Bologna
Il Resto del Carlino – Fenucci: «Il rigore era molto dubbio, ma rispettiamo le decisioni dell’arbitro»
Parlare di arbitri nella notte in cui viene ricordato Arpad Weisz può essere considerato addirittura volgare per certi versi. Ma in un momento così è quantomeno necessario guardare al presente e, più precisamente, ad un’altra grande prestazione del Bologna ancora una volta penalizzato dalla classe arbitrale.
Parlare di arbitri nella notte in cui viene ricordato Arpad Weisz può essere considerato addirittura volgare per certi versi. Ma in un momento così è quantomeno necessario guardare al presente e, più precisamente, ad un’altra grande prestazione del Bologna ancora una volta penalizzato dalla classe arbitrale. Il contatto Kjaer-Ferguson
Nel primo c’è stato il famigerato contrasto in area di rigore tra il centrocampista scozzese e il giocatore del termine che è costato molto ai felsinei. Il calcio di rigore, poi sbagliato da Giroud, ma anche l’espulsione di Thiago Motta. Fenucci non ha scaldato gli animi, dichiarando che considerava il rigore molto dubbio, ma si rifaceva alla decisione del direttore di gara. Parole in linea con la decisione, ha continuato l’AD, di tutte le squadre di mantenere i toni bassi per non alimentare la bufera che al momento sta inghiottendo un’intera categoria. Ma l’amarezza resta, anche perché due degli otto errori gravi identificati dal designatore Rocchi sono stati ai danni del Bologna.
L’espulsione di Thiago Motta
Per quanto riguarda il cartellino rosso sventolato ai danni di Thiago Motta, Fenucci ritiene che si tratti di una sorta di richiamo all’ordine. Un aspetto che l’allenatore non può controllare sono gli episodi, meglio pensare a quello che ha detto il campo, a tal proposito le parole di Fenucci sono eloquenti: «Bellissima prestazione, di qualità, contro una grande squadra come il MIlan: il risultato alla fine è stato giusto. Abbiamo ripreso a camminare e credo che le prossime partite ci aiuteranno a riprovare a inseguire il grandissimo sogno di un risultato finale importante».
L’obiettivo è, ovviamente, l’Europa e dipende da tanti fattori. Non da escludere tra questi anche un sistema che ha messo un po’ troppe volte il Bologna più in difficoltà del dovuto.
Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino
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