Motor Valley
Robert Kubica dopo la vittoria a Le Mans: «Vincere era un obiettivo da quando ho iniziato a correrci»
Robert Kubica trionfa alla 24 Ore di Le Mans 2025 con la Ferrari #83 di AF Corse. Una vittoria che chiude un cerchio aperto nel 2021 e celebra la sua rinascita sportiva.
da Le Mans – Robert Kubica ha conquistato la sua prima vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans 2025, al volante della Ferrari 499P #83 di AF Corse, scrivendo una nuova pagina nella storia del motorsport. Per il pilota polacco si tratta del compimento di un percorso lungo e a tratti doloroso, cominciato quattro anni fa con una beffarda sconfitta all’ultimo giro in LMP2.
«Un giorno speciale»
«Sì, certo, è un giorno speciale. Vincere Le Mans era un obiettivo da quando ho iniziato a correrci nel 2021. La mia prima esperienza fu indimenticabile, nonostante l’epilogo drammatico. Questa vittoria è speciale, non me l’aspettavo.»
Accanto alla gioia personale, non è mancato un pensiero per chi lo ha sempre sostenuto: «Devo dire grazie ai miei tifosi, che mi hanno accompagnato nei momenti più difficili della mia carriera. Spero che possano gioire con me».
Dieci ore al volante, come un maratoneta
Il contributo di Kubica al successo della Ferrari #83 è stato fondamentale: «Quando sono salito in macchina mancavano cinque stint. Non pensavo di concludere la corsa, ma ho fatto quello che mi è stato chiesto. All’inizio abbiamo recuperato tante posizioni, salendo da P10 a P1. Dovevo rischiare, e ha funzionato».
Una gara di gestione e lucidità
In una competizione lunga 24 ore, anche la mente viene messa alla prova: «Bisogna trovare un equilibrio tra rischio e gestione. Sono contento di aver completato i miei stint senza errori, anche se probabilmente non dormo da 38 ore».
Una prestazione che evidenzia non solo il talento, ma anche la maturità di un pilota che ha vissuto più vite sportive, e che ha saputo trasformare le cicatrici in forza: «La mia vittoria più grande non è in pista, ma è stata superare i miei limiti mentali dopo l’incidente nei rally. Non è stato facile accettare la nuova realtà».
«Mi sono innamorato di Le Mans»
Per Kubica, Le Mans è più di una gara: è un luogo che fa tornare bambini. «La prima volta che venni qui avevo 35 anni, ma mi sembrava di tornare ai giorni del karting. Ho detto: “Se vinco, torno nei rally.”»
«Questa gara mi ha dato tanto, mi ha tolto nel 2021, ma anche restituito emozioni. È un posto speciale, a prescindere dal risultato».
Un’emozione talmente forte da non essere ancora pienamente elaborata: «Nemmeno la vittoria in Formula 1 me la sono goduta subito. Forse domani riuscirò a farlo. Per ora sono solo stanco, ma felice».

L’equipaggio della #83 in trionfo a Le Mans (© DPPI – ACO)
L’ultimo giro che chiude un cerchio
Nel 2021, l’avventura di Kubica si interruppe sull’ultima tornata. Stavolta, invece, il destino ha restituito ciò che aveva tolto: «Solo un guasto ci avrebbe potuto fermare. L’ultima parte era sotto controllo e siamo riusciti a completare quell’ultimo giro».
Strategia e lucidità anche nella scelta delle gomme: «Il set nuovo a fine gara era una precauzione. Ho cercato di aprire il gap per non rischiare. Le gomme fresche mi hanno dato più sicurezza e fiducia».
Convinzione assoluta: «Nessuno mi preoccupava»
Nemmeno la pressione delle Ferrari ufficiali e della Porsche ha scalfito la determinazione di Kubica: «Se devo essere sincero, nessuno dei due mi preoccupava. Sapevo che quando serviva avevo il ritmo. Ho solo gestito, pensando a tenere le gomme in buono stato».
WRC, più che la Triple Crown
Ora che ha vinto a Le Mans, l’idea della Triple Crown potrebbe tentarlo. Ma il vero rimpianto di Kubica ha un nome: rally. «Ho vinto il WRC2, ma mai una gara nel Mondiale. Sarebbe una follia provarci oggi, ma è quello che mi manca davvero».
Una dichiarazione che chiude un racconto fatto di emozioni, resilienza e una vittoria che, più che nel cronometro, si misura nel cuore.
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