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Auguri Rossoblú: Savio Nsereko – 27 lug

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Un fenomeno, calcisticamente parlando, è un individuo che, oltre a possedere un’enorme dose di abilità tecnica e talento, carattere e personalità da vendere in campo, grinta e continua voglia di combattere per la maglia che indossa, deve avere, per forza e necessariamente, la testa sulle spalle. Ecco, di giocatori talentuosi passati in Italia, negli ultimi anni, ce ne sono stati parecchi, alcuni dei quali avrebbero potuto riscrivere la storia del Calcio recente se non fosse stato per la sregolatezza e l’incostanza nel loro rendimento: tra i più famosi che mi preme citare ci sono Antonio Cassano, El pibe de Bari Vecchia, attaccante pugliese che, se non fosse stato per le innumerevoli cassanate che lo hanno riguardato, sarebbe potuto sicuramente diventare uno dei giocatori italiani più forti di tutti i tempi; l’altro è Mario Balotelli, attaccante attualmente in forza al Nizza che, nonostante sia ancora giovane, è ancora oggi definito una testa calda a causa di tantissimi gesti dentro e fuori dal rettangolo verde che ne hanno penalizzato la carriera.
Oltre a loro potremmo benissimo aggiungere una mezza punta, con trascorsi in Italia con le maglie di Brescia, Fiorentina e Bologna (anche se solo per poche partite), un giocatore rapido e davvero ottimo nei dribbling, con una duttilità tattica che gli permetteva di svariare su tutto il reparto offensivo, all’anagrafe: Savio Nsereko, classe 1989, nato in Uganda ma di passaporto tedesco. Cresciuto calcisticamente in Germania, ottenne il primo contratto da professionista col Brescia dove riuscì a giocare un buon numero di partite meritandosi il trasferimento al West Ham per una cifra davvero importante. Da lì in poi la sua carriera fu un susseguirsi di sparizioni, di rescissioni contrattuali, di prestiti in giro per il mondo ma, soprattutto, di certi gesti al limite della realtà come la finta sparizione inscenata per ottenere circa 20000 euro al fine di ripagare un debito con due prostitute. Un talento incredibile che si sciupo’ in poco tempo, un fiore destinato a sbocciare ma che rimase chiuso per tutta la vita calcistica, una promessa del calcio che, in un battito di ciglia, divenne meteora. Tutto questo è stato Savio, giocatore che visse la vita in modo veloce, senza freni; freni che, durante la sua carriera, non si attivarono mai. Tanti auguri Savio, eterno incompiuto!

Foto (Zimbio.com)

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