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DA CROTONE – Fabio Fiore (Il Crotonese): “Per i calabresi ultima spiaggia, bisogna vincere. Sulla formazione…”

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profilo FB Fabio Fiore

La 28esima giornata di Serie A vedrà di fronte Crotone e Bologna, per una sfida che potrà significare molto soprattutto per la squadra calabrese. Abbiamo parlato della sfida di domani con Fabio Fiore, redattore de “Il Crotonese”.

Che gara ti aspetti domani?

“Mi aspetto una partita aperta e giocata dal Crotone come se fosse l’ultima spiaggia; il Bologna avrà una pressione minore dopo la vittoria contro la Samp, la classifica è tranquilla. I calabresi hanno una classifica difficile, devono vincere per alimentare speranze salvezza”.

In casa calabrese si sente la pressione?

“La pressione c’è ma è relativa: c’è la consapevolezza che la situazione è abbastanza difficile, passano le giornate e diminuiscono le possibilità. Diciamo che c’è la pressione giusta, bisogna ripetere la prestazione offerta contro il Torino due settimane fa”.

Un’eventuale sconfitta quali danni potrebbe recare alla squadra, anche mentalmente?

“Sì, ridurrebbero ancora di più le possibilità di salvezza. La squadra sa che la situazione è difficile, la sconfitta sarebbe letale per la classifica ma non per la testa dei ragazzi: sanno che la situazione è compromessa e giocano già con la testa libera”.

Come giudichi l’arrivo di Serse Cosmi?

“Inizialmente c’erano molte perplessità, ma il suo arrivo ha portato quello che serviva: maggiore compattezza, consapevolezza, voglia e determinazione, aspetti che Cosmi conosce bene. Sta usando queste armi per cercare di ridare un’anima alla squadra”.

Hai notato altri miglioramenti rispetto alla gestione Stroppa?

“L’aspetto mentale è quello che mancava con Stroppa: la squadra era troppo fragile, alle prime avversità crollava. Ora il gruppo sta dimostrando di avere gli attributi, e le gare contro Torino e Lazio hanno dimostrato questo: dal punto di vista tecnico le basi ci sono, mancava il carattere e ora – con Cosmi – le differenze si vedono”.

Cosa ne pensi della vicenda relativa alla squalifica di Cosmi dopo l’espressione blasfema?

“Cosmi ha cercato di fare chiarezza, credo ci voglia sempre equilibrio anche perché gli addetti ai lavori sono sempre sotto gli occhi dei riflettori. In una fase come questa poi, senza pubblico, tutto viene amplificato, si sente tutto: bisogna avere giudizio nei commenti. Bisogna contenersi in certe situazioni anche se è normale che, in certe situazioni, l’agonismo ti porti ad andare oltre il proprio recinto”.

L’ambiente come sta vivendo queste settimane difficili? Sente sempre di più un’eventuale retrocessione?

“La tifoseria è matura, negli anni ha vissuto gioie e delusioni: è abituata a tutto. In questa stagione anomala tutti hanno sofferto, anche i tifosi che hanno seguito da lontano la propria squadra. Sono pronti alla retrocessione, molti danno le colpe a Stroppa e alla dirigenza, che ha sbagliato diverse operazioni di mercato: tutti sanno che la Serie B è probabile, ma come già successo in passato il Crotone può subito giocarsela nel torneo cadetto”.

Che tipo di scossa servirebbe alla squadra per raggiungere un traguardo sempre più difficile?

“Bisogna fare punti e sperare in qualche incidente delle dirette concorrenti. Il Crotone ha vissuto la stessa situazione quattro anni fa: sembrava spacciato, poi è successo l’incredibile e la squadra si è salvata. Sicuramente il Crotone proverà a ottenere il massimo: non resta che provare a vincere e sperare che le altre cadano”.

C’è qualcuno che recupera in vista di domani?

“Al momento gli unici assenti saranno Cigarini e Ounas. Gli altri acciaccati saranno monitorati fino a domani; Luperto ha una sindrome pubalgica e resta in dubbio per domani”.

La probabile formazione?

“Oltre a Luperto, c’è un ballottaggio a centrocampo tra Petriccione e Benali. Per il resto pronto un 3-5-2 con Cordaz tra i pali, Magallan, Golemic e Cuomo in difesa con Djidji eventuale soluzione alternativa; a centrocampo sugli esterni ci saranno Pereira e Messias, in mezzo Petriccione, Molina e Rispoli. In attacco sicuri Simy e Di Carmine”.

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