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Radio Casteldebole – Conferenza stampa di Stefano Pioli – 2 Nov

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Buongiorno Stefano, tu all’inizio del campionato avevi suddiviso il campionato del Bologna in 4 blocchi, di cui il primo era di 10 partite. Facciamo la prima analisi di questo primo blocco?

È chiaro che abbiamo fatto meglio l’anno scorso, anche se quest’anno abbiamo 2 punti in più. Mi aspettavo un inizio migliore: dovevamo avere più punti in classifica e in 3/4 partite non abbiamo portato a casa i punti ( Torino Milan e Sassuolo) che ci meritavamo e la classifica, se quelle partite avessero avuto un esito diverso, cambierebbe di 3/4 punti con tutte le riflessioni del caso, ma la realtà dice che abbiamo perso di più dell’anno scorso, abbiamo segnato meno dell’anno scorso e incassato più goal dell’anno scorso. Questa è la realtà a cui dobbiamo guardare in faccia.

Come hai raddrizzato questo Bologna, in 4 giorni?

A me  sono piaciute le dichiarazioni rilasciate ieri dal nostro capitano Diamanti, ieri in conferenza stampa, dove ha detto giustamente che la squadra ha lavorato con grande volontà fin dal 9 luglio, con grande condivisione di un percorso, con un  lavoro duro per ottenere risultati importanti, ma solo in 3/4 partite non ci siamo espressi come avremmo voluto ( e Verona la peggiore che abbiamo disputato) e da li è iniziato il cambiamento, di atteggiamento e di modalità di approccio alla partita.
Aggiungo e sposo quanto detto da Diamanti…” Dobbiamo assolutamente insistere perché la classifica è delicata e non quella che ci auguravamo”. Ma per come stanno lavorando i giocatori e per come si fanno trovare pronti agli appuntamenti a cui sono chiamati, la mia fiducia è cresciuta nei loro confronti. La squadra è consapevole che ha bisogna di ordine, equilibri, disciplina, concentrazione e spirito di sacrificio e le ultime 3 prestazioni ci dicono che la strada tracciata è quella giusta.

Ci vorrebbe anche un pò di fortuna, visti gli infortuni muscolari capitati alla difesa (vedere, per esempio, la partita con il Cagliari) ?

I miei preparatori sono molto attenti a caricare e dosare gli sforzi dei giocatori, perchè li conosciamo molto bene . Purtroppo quando giochi partite ravvicinate così importanti, sono episodi che ci possono stare. In più giocatori come Mantovani e Natali, dopo un anno dopo  di stop per operazioni importanti subite, corrono  il rischio  di avere delle ricadute l’anno successivo. Stavano benissimo ma l’esperienza ci dice anche questo che è più facile avere degli infortuni. Ad oggi  abbiamo avuto un calo del 15/20% di infortuni muscolari rispetto all’anno scorso. Non abbiamo una rosa di 11 giocatori ma una molto più ampia, i ragazzi stanno lavorando bene e, in situazioni come queste, chi rimane disponibile saprà farsi trovare pronto.
Comunque non sono vincolato da nessun tipo di modulo, oggi rientra Crespo, abbiamo due giorni di tempo per comprendere e capire quale scelte migliori fare, recuperando le energie spese in queste due partite.

Khrin , varie volte lo hai utilizzato come centrale difensivo, (dal Livorno in Coppa Italia alla partita con il Cagliari di mercoledì)come lo vedi in quel ruolo?

Khrin ha lavorato in quella posizione, ha le qualità per potere fare quel ruolo anche se ultimamente è stato utilizzato nella mediana di centrocampo, e soprattutto in una difesa a tre credo che Renè abbia le caratteristiche per potere fare molto bene. Su Radakovic vi dico che sta bene ed è una opzione che posso utilizzare, come alternativa; non utilizza più la maschera (infortunio al setto nasale) e può essere impiegato lunedì sera.

Dopo il goal di Crespo, Garycs e Pazienza, possiamo parlare della rivincita dei peones?

Non ho mai considerato Crespo un giocatore a parte, ma un giocatore affidabile e un’alternativa più che valida. Nel calcio non esistono titolari assoluti e io ho visto i giocatori, che non sono stati utilizzati tanto da me con continuità, che nel lavoro si sono fatti trovare sempre pronti perché hanno lavorato con grande attenzione e disponibilità, dimostrandomi che “mentalmente” erano dentro  e chi mentalmente è dentro ha sempre, durante il campionato, avuto dal sottoscritto un’opportunità e io sono sempre soddisfatto di chi  si fa trovare pronto, dimostrando anche ad altri compagni che ci rimane dentro al progetto e da continuità al proprio impegno, ha maggiori chanches di essere utilizzato ed essere protagonista, perché dimostra di essere “dentro”.

Ragioniamo un attimo sulla scelta tattica di Kone a Cagliari….e sul suo ruolo in campo.

Kone si sente bene sfruttato da interno di centrocampo, perchè ha l’inserimento, attacca la porta e ha importante dinamicità. Nella fase di possesso palla mai ho pensato di ingabbiare e ingabbierò in congegni tattici Pana, perché snaturerebbe le sue caratteristiche. Abbiamo fatto una buona partita senza Diamanti, con Diamanti potremmo fare anche meglio. Difficile dire, visto che ogni partita è storia a sè, se con Diamanti sarebbe stato un’altra partita con il Cagliari.

Parliamo un attimo del Chievo e della partita di lunedì. Come si affronta il Chievo, che ha un affamato bisogno di punti?

Arriva una squadra che ha bisogno di fare punti. Quando si affronta  una squadra che ha bisogno di fare punti, si sa che la preparazione alla gara è di un livello altissimo. Anche Noi abbiamo un bisogno forte di punti, non essendo finito il nostro momento di emergenza e credo che la squadra saprà approcciare alla partita col Chievo come, anche se non mi piace questa definizione, alla “partita della vita”.
A Roma il Chievo ha Fatto una partita fantastica, molto ben organizzata; conosco la mentalità di quel l’ambiente , di alcuni giocatori che due anni fa ho allenata e so quanto sarà difficile giocare questa partita. Noi dovremo giocare la partita con grande ritmo, dovremo essere intensi e determinati a recuperare la palla, altrimenti la nostra gara si complicherà molto contro una squadra come il Chievo.

Riparliamo un attimo dell’asticella?

Della famosa asticella riparlerò a fine stagione, e so perché ho dette certe cose e credo che molti di Voi, quando ne parleremo,  saranno d’accordo con me per quanto andrò a dire. Abbiamo diviso il campionato in blocchi e vedremo dove saremo alla fine. Col Verona avevamo toccato il fondo e credo che da lì dovevamo ripartire perché tante cose in quella partita non hanno funzionato. 

Insidie di questa gara?


Arriva una squadra che ha bisogno di fare punti, e il livello di attenzione è altissimo, anche Noi abbiamo bisogno di fare e punti e mi sembra di intuire che stiamo gestendo bene il fatto di avere vinto due partite. Noi dobbiamo avere grande ritmo, intensi nel recuperare la palla, se così non sarà faremo molto fatica a fare nostra la partita.

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