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RS – STADIO: Fusco allontana Corvino: “Al Bologna serve un solo DS” – 7 nov

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“Negli anni scorsi sono stato interpellato da società, anche importanti, per poter lavorare accanto ad amici che svolgevano il ruolo di direttore sportivo. Vi ho rinunciato per non compromettere le amicizie e il lavoro. Penso addirittura che sia meglio un DS scarso, piuttosto che due molto buoni. Pensate soltanto a come all’interno di uno spogliatoio sia possibile che qualche giocatore abbia come riferimento una persona e chi un’altra. Ci sarebbe divisione all’interno della squadra e in società.”
Non lo manda certo a dire, Filippo Fusco: una convivenza tra lui e Pantaleo Corvino al momento è impossibile, non permetterebbe a nessuno dei due di lavorare in autonomia e rischierebbe di destabilizzare un gruppo nuovo e che sta ancora affinando i propri equilibri. Rispetto per l’uomo mercato che Joey Saputo vorrebbe in plancia di comando già per il prossimo gennaio, dunque, ma anche consapevolezza che la stima da parte della società c’è, e del resto i risultati non potrebbero parlare diversamente. 
Quest’estate Fusco ha lavorato in una situazione economica e societaria davvero poco invidiabile, riuscendo comunque a costituire un gruppo che se la può giocare per la promozione. Un gruppo che potrà senz’altro essere rinforzato già a gennaio, ma senza strafare e senza compromettere gli equilibri creati. Equilibrio, parola che ripete spesso questo avvocato napoletano arrivato come “uomo di Guaraldi” e che invece ha conquistato la piazza e la nuova dirigenza grazie ad un estenuante lavoro giornaliero. Perché il lavoro del DS non finisce con la conclusione del mercato: “Qualcuno pensa che il lavoro del diesse possa concludersi con il mercato estivo o invernale. Io lo considero solo una parte minima dell’impegno. C’è un lavoro quotidiano che è quello del rapporto con tutti i giocatori che va al di là del contratto e che ritengo fondamentale per l’andamento di una stagione”, dice, e lo dimostra anche quando parla del prossimo mercato che verrà. Obbiettivo primario trovare una squadra per i vari Friberg, Pazienza e Rodriguez, attualmente fuori dal progetto di Lopez. Poi si guarderà ai rinforzi, senza dimenticare che ancora va calcolato l’apporto alla causa che potranno dare Improta e Perez. E ritorna quella parolina: equilibrio. “La prima cosa da tenere in considerazione è l’equilibrio all’interno dello spogliatoio. Inserire giocatori migliori è possibile e doveroso, nello stesso momento è necessario non andare a rompere un giocattolo che fino ad ora è riuscito ad mantenersi saldo nel rapporto tra giocatori giovani ed esperti.” 
Allontanato quindi per il momento Corvino, Fusco sa che – nonostante il contratto in scadenza nel 2015 – sono i risultati a parlare con una nuova dirigenza così ambiziosa e proiettata nel futuro. Il primo passo è la Serie A, poi… “Io sto già pensando al mercato invernale come se dovessi lavorare nel Bologna per altri dieci anni. Per ora ho ricevuto dalla nuova dirigenza solo complimenti anche pubblici e dunque andiamo avanti con il nostro lavoro.”
Avanti dunque. In solitaria. Buon lavoro, avvocato. 

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