Skorupski: insieme fino al 2026 (Stadio)

Quando quest’estate la voce si era sparsa, qualcuno non l’aveva presa sul serio, ma non Giovanni Sartori: aveva avuto ragione, il nostro Responsabile dell’Area Tecnica, a mettere la clausola di allungamento del contratto di Skorupski fino al 2026. E il Bologna la eserciterà.

La tentazione per Skorupski estiva viene dall’Arabia

La notizia era vera e aveva creato un forte momento di incertezza: la proposta era arrivata al Bologna per il nostro portiere, Lukasz Skorupski,  entrato nel mirino dell’Abha Club, che nella stagione appena conclusa della Saudi Pro League si è piazzato 12esimo. La proposta era molto interessante (circa 3 milioni a stagione, contro gli attuali 900mila + bonus), il contesto (di cui purtroppo si sono rivelate esatte le considerazioni) molto meno e Lukasz, dopo essersi confrontato con la dirigenza del Bologna, decise di rimanere e il contratto aveva previsto una clausola di estensione fino al 2026 .

L’annata straordinaria e il dualismo con Ravaglia

Dopo averlo “blindato”, ritenendolo incedibile, il Bologna ha messo la squadra nelle mani di Thiago Motta, che lo ha plasmato portandolo fino al quarto posto odierno, con vista Champions League.

In queste 35 partite, Motta ha alternato Skorupski con Federico Ravaglia, stimolando una sana concorrenza, che mai ha leso gli interessi della squadra, anzi. Il portiere polacco si è reso protagonista di una stagione importante, sicuramente la migliore da quando è a Bologna, lasciando spazio anche a Federico, che è cresciuto tantissimo in questo campionato (4 partite e un solo gol subito).

Skorupski è stato più volte protagonista principale in molte partite, garantendo oltre 15 clean sheet in stagione e salvando il risultato in non pochi importanti interventi. Ricordiamo quello contro il Verona in casa su Henry , quello su Isaksen a Roma contro la Lazio e quello su Ilic, nell’ultima partita contro il Torino, solo per citarne alcuni.

La prossima stagione si torna in Europa: per Lukasz sarà anche un premio alla costanza e ad aver deciso per una sua permanenza sotto le due torri.

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