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Al Paladozza va in scena uno spettacolo senza storia: la Virtus annienta Szekszard 89-59

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FIBA


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ATOMEROMU KSC SZEKSZARD 89 – 59 (26-13; 49-34; 68-47)

Virtus Segafredo Bologna: Del Pero 2, Pasa 11, Rupert 15, Barberis 9, Dojkic ne, Andre’ 4, Zandalasini 10, Orsili 8, Parker 8, Laksa 22, Cinili ne. All. Giampiero Ticchi.

Atomeromu KSC Szekszard: Miklos 5, Studer 8, Manyoky 4, Balint 2, Krnjic 12, Goree 17, Wallace 7, Szucs 2, Dudasova 2. All. Zseljiko Dojkic.

Arbitri: Javier Sanchez Torres, Josip Mikulic, Jelena Smiljanic.

 

Tiri liberi: BO 18/24 (75%); SZ 11/14 (78%).

Rimbalzi: BO 42; SZ 27.

Falli: BO 12; SZ 24.

Tiri da 2: BO 16/30 (53%); SZ 18/40 (45%).

Tiri da 3: BO 13/26 (50%); SZ 4/19 (21%).

 

QUINTETTI INIZIALI

 

Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Laksa, Zandalasini, Andre’, Rupert.

Atomeromu KSC Szekszard: Studer, Wallace, Manyoky, Balint, Goree.

 

Ultima sortita casalinga in terra europea per la Virtus Segafredo, impegnata questa sera nel penultimo turno del girone contro l’Atomeromu KSC Szekszard. Senza nessuna possibilità di proseguire la propria corsa in Eurolega, l’unico obiettivo delle emiliane è quello di aumentare il più possibile il proprio bottino e vendicare la sconfitta dell’andata contro la formazione ungherese, viziata da numerose assenze e da un arbitraggio particolarmente “permissivo”.

Memore della gara disputata in Ungheria, parte subito forte Bologna, scavando da subito il solco con due triple di Laksa. Mette il punto all’egemonia bianconera Goree dal pitturato, ma un’altra “bomba” dell’ala lettone e due punti di Zandalasini fanno volare le padrone di casa, obbligando Dojkic a chiamare timeout. La chiacchierata in panchina smuove gli animi delle biancazzurre, che si scrollano di dosso la ruggine con un tiro dall’arco di Studer. Un fuoco di paglia, però, quello ospite, spento da un parziale mortifero dalla lunga distanza di Zandalasini e Laksa, che spinge la Virtus sino al +17. Scivolata in fondo al crepaccio, l’Atomeromu risale parzialmente il crinale con i canestri di Krnjic e Balint, ma l’appoggio di una ritrovata Parker mette fine al primo quarto.

Al termine di una prima frazione passata a rincorrere, al rientro sul parquet Szekszard aumenta i giri al proprio motore sia offensivamente che difensivamente con un pressing alto, trovando subito due mattoncini dalla lunetta di Krnjic. La Segafredo prende le misure al nuovo assetto ospite e realizza prima con Parker e poi con Barberis dalla lunghissima distanza. Costrette ad inseguire, le biancazzurre abbozzano un tentativo di rimonta con i canestri di Goree e Krnjic, ma un coniglio dal cilindro dal pick & roll di Orsili per Rupert convince la panchina ospite a chiamare nuovamente time out. Le parole di Dojkic danno nuova linfa alla sua squadra che, complice qualche errore di troppo delle padrone di casa, ricuce lo strappo con dieci punti del duo Wallace-Manyoky. Dall’altro lato della barricata a mantenere alto il vessillo bolognese ci pensano Barberis e Rupert dalla lunga distanza, supportate da Orsili e Parker, quest’ultima a segno con gli ultimi due punti del secondo quarto.

Chiusa la prima metà di gara dall’esterna statunitense, la Virtus apre il terzo quarto avanti di quindici lunghezze, incrementando ulteriormente il proprio score con Pasa e Andre’. Nonostante la sfuriata bolognese, l’Atomeromu viene trascinato da un’indomita Goree, autrice di sei punti vitali per mantenere in carreggiata la sua squadra. Ricucito il divario sino al -11, alla formazione ungherese si spuntano le lance e, complice l’arcigna difesa casalinga, Bologna vola. Aprono il parziale interno tre liberi di Laksa, arricchiti da cinque punti di Pasa e tre di Orsili. Le ragazze di Dojkic provano a fermare l’emorragia, ma la Segafredo ne ha di più e si spinge ancora più su con i centri di Orsili e Barberis, che chiude il terzo periodo sul punteggio di 68-47.

Scollinata oltre le venti lunghezze di vantaggio, la Virtus inizia al meglio l’ultimo quarto, sbloccandosi subito con un tiro dalla media di Del Pero. Non ci stanno le ospiti, che mettono in piedi una reazione rabbiosa con un parziale di 3-8 per rimettersi in carreggiata. Tentativo infrantosi però contro la coriacea barriera felsinea, costruita mattone dopo mattone sino al massimo vantaggio di ventisei punti, tornato ad allargarsi dopo la parentesi ospite grazie alle triple di Rupert ed ai canestri di Pasa e Laksa. Nel finale alza bandiera bianca coach Dojkic, sostituendo Goree con Szucs, che trova i primi due punti dell’incontro iscrivendosi anch’essa al tabellino delle marcatrici. Poco altro nel finale di un incontro oramai irrecuperabile, su cui pone il punto esclamativo allo scadere Laksa con una tripla che chiude definitivamente i giochi.

Finisce così al Paladozza: Bologna batte Szekszard 89-59.

Domina la Virtus sotto il cielo d’Europa, imponendosi nettamente contro un avversario che, all’andata, aveva creato più di qualche grattacapo alle bolognesi. Complice qualche giocatrice in più, la formazione di casa trova una vittoria rotonda, frutto di un dominio a rimbalzo ed a livello realizzativo, soprattutto delle seconde linee (35 a 21 i punti dalla panchina). Uniche spine nel fianco delle padrone di casa Krnjic e Goree, rispettivamente autrici di 12 e 17 punti, annullate dalla pioggia di punti felsinea. Sugli scudi per Bologna Zandalasini, Pasa, Rupert e Laksa, a segno con 10, 11, 15 e 22 punti, quest’ultima la migliore dell’incontro.

Il prossimo appuntamento per le bianconere sarà domenica 26 febbraio alle 18 al Paladozza nel derby contro l’E-Work Faenza.

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