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Le pagelle del giorno dopo: Ferrara-Fortitudo

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro

La sconfitta sulla sirena con buzzer beater da centrocampo rappresenta la beffa finale di una serata certamente non baciata dalla fortuna ma anche di una partita, sebbene equilibrata, scivolata dalla mani della Fortitudo negli ultimi possessi. Il primo turno infrasettimanale della stagione poteva essere accolto con un successo dal punto di vista mentale importantissimo e invece siamo a scrivere di un’altra battuta d’arresto lontana da Bologna. Scoppia giustamente di gioia la Bondi Arena di Ferrara per l’epilogo finale vincente (94-91) mentre i biancoblu devono in pochi giorni ritrovare le forze necessarie per affrontare la prima della classe. Le pagelle del giorno dopo:

– Marcus Thornton (29 pt/1 rim/6 ass) 8:

Up: se la Fortitudo avesse vinto sarebbe stato portato in trionfo e invece torna a casa solo forte di una prestazione offensiva straordinaria, diretto responsabile di oltre un terzo dei punti biancoblu. Punti che arrivano fin da subito e sono pesanti lungo tutti e quaranta i minuti che praticamente gioca tutti. 

Down: ingeneroso parlare di cosa non è andato ma volendo trovare un dettaglio allora ci si butta sul 2/5 ai liberi, statistica non prioprio da MVP.

 

– Pietro Aradori (15 pt/4 rim/3 ass) 5,5:

Up: la produzione offensiva si conferma complessivamente di livello.

Down: se però si va ad analizzare con maggiore minuzia notiamo il 20% da tre e il 50% dalla lunetta. Sintomo di una prestazione chiusa in calando e condizionata dai falli.

 

– Simone Barbante (4 pt/1 rim/0 ass) 5:

Up: 3 falli in 10 minuti significa che, quantomeno il mordente non è mancato.

Down: non è la sua gara, strano perché considerando i dirimpettai poteva esserlo. Pochi minuti e sfruttati in maniera insufficiente.

 

– Alessandro Panni (10 pt/2 rim/3 ass) 6:

Up: l’ex di turno gioca a testa alta e sopperisce alla mancanze del capitano con la sua solita sfrontatezza agonistica.

Down: pur essendoci l’atteggiamento giusto, non riesce comunque ad imprimere più di tanto il suo stampo sulla gara.

 

– Matteo Fantinelli (6 pt/2 rim/0 ass) 5:

Up: mentalità sì, aggressività sì. falli sì. 

Down: se non fosse forte delle ultime due prestazioni forse la valutazione sarebbe ancor più negativa. Subito due falli che lo costringono a centellinare la propria presenza sul parquet senza permettergli di mantenere il ritmo gara necessario. Gara che saluta con un espulsione e il rimpianto di ciò che non è stato. 

 

– Nazzareno Italiano (6 pt/4 rim/0 ass) 5,5: 

Up: non manca il suo contributo da oltre l’arco, senz’altro una parte di ciò che si chiede a lui quando gioca da backup.

Down: non è al Paladozza e forse lo soffre non riuscendo a trovare un proprio spazio nella gara. Pesante l’errore finale.

 

– Valerio Cucci (14 pt/6 rim/1 ass) 6,5: 

Up: lo spirito battagliero così come l’apporto offensivo è ottimo nonostante non siano eccellenti le percentuali. Ci dà su entrambi i lati del campo. 

Down: soffre i centimetri avversari, la scelta di puntare quasi esclusivamente su di lui sotto le plance ha pagato meno di altre volte.

 

– Steven Davis (7 pt/2 rim/ 1 ass) 5:

Up: la notizia migliore è il rientro, addirittura in quintetto e il vederlo a lungo sul parquet.

Down: entrando nel merito della prestazione, doveva ripartire dalla cose più semplici ma le sbaglia incidendo molto più in negativo che in positivo. 

 

– Coach Luca Dalmonte 5,5:

Up: va evidenziata la personalità con la quale affronta il post partita e parla senza mezzi termini del metro arbitrale. 

Down: se la tua squadra dal +7 in poco più di un minuto perde, qualche cosa su cui fare mea culpa c’è. 

 

– Fortitudo 5:

Up: ennesima volta in cui dimostra di saper non solo mettere cambiare l’inerzia nei momenti più concitati di una gara ma anche di farlo non tra le mura amiche (benché la presenza di fortitudini al seguito fosse nutrita).

Down: i possessi finali, i più delicati. La gestione dei possessi finali azzera quasi totalmente quanto fatto in precedenza. Un aspetto sul quale sarà necessario lavorare in vista, soprattutto, della seconda parte di stagione.   

 

 

 

 

 

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