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Ripresa Serie A: ci siamo (quasi)! Slitta la presentazione dei calendari.

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fonte immagine: Reuters

Ora c’è una data. La Serie A ricomincerà fra poco meno di 3 settimane: ripartirà dai recuperi della 25ma giornata per riportare tutte le squadre allo stesso numero di partite giocate, prima che inizino le ultime 12 giornate. Il tutto sarà anticipato di circa una settimana dalle ultime tre partite della Coppa Italia.

CALENDARI, ORARI E QUARANTENA– Oggi la Lega metterà a punto gli ultimi dettagli di questa ripartenza. Una serie di ritardi ha portato ad uno slittamento nella presentazione del calendario, che arriverà solo in serata. Assieme alle date dovrebbero essere pubblicati anche gli orari in cui si giocheranno le partite e le distribuzione delle partite tra SKY e DAZN. Particolarmente dibattuta e osteggiata è la proposta di giocare la prima partita del giorno alla 17,15 per via delle temperature pomeridiane. Tuttavia, tra i criteri è stato inserito un limite di non più di due partite per ciascuna squadra nella fascia pomeridiana.
Il principale ostacolo al normale svolgimento dell’ultima parte di stagione è la quarantena obbligatoria per le squadre che dovessero avere all’interno del proprio gruppo-squadra un positivo. Scongiurando una risalita dei contagi, l’unico ostacolo potrebbe essere il blocco di una squadra per 14 giorni, che comporterebbe, con un calendario fittissimo di partite, l’inevitabile rinvio di 2 o 3 partite. Per ovviare a questo problema, il Presidente Gravina ha fatto sapere che la FIGC e Lega stanno preparando una serie di varianti al termine naturale della stagione. Inoltre, da qui alla ripresa, con la Coppa Italia, Gravina ha dichiarato ai microfoni della trasmissione radiofonica Tutti Convocati (Radio24) che sarà presentato un nuovo protocollo che elimini l’obbligo di questa quarantena collettiva per le squadre colpite da eventuali nuovi contagi.

SERIE A 2019/20 ATTO SECONDO– Come in uno spettacolo teatrale la Serie A tornerà in campo con una nuova e certamente più malinconica scenografia. Il massimo campionato dovrà fare a meno della propria cornice di pubblico, si giocherà nel periodo estivo con temperature non proprio adatte alla prestazione atletica e dopo 3 mesi di stop forzato, con tutti i rischi del caso tra infortuni e inevitabili cambiamenti delle forze in campo.
Il rigidissimo protocollo di svolgimento dei match prevede regolamentazione fin dall’arrivo allo stadio delle squadre di club e della squadra arbitrale. Ciascuna delle due squadre, con annessi staff, arriverà su due pullman, e gli ingressi nell’impianto saranno scaglionati in maniera tale da mantenere quanto più possibile le distanze. In ordine arriveranno gli arbitri, poi la squadra ospite e infine i giocatori di casa, ai quali peraltro è consigliato di recarsi autonomamente allo stadio. Le delegazioni dei club, compresi di giocatori e addetti ai lavori, non dovranno inoltre superare le 60 persone, giacché il numero di componenti essenziali per lo svolgimento delle attività delle squadre è stata calcolato in circa 55 persone.
La ricognizione del terreno di gioco da parte di entrambe le squadre avverrà in momenti diversi, sarà ridotto il numero di telecamere in campo. Infine, come si è già osservato in Bundesliga, anche nelle panchine verrà rispettato il distanziamento sociale.
In campo abbracci d’esultanza, strette di mano e proteste nei confronti dell’arbitro saranno proibite.

EXTRACAMPO- Al di fuori delle circa 126 persone che si occuperanno degli aspetti meramente sportivi, all’interno dello stadio saranno presenti fino a 300 persone. Coloro che non sono parte di nessuno dei due gruppi-squadra al loro ingresso saranno sottoposti al controllo della temperatura e dovranno fornire un’autocertificazione nella quale dichiareranno di non aver avuto sintomi.
Le altre persone ammesse all’interno dello stadio saranno: 10 persone del servizio sanitario, 10 giornalisti della carta stampata, 10 fotografi, 65 addetti alle produzioni TV, 20 licenziatari TV e 6 raccattapalle, obbligatoriamente maggiorenni.
Nel cuore della struttura saranno chiuse la zona mista e la working area. Inoltre, non saranno accessibili eventuali vasche idromassaggio presenti negli spogliatoi.
Anche la sala dei test antidoping sarà doppiata per mantenere le distanze, mentre dopo la fine della partita, le partenze saranno scaglionate esattamente come gli ingressi.

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