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Bologna-Bari nel segno di Klas Ingesson (e Kennet Andersson) – 27 nov

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Il prossimo avversario del Bologna sarà il Bari, una squadra di sicuro non facile da affrontare, soprattutto dopo le innovazioni tattiche del nuovo mister Nicola. Una squadra dalla quale in passato, sono arrivati sotto le due torri due svedesi, diventati presto  idoli della tifoseria rossoblu. Stiamo parlando, ovviamente, di Kennet Andersson e Klas Ingesson.

Il primo arrivò a Bologna nella stagione 1996 e rimase rossoblu  fino al 2000, intervallando la permanenza sotto le due torri con una parentesi non felicissima con la maglia della Lazio. Ingesson, invece giunse nella città felsinea, dal Bari, nel 1998 e rimase fino al 2000, prima di firmare con l’Olympique Marsiglia. Due giocatori che hanno fatto parte di quella che, forse, è stata la nazionale svedese più forte di sempre, quella del Bronzo a Usa ’94. Quello fu un Mondiale che cambiò la carriera di Andersson: i 5 goal in 7 partite, di cui 1 anche al Brasile, nel girone, cambiarono radicalmente la carriera di Andersson, e infatti nell’estate del 1995 arriva la chiamata del Bari, che lo preleva dal Caen. Con il Bari, allora allenato da Fascetti, Andersson rimane solo una stagione (1995-96), in cui realizza 12 goal. Il gigante svedese segna, ma soprattutto fa segnare, anche grazie alle sue sponde, prova ne sia il fatto che, il suo partner d’attacco, Igor Protti in quella stagione si laureò capocannoniere al pari di Signori con 24 reti. I suoi goal non valsero, comunque, ad evitare la retrocessione, con Kenneth che l’anno dopo firma proprio con i rossoblu, appena tornati in A.  Il primo anno con il Bologna ha dell’incredibile, con la squadra allora allenata da Renzo Ulivieri, che arriva a 4 punti da un piazzamento in Uefa. A proposito di ricordi legati a Andersson: il presidente di quella squadra era l’attuale presidente onorario rossoblu, ovvero, Gazzoni Frascara, che l’anno dopo pensò bene di affiancare allo svedese un certo Roberto Baggio. Il primo goal in maglia rossoblu arrivò il 17 Novembre 1996 sul campo della Reggiana in una partita che il Bologna vinse per  1-3, e alla fine furono 11 i goal in quell’annata (8 in campionato e 3 in Coppa Italia). L’anno dopo Baggio si laurea capocannoniere dei rossoblu con 22 goal e le sfide con il Bari, appena tornato in A, terminano 0-0 in Puglia e con un mirabolante 4-3 per i rossoblu al Dall’Ara. In quell’anno il Bologna vinse l’Intertoto, qualificandosi di diritto alla Coppa Uefa dell’anno successivo. L’anno dopo la corsa in coppa Uefa del Bologna si interruppe con il Marsiglia, in semifinale, in quello che resta uno dei più grandi rimpianti dei tifosi rossoblu degli ultimi anni.

Ma Bologna-Bari oltre a Kennet Andersson, sarà anche e soprattutto la partita di Klas Ingesson, il guerriero svedese scomparso un mese fa. Le due squadre scenderanno in campo con una maglia per ricordarlo e non potrebbe essere altrimenti, visto che Klas è stato un idolo per entrambe le tifoserie e del Bari è stato anche capitano. Per Kennet Andersson era un “fratello” come lo ha definito lui stesso spesse volte e anche per Ibrahimovic, Klas è stato un modello, tant’è vero che lo ha ricordato in lacrime, durante il discorso per il ritiro del pallone d’oro scandinavo. Andersson e Ingesson sono stati compagni di Nazionale, compagni al Bari per una stagione e poi a Bologna dal 1998 al 2000. I due sono stati grandi amici, sarebbe stato bello vederli seduti in tribuna uno accanto all’altro, con il cuore diviso a metà per i loro trascorsi calcistici.

Due campioni, passati da Bologna, due giocatori che ci hanno messo davvero poco ad entrare nel cuore dei tifosi per la loro professionalità e per la grinta che mettevano in campo. Due svedesi, due grandi uomini, due leader assoluti.

La maglietta che indosseranno le due squadre sarà il giusto tributo a un grande campione, ma soprattutto a un grande uomo come Klas e siamo sicuri che anche Kennet se guarderà la partita si emozionerà e non poco. Noi ci emozioneremo con lui, come già accaduto in occasione della gara con il Carpi. Ci emozioneremo sopratutto quando dallo stadio si alzerà ancora una volta un solo coro:

KLAS KLAS INGESSON!

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