Seguici su

Basket

Obbiettivo Lavoro Bologna – Manital Torino, Giorgio Valli : “La partita della vita” – 23 apr

Pubblicato

il


Unipol Arena, domenica 24 aprile, 18:15, 29esima giornata di Serie A Beko. L’ora della verità. In casa Virtus un solo imperativo: Vincere! Quattro sconfitte nelle ultime cinque per i bianconeri, che hanno la possibilità di giocarsi lo scontro salvezza davanti al proprio pubblico. L’avversario sarà l’Auxilium Cus Torino, dell’ex Fortitudo Stefano Mancinelli. Si va verso il tutto esaurito. Alle 12:40 di oggi, l’allenatore modenese si è presentato in conferenza stampa: “Sono state giornate lunghe, di riflessione e di impegno totale, ma domani ci sarà vicino tanta gente, e una volta di più non dobbiamo disattenderli”.

Oltre alla classifica, a non sorridere l’Obbiettivo Lavoro è la situazione infortuni; quella appena trascorsa, è stata un’altra settimana travagliata, con la squadra decimata da stop forzati. “Non sappiamo se Fontecchio e Vitali ci saranno, mentre Mazzola sta recuperando piano piano. Vitali è molto dolente, ha un problema tra il secondo e il terzo dito del piede. Fontecchio è alle prese con la sua schiena ballerina, che ogni tanto si blocca”.

Non è da meno il calendario. Dopo Torino, le Vu Nere saranno in scena a Reggio Emilia. “Per Torino forse non è la partita della vita, non come per noi almeno, perché con un po’ di incastri favorevoli (la vittoria della Manital all’ultima giornata contro Pesaro che, in questo turno, a sua volta, dovrebbe vincere con Cantù che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato, avendo  già raggiunto il suo traguardo) possono essere a posto. Pensiamo solamente a noi stessi, a metterci in campo bene lasciando negli spogliatoi tensione, nervosismo ed emozione. Io, in campo, spero di essere il più lucido possibile perché a me sta il compito di dirigere la baracca, di guidare i miei atleti in un incontro determinante e decisivo”.

Concentrazione, determinazione e nervi saldi per battere i ragazzi di Vitucci. “Torino partirà con molta aggressività, dovremo dare il massimo, con la voglia di vincere questo match a tutti i costi, al di là dello scarto e  di tutto il resto. Servono quaranta minuti di intensità di squadra; più che alla fase offensiva, pensiamo a difendere perfettamente”.

Il ritiro di Zola Predosa è stato uno modo per ricompattare la squadra, per guardarsi negli occhi e affrontare, soprattutto superare, il momento. “Tre giorni importanti, ma prima ci sono stati dieci mesi assieme. C’è collaborazione, molta voglia di battersi. Abbiamo fatto allenamenti duri, spigolosi, ma i ragazzi sanno che da soli non possono andare da nessuna parte. Devono giocare insieme”.

Settimana pesante; dalla contestazione al ritorno da Cantù ai tanti pensieri complicati che assalgono l’ambiente. “I tifosi hanno capito bene la situazione, devo dire che sono molto più comprensivi di quello che a volte pensiamo, ho parlato molto volentieri con loro dopo Cantù. Ci sono stati vicini in silenzio, ed è ciò di cui abbiamo bisogno. Per questo li ringrazio. Se un giocatore lo bastoni e basta, prima o poi molla”.

Il rammarico virtussino riguarda il fatto che il proprio destino non dipende più soltanto da loro; la sensazione di non essere del tutto padroni del futuro pesa. “Sarà vero che non dipendiamo solo da noi stessi, ma adesso pensiamo solo a questa gara. Dobbiamo farci forza ed essere esigenti e positivi, altrimenti diventiamo pazzi, spendiamo energie nervose per cose che non possiamo controllare. Abbiamo la necessità di dominare Torino, vincendo i duelli contro i vari Dyson, Eyenga, Ebi, Mancinelli e White”. La via della speranza passa da qui, o si vince o, in caso contrario, per i bianconeri sarà l’inferno.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *