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Van der Poel domina il Giro delle Fiandre, secondo Mozzato

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Foto FB


Un alieno imbattibile in maglia iridata. Questa l’estrema sintesi di una giornata che vede un solo protagonista dominare i muri dell’ “Inferno del Nord”, confezionando l’attacco perfetto e definitivo a 38 km dal traguardo. Dopo Sagan nel 2016, è Mathieu Van der Poel a vincere il Giro delle Fiandre da campione del mondo in carica, entrando sempre di più nella leggenda del ciclismo.

Da Anversa parte l’edizione pasquale della classica del nord, soleggiata fino alle 15 prima che la caratteristica pioggia prenda il sopravvento. Nei primi 100 km di corsa cercano di andare in fuga in 8 anche se il vantaggio non decolla, complice un gruppo decisamente allungato. Solo quando il plotone si ricompatta, il gap dei battistrada riesce a prendere corpo fino ai 4’20” sebbene lo stop forzato in prossimità di un passaggio a livello che costa loro una trentina di secondi. 

Ai -200 entra in scena la Alpecin mettendo subito in chiaro le proprie ambizioni di giornata, rosicchiando secondi su secondi lungo i primi muri. La salita del Kwaremont accelera ulteriormente il ritmo dei migliori provocando tensioni e cadute ma soprattutto, infiammando definivamente la sfida. 

E’ però sul Molenberg che si gioca a carte scoperte: attacco di Pedersen seguito da Van der Poel e Jorgenson. Il primo tentativo non va ma il secondo, spalleggiato da più corridori, prende corpo riprendendo i fuggitivi della prima ora senza il fuoriclasse della Apecin che paga 20”. 

Pedersen e Veermersch guidano la corsa, si portano a 31” dai primi inseguitori ai -62 km dal traguardo e coltivano il sogno dell’impresa. Sogno destinato a rimanere nel cassetto quando a pedalare c’è il campione olandese, stoccate prima sul nuovo passaggio dal Kwaremont, poi sul Paterberg e infine tra il fango del Koppenberg a 38 km dalla fine: riprende tutti e si invola in solitaria. Nessuno gli sta dietro e allora, mentre il vantaggio prende il largo e si stabilizza sopra il minuto, si comincia a giocare d’astuzia per le posizioni di rincalzo. Il più in palla sembra Bettiol marcato stretto da Teuns ma altrettanto pressato dal gruppetto nelle immediate retrovie. 

Mentre l’iridato solleva la bicicletta sulla linea del traguardo ed entra nel ristretto club di chi ha vinto l’Inferno del Nord per tre volte, dietro si compattano i ranghi ed un grandissimo Mozzato vince la volata che vale il secondo posto, davanti a Matthews, poi declassato in fondo al gruppo.

 

TOP 10

1. Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) in 6h05’17”

2. Luca Mozzato (Arkea-B&B Hotels) a 1’02”

3. Michael Matthews (Team Jayco AlUla) s.t. * (poi declassato in fondo al gruppo)

4. Nils Politt (UAE Team Emirates) s.t.

5. Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) s.t.

6. Antonio Mogado (UAE Team Emirates) s.t.

7. Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers) s.t.

8. Oliver Naesen (Decathlon-AG2R-La Mondiale) s.t.

9. Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) s.t.

10. Alberto Bettiol (EF Education- Easy Post) s.t.

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