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Come gioca la Fiorentina di Italiano? Schemi e punti deboli della formazione viola

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Fonte immagine: ACF Fiorentina


Gli esami non finiscono mai”. È così per il Bologna di Thiago Motta che, dopo aver battuto la Lazio di Maurizio Sarri, se la vedrà domani pomeriggio con la Fiorentina. Il Derby dell’Appennino mai come in questa stagione, in questo periodo, sembra poter potenzialmente valere la qualificazione alle coppe europee. Certo, è ancora prestissimo, e solo poche settimane fa la Fiorentina sembrava destinata a lottare per le prime quattro posizioni in classifica, mentre oggi è un punto dietro i rossoblù.

La Fiorentina arriva alla gara col Bologna da un periodo negativo

I Viola nelle ultime tre partite di campionato hanno rimediato tre sconfitte. Dall’ultima gara vinta in Serie A sono arrivate ben tre sconfitte. Eppure, dopo la vittoria col Napoli al Maradona, sembrava che la Viola fosse lanciata per una stagione da protagonista. Invece qualcosa si è inceppato nel meccanismo di Vincenzo Italiano. Empoli, Lazio e Juventus sono state tre sconfitte diverse, ma tutte con un tratto comune: i gigliati faticano a segnare. Zero punti e zero gol segnati in tre gare per una formazione che crea e sviluppa tantissimo possesso palla e gioco offensivo sono più di un campanello d’allarme. Tuttavia, non è la prima volta che i Viola, da quando li allena Vincenzo Italiano, attraversano momenti negativi.

Il modulo della Fiorentina

La formazione viola ha impostato le ultime stagioni su due moduli di base: il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Schemi che, nella disposizione e nel modo di interpretare il gioco del tecnico di Karlsruhe si assomigliano molto. La variazione tattica dal 4-3-3 al 4-2-3-1 è dovuta soprattutto alla necessità di Italiano di essere più efficace in area di rigore. L’uomo al centro del trio di trequartisti (Bonaventura o Barak) ha licenza di inserirsi, nonché di distribuire il gioco sulle fasce ed in verticale sulla punta.

Gioco sulle fasce

Quello che le ultime uscite della Fiorentina hanno messo in luce è che la squadra toscana è molto abile a sviluppare il gioco facendo girare il pallone molto velocemente. Tuttavia, l’azione si svolge perlopiù sulle fasce dove i Viola sono abili a creare superiorità numerica. Spesso questo gioco sulle fasce, ben studiato e indirizzato dall’avversario, diventa ripetitivo e inutile perché la formazione di Italiano inizia a crossare tanto, troppo non seguendo però l’azione con inserimenti adeguati. Non avendo poi un centravanti di riferimento prolifico, diventa difficile per i viola essere cinici nelle occasioni migliori. Il Bologna dovrà essere attento ad imporre la propria solita fase difensiva molto ordinata e attenta e sfruttare gli spazi che la Fiorentina concede sempre in ripartenza.

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