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La rinascita di Breno, il campione finito in carcere – 18 gen

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Se c’era una caratteristica che distingueva Breno Vinicius Borges, difensore brasiliano da molti definito al suo esordio “il nuovo Lucio”, questa era la rapidità. Era del resto cresciuto in fretta: nato nell’ottobre del 1989, a 14 anni si era unito al São Paulo, uno dei club più famosi del Brasile, con le cui giovanili aveva vinto il campionato Under-17 prima di esordire in prima squadra non ancora maggiorenne. Anche in questo caso – siamo nel 2007, Breno ha 18 anni – era stato un successo: conquista del campionato nazionale, 30 presenze ad altissima qualità. Talmente si era ben comportato che il Bayern Monaco lo aveva acquistato, bruciando nientemeno che il Real Madrid, per 12 milioni di euro. In Baviera le cose non erano andate benissimo: certo aveva vinto subito anche il campionato tedesco, però si era ritrovato ai margini della rosa, mostrando alcune incertezze e qualche limite caratteriale, limiti poi confermati nell’estate del 2008, quando Dunga lo chiama per partecipare alle Olimpiadi di Pechino dove naufraga insieme ai compagni in semifinale contro l’Argentina di Aguero e Riquelme. Un prestito al Norimberga pare essere la soluzione migliore per lui, ma un infortunio lo blocca per mesi proprio quando comincia a prendere confidenza con i ritmi del calcio europeo. Quello che doveva essere un ritorno in pompa magna alla casa madre si trasforma in un incubo, Breno non è più lo stesso, e il 24 settembre del 2011 viene addirittura arrestato. L’accusa: ha dato fuoco alla sua abitazione, una costosa villa in città, in preda alla depressione. Viene condannato a quasi 4 anni di carcere ed estradato in Brasile, con la carriera che sembra finita. Di fatto l’avventura di Breno, “il nuovo Lucio”, sui campi di calcio si conclude lì. La scorsa estate è uscito sulla parola e il Bayern Monaco, sensibile al recupero di un ragazzo evidentemente problematico e che pure ha causato al club campione di Germania una notevole perdita, gli ha offerto un lavoro nello staff della sezione Under-23 del club, in attesa che quello che una volta era il miglior giovane difensore del mondo decida cosa fare da grande. Oggi Breno ha compiuto da poco 25 anni e dallo scorso Natale – a condanna scontata – è tornato ad essere un calciatore a tutti gli effetti, avendo trovato un accordo con il club che lo aveva lanciato a inizio carriera, il São Paulo. Per uno che nella vita ha sempre giocato d’anticipo bruciando le tappe, forse ripartire con calma da dove tutto era cominciato sarà la scelta migliore.

 

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