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La Bottega dei Talenti – Darío Osorio

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fonte immagine: Twitter ufficiale Universidad de Chile


 

Tra le probabili richieste di Thiago Motta per il prossimo mercato potrebbe esserci anche quella di un esterno offensivo che possa essere una valida alternativa o un alter ego di Orsolini. Gli uomini mercato del Bologna hanno già setacciato il mercato e tra i nomi emersi per quella posizione, che è evidentemente scoperta nello scacchiere della rosa rossoblù, c’è anche quello del giovane cileno Darío Osorio dell’Universidad de Chile, osservato presumibilmente in un lungo viaggio in Sudamerica qualche mese fa.
Osorio è un giocatore di talento cristallino, dal carattere un po’ fumantino, che promette di essere tra i migliori talenti del futuro del “futból chileno”, dopo che la “Generación Dorada”, quella che comprende anche Gary Medel, ha a lungo tenuto in piedi le sorti de “La Roja”.

Ma chi è Darío Osorio? Conosciamolo meglio assieme.

Darío Esteban Osorio Osorio nasce a Hijuelas, piccolo comune situato nella regione della Valparaíso, il 24 gennaio 2004. Gioca a calcio fin da bambino principalmente nella sua scuola la “Escuela Municipal de Hijuelas”.
A 7 anni, in un torneo a Mantagua, viene notato da un osservatore tecnico del Santiago Wanderers che, con l’approvazione della famiglia (la madre è stata una calciatrice e lo ha sempre spinto a inseguire il suo sogno), lo porta nel settore giovanile di una delle principali formazioni del Paese e della capitale Santiago.
L’esperienza però dura solo pochi giorni perché Darío preferisce stare più vicino a casa.

La grande occasione arriva nel 2015, quando è l’Universidad de Chile, che ha ugualmente sede a Santiago, decide di assicurarsene il talento su indicazione dell’allora attaccante della “U” Ruben Fárfan.
Ne “La Chile” completa la sua formazione tecnico-calcistica e nel 2022 esordisce in prima squadra, subentrando nella terza gara stagionale dell’Universidad (persa contro il Nublense).

La stagione 2022, così come quella 2021, è stata un’annata molto complicata per l’Universidad che, nonostante il grande blasone (è la squadra più titolata del Paese), si è salvata solo nelle ultime giornate. Per questo l’ascesa di Osorio è ancora più impressionante: in 27 gare di campionato ha segnato 7 reti; mentre in Copa Chile ha segnato un gol in 7 apparizioni, prima dell’eliminazione in semifinale de “la U”.

In questa stagione, invece, ha già giocato nove volte, tutte da titolare, senza segnare.

Con Nazionale cilena, “la Roja”, ha giocato prima a livello under 20 per 7 volte segnando due reti e fornendo 2 assist, questi ultimi durante il Campionato sudamericano under 20 a gennaio.
Nel settembre 2022 ha giocato con l’under 23 del Cile. Mentre già a giugno aveva esordito nella Nazionale maggiore. In totale, conta tre presenze in Nazionale.

184 cm x 72 kg, Darío è un normotipo. Avendo appena compiuto 19 anni il suo fisico deve ancora definirsi, ma quel che salta subito agli occhi è la sua statura e le sue lunghe leve, con le quali si muove in maniera incredibilmente agile. È un giocatore che non sembra particolarmente veloce, ma grazie alle sue gambe riesce a produrre scatti sul breve e sul lungo molto importanti.

Sinistro naturale, è dotato di una tecnica sopraffina che coniugata alle sue caratteristiche fisiche lo rendono un giocatore dal possesso e la conduzione del pallone perfetti. Infatti, guida il pallone in maniera perfetta e difficilmente ne perde il controllo grazie alle doti fisiche che gli permettono di allungarsi e continuare a tenere il controllo del pallone.
Darío è uno di quei pochissimi giocatori nel mondo che sembra essere più veloce col pallone tra i piedi, che senza. Per la postura mentre è in possesso, leggermente ingobbita, e lo stile di conduzione di palla, il piede preferito e le finte di corpo è stato spesso accostato ad Angel Di Maria.

Trequartista con spiccate doti di costruzione della manovra, Osorio è ama partire defilato per poi accentrarsi e utilizzare il suo sinistro per creare occasioni oppure mettersi in proprio e puntare la porta.

La tecnica inevitabilmente si tramuta in giocate ad alto tasso qualitativa. Osorio ha una sensibilità di tocco di palla sul primo controllo, fuori dal comune. Di interno o di esterno il suo controllo è sempre orientato ad eludere l’intervento avversario oppure dribblare il diretto marcatore. Questa caratteristica gli permette di essere dirompente sia negli spazi stretti, infatti, ama riceve il pallone tra le linee di centrocampo e difesa avversari, ma anche negli spazi aperti dove ama portare il pallone per creare azioni pericolose.
Inoltre, è dotato di grandi doti di dribbling. Spesso, grazie alla lunghezza delle sue gambe e la sua agilità, dà l’impressione di perdere il controllo del pallone invece anticipa l’avversario e ne elude l’intervento.

È dotato di una buona visione di gioco, anche in verticale grazie al suo modo di giocare sempre a testa alta.

Tuttavia, deve migliorare nelle scelte offensive di giocata. Un miglioramento che arriverà solamente con l’esperienza e quindi continuando a giocare. Il suo carattere fumantino, già citato, deve essere smussato per evitare intemperanze che ne possano pregiudicare il rendimento

Difficile oggi fare una valutazione di mercato sul calciatore cileno, soprannominato la “la Joya”. Osorio è ancora molto giovane e gioca in un campionato non di primissimo piano nemmeno nel sub-continente sudamericano.

  

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