abbandona momentaneamente l’idea di superare i clivensi in classifica, rimandando quel salto di qualità che la piazza si attendeva dopo la vittoria di Milano. Oggi si guarda al futuro con un Floccari in più in rosa e con la voglia immediata di riscatto sempre davanti ai propri tifosi nel prossimo match contro la formazione dell’ex Pioli.

L’Udinese, sconfitta dal Carpi, gira a 24 lunghezze appaiata all’Atalanta, sconfitta dal Genoa a Bergamo. Rossoblu quartultimi che ad oggi restano una delle “delusioni” del campionato, insieme alla sorella blucerchiata (tredicesima).

Caos in casa Palermo: dopo la vittoria al Bentegodi con le conseguenti dichiarazioni post partita del proprio capitano, Maurizio Zamparini ha esonerato ufficialmente Davide Ballardini, anticipando l’arrivo (previsto per Giugno) di Guillermo Barros Schelotto che sarà affiancato da Fabio Viviani, vice di Giuseppe Iachini (sollevato dall’incarico lo scorso 10 novembre).

Infine, i già citati Frosinone, Carpi e Verona chiudono nell’ordine la classifica.

Ora è tempo di pensare al prossimo turno, con un occhio al calciomercato.

Signore e signori, buon campionato a tutte e tutti.

Il Direttore

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