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F1 – Gp d’Ungheria – Ocon vince e va a ringraziare Alonso, Sainz è quarto

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Credits: Twitter - @F1

A pochi minuti dal doppio storico oro di Jacobs e Tamberi nelle due discipline più nobili delle olimpiadi, un’altra stupenda battaglia che consegna alla storia il 111° vincitore diverso di un GP di Formula 1.

Una gara caratterizzata da un incidente proprio al via che aiuta la creazione ad uno scenario inedito che ricorda un po’ il Gp di Monza dello scorso anno con Ocon a guidare la gara, Vettel ad inseguire e Latifi nelle prime posizioni poer gran parte del primo terzo di gara.

Partenza. Hamilton ha lo stacco migliore, dietro di lui è bagarre: Bottas arriva al bloccaggio nel tentativo di evitare Lando Norris e diventa la prima causa di una carambola di incidenti: Bottas finisce addosso al pilota McLaren, i due quindi finiscono contro le RedBull di Perez e Verstappen. E’ il caos, diverse vetture finiscono all’esterno della pista e come se non bastasse Stroll centra Leclerc al centro della pista. La gara viene interrotta, quasi metà delle vetture riportano danni  ed in sei non ripartiranno più, tra cui Bottas, Leclerc, Perez e Norris, mentre altri, come Ricciardo e Verstappen, ripartiranno con macchine rimesse in piedi con qualche martellata.

E se lo start era stato incredibile, la ripresa lo è ancora di più: l’unico a schierarsi un pista è Hamilton, tutti gli altri ripartono dalla corsia dei box per guadagnare un cambio di gomme gratuito.

La gara quindi riprende con il britannico che rientra immediatamente, lasciando la guida della gara ad Ocon, tornando in pista come ultimo dei superstiti mentre Verstappen deve tirare fuori i denti già per superare uno Schumacher che riesce a mostrare le proprie doti difensive. Raikkonen monta le dure al 16° giro per provare ad arrivare fino in fondo mentre Vettel 2° è ormai diventatato l’ombra di Ocon senza riuscire mai a provare un vero attacco.

Hamilton rientra al 20° giro per il secondo pit stop: monterà delle dure, rientrando da solo in pista guadagnando così diversi giri liberi per poter spingere il più possibile dopo non essere riuscito a superare l’Alpha Tauri di Gasly per diversi giri. Verstappen risponde alla Mercedes, ma questa volta la Scuderia di Stoccarda ci ha visto lungo: il britannico fa un giro Monster, ed al suo rientro è davanti sia all’olandese che a Ricciardo; un sorpasso di due piloti ostici gratuito.

I tempi di Hamilton convincono molti piloti a rientrare, non Sainz nonostante il possibile undercut su Tsunoda. La Ferrari dello spagnolo, a parità di gomme dei primi, sta letteralmente volando recuperando un secondo a giro sui primi due.

Tra il 35° ed uk 40° giro rientrano i primi, Vettel, Ocon e e Sainz e Alonoso riescono a mantenere le rispettive posizioni. In questo momento, per distacchi e per tempi, la vittoria ed il podio sono in mano a quattro piloti: Vettel, Ocon Sainz ed Hamilton. Sainz continua a rosicchiare decimi su decimi ogni giro, senza subire troppo il pressing di un Hamilton che sul lungo dovrebbe cominciare a perdere di prestazioni a causa delle gomme più usurate. Ed è in questo momento che Hamilton prova la mossa per il proprio finale, rientra a 22 giri dal termine, una mossa inattesa ma che si rivelerà a dir poco devastante: nel secondo giro fuori con le gomme nuove Hamilton riesce a guadagnare quasi 4 secondi da chi sta in testa alla corsa.

Il britannico recupera tutto il gap che aveva da Alonso in 5 giri, ma il primo attacco allo spagnolo finisce in fumo dopo un botta e risposta durato un paio di kilometri con il pilota Alpine che risponde colpo su colpo e riesce a mantenere la posizione nonostante una macchina molto meno performante. Hamilton ci riprova due giri più tardi nella stesso punto, ma ancora una volta Alonso dice NO.

Il duello tra i due dura adirittura dieci giri e alla fine se Ocon e Vettel possono alla fine festeggiare buona parte del merito va dato a Fernando Alonso. Hamilton infatti riuscirà a sorpassare l’altro spagnolo, Sainz che negli ultimi 15 giri ha perso incredibilmente di prestazione, a 4 giri dalla fine ed arriverà in zona DRS a Vettel solo nell’ultimo rettilineo utile.

Alla fine dei giochi, punti pesantissimi per Hamilton nella corsa al mondiale, ma anche per la Ferrari nella corsa al terzo posto costruttori. Bene anche la Williams che finalmente registra i primi punti della stagione.

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