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L’altro spogliatoio: le difficoltà della Fiorentina di Vincenzo Italiano

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Fonte immagine: Twitter ufficiale Fiorentina


Il primo Bologna del post Mihajlovic riparte sotto la guida ad interim di Luca Vigiani, in attesa che Thiago Motta, nuovo tecnico rossoblù, venga annunciato ufficialmente dalla società dopo l’anticipazione data ieri dall’AD Fenucci. Di fronte, al Dall’Ara, si ritroverà la Fiorentina, una delle squadre di maggior qualità dell’intera Serie A, che sta però vivendo un momento di difficoltà soprattutto dal punto di vista offensiva.

I NUMERI. La Fiorentina ha perso a gennaio dello scorso anno Dusan Vlahovic, sostituendolo prima con Arthur Cabral, centravanti del Basilea, e in estate ha portato a Firenze anche Luka Jovic dal Real Madrid. Tuttavia, in questo inizio di stagione i Viola nonostante il gioco di impronta offensiva del tecnico Vincenzo Italiano sono riusciti ad andare in rete per più di una volta in un solo match solo nelle prime due gare stagioni contro Cremonese e Twente, mentre nelle ultime sei gare contro Empoli, ancora Twente, Napoli, Udinese, Juventus ed FK Rigas, ha segnato appena due reti, raccogliendo appena 5 pareggi e una sconfitta.

Numeri che hanno portato il Franchi a fischiare sonoramente la squadra di Italiano nel post partita della gara di Conference League contro i lettoni del Rigas. Insomma, una situazione di tensione e difficoltà di cui il Bologna dovrà necessariamente approfittare.

TATTICA. La Fiorentina ha seguito e rinforzato la squadra seguendo le direttive di Italiano che ha puntato fin dall’inizio della sua avventura Viola sul 4-3-3 avendo a disposizione un’ottima batteria di esterni offensivi come Nico Gonzalez (al momento fuori per infortunio), Sottil, Saponara e ora anche Christian Kouamé, che grazie alle ottime prestazioni fornite in avvio di stagione si è guadagnato il posto nella Fiorentina di Italiano, dopo il prestito della scorsa stagione.

La Viola è una squadra che ama tenere il pallino del gioco, controllando il possesso del pallone e i ritmi della partita. Un modo di giocare che spesso costringe gli avversari a rinculare ed aspettare la Fiorentina nella propria metà campo. La squadra di Italiano tiene la difesa alta, con i due difensori centrali abili nell’anticipo che tengono alto il baricentro e permettono di mantenere costantemente il possesso. Questo modo di giocare, però, si è rivelato finora un’arma a doppio taglio: la formazione fiorentina mantiene il possesso e il controllo del gioco, ma non riesce ad attaccare efficacemente dovendo affrontare spesso squadre che la attendono bassa, togliendo profondità agli attaccanti, assorbendo gli inserimenti dei centrocampisti e isolando il centravanti viola in mezzo ai centrali. 

C’è dunque la possibilità per il Bologna, di attaccare i Viola soprattutto scavalcandone le linee di difesa e centrocampo con lanci lunghi a cercare Maria Arnautovic, che con lo Spezia si è dimostrato ancora una volta abilissimo ad attaccare la profondità alle spalle della linea di difesa.

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