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Corriere di Bologna – Arnautovic in panchina 90 minuti. Rapporti freddi con Motta?

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fonte immagine: Bologna FC


Una sconfitta che fa male perché arrivata nel momento di maggior fulgore del Bologna di Thiago Motta. La serata del Bologna si può descrivere così, accennando anche alla relativa tranquillità con cui Vanja Milinkovic-Savic ha potuto affrontare i 90 minuti. Torino-Bologna è corsa via senza che i rossoblù riuscissero mai a scalfire la resistenza granata, che nel finale hanno anche abbassato il baricentro e si sono chiusi area di rigore. È in questa situazione che molti si sono chiesti come mai il tecnico italo brasiliano non sia ricorso all’aiuto di Marko Arnautovic.

Thiago si prende ogni responsabilità, sia delle scelte iniziali che hanno portato i rossoblù a faticare fino a subire il gol, sia delle scelte durante la gara con sole due sostituzioni effettuate: “La prima parte di gara è tutta mia responsabilità, perché avevo preparato la partita in un modo e non è andata bene. Non avevamo le distanze, faticavamo a coprire l’ampiezza del Toro”.
Nel corso della gara Motta è poi corso ai ripari, facendo qualche spostamento è riuscito a limitare le scorribande dei granata sulle fasce. Tuttavia, il Bologna non è mai davvero riuscito ad avvicinarsi pericolosamente alla porta dell’estremo difensore serbo, pur migliorando la qualità delle proprie giocate. A quel punto, Thiago ha scelto di far entrare Joshua Zirkzee: “Oggi abbiamo ritrovato gli attaccanti e ha avuto spazio Zirkzee che ha fatto un buon rientro. Merito al Torino che si è difeso bene”.

Vista la situazione e il finale col Torino arroccato, la domanda è sorta ovviamente spontanea sulle sostituzioni inutilizzate (tre) e i 90 minuti passati in panchina da Marko Arnautovic: “Tutti quelli in panchina stavano bene per poter entrare, tutti erano pronti. Ho ritenuto che fosse il momento di Zirzee – dice Motta, che poi ha spiegato tatticamente la scelta di non inserire il secondo centravanti – Sono uno a cui passa per la testa di mettere più attaccanti possibili, perché mi piace il calcio offensivo, ma abbiamo vinto partite anche senza punte. Ci ho pensato, ma poi stavamo attaccando nel modo giusto e ho scelto così anche per conservare l’equilibrio”. Insomma, nessun riferimento diretto ad Arnautovic, col quale sembra che i rapporti si siano sfreddati nelle ultime settimane complice qualche incomprensione in allenamento e l’ammonizione nella gara persa col Monza, che ha sostanzialmente allungato ancora l’attesa per rivedere l’austriaco a disposizione.

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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