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Bologna FC

Amarcord – Quei “matti” di Bologna FC, i tifosi rossoblù

Carrellata non esaustiva di tifosi fuori dal comune e di personaggi col cuore rossoblù, alcuni dei quali tratti dal libro “Repertorio dei matti della città di Bologna”

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Amarcord - Quei matti di Bologna FC

Qualche tempo fa, ho letto un libro il cui titolo è: “Repertorio dei matti della città di Bologna”, da cui ho tratto ispirazione per l’articolo “Quei matti del Bologna FC”, legato maggiormente alla società e calciatori, e per questo “Quei matti di Bologna FC”, legato principalmente ai tifosi.

Fondamentalmente, il libro è una lista di personaggi, curata da Paolo Nori ed edita da Marcos Y Marcos, che si potevano o si possono incrociare a Bologna; le peculiarità di questi personaggi sono eterogenee ed ognuno viene ricordato comunque in modo positivo, per l’eccentricità e per la cifra pittoresca che aggiunge o aggiungeva alla comunità.

Prendendo spunto da questa idea, e prendendo in prestito qualche “matto”, ho quindi stilato una lista assolutamente non esaustiva di personaggi legati in qualche modo alla tifoseria rossoblù. Veri e propri “matti per il BFC” dove l’aggettivo è utilizzato in termini bonari per sottolinearne le scelte ed i comportamenti stravaganti o comunque non convenzionali.

L’elenco non ha fini moralistici né celebrativi, è semplicemente un modo per raccontare brevemente alcune storie di tifosi con il sangue rossoblù. Tifosi che fanno parte a pieno titolo delle storie rossoblù da conoscere e tenere a mente.

Immagine della coreografia con copri-curva dei tifosi del Bologna "Bolognesi siamo noi"

Coreografia con copri-curva dei tifosi del Bologna F.C. 1909

Trinità*

Lo chiamavano Trinità, ma il soprannome non c’entra col Bologna né probabilmente col famoso film. Qualche volta entrava nel suo bar di fiducia con un secchiello di latta davanti alla bocca, imitando benissimo i radiocronisti di “Tutto il calcio minuto per minuto” e immancabilmente nella sua radiocronaca un campo principale era interrotto dalla rete del Bologna che passava in vantaggio al Dall’Ara.

Gino e gli altri

Gino Villani è il tifoso rossoblù per antonomasia. Iniziò a seguire il Bologna al Cesoia ancora bambino e smise solo quando la malattia che gli costò la vita gli impedì di continuare a seguire i suoi colori del cuore. Fu uno dei primi tifosi a organizzare trasferte. Dopo le carrozze e i pullman, a lui si deve il primo accordo con le Ferrovie Italiane per avere un treno speciale per i tifosi.

Seguì il Bologna dai primi all’ultimo Scudetto e fu tra i fondatori del Centro Bologna Clubs. Iconico ed indimenticabile, il suo saluto dal megafono prima di ogni partita casalinga a Giacomo Bulgarelli.

É, e probabilmente rimarrà per sempre, il tifoso del Bologna per antonomasia, con tanto di creazione e pubblicazioni di canzoni ed inni con la sua voce e le sue filastrocche.

Gino Villani a Roma per la Finale del 1929

Gino Villani a Roma per la Finale del 1929

FantaTotoCalcio*

Sapeva tutto sul Bologna dal 1964 agli anni 2000: formazioni, partite e reti. La sua invenzione, da cui prese il soprannome, fu il FantaTotoCalcio, in anni in cui ancora il Fantacalcio non esisteva.

Praticamente il Bologna oltre alla propria partita giocava anche le altre, che diventavano quindi un incontro a tre squadre. Ad esempio: Genoa 1 – Torino 0 – Bologna 2. E ovviamente il Bologna vinceva quasi sempre.

Syu Fuka

Osaka-Bologna 10mila chilometri. Macchina fotografica e sciarpetta al collo, quante volte se l’è fatta Syu tutta quella strada? Anche quando sul posto di lavoro non gli concedevano più di una settimana di vacanza.

Ma lui no, lui voleva più giorni per seguire la sua squadra. E allora? «Mi sono licenziato perchè la mia azienda non mi ha concesso le ferie per venire a Bologna». Incredibile. O forse no, perchè è vero.

Un amore incontrastato per i colori rossoblù che va oltre ogni logica. «Le squadre italiane più seguite ad Osaka sono Juventus, Inter e Milan» ha detto lo stesso Syu che in passato abbiamo intervistato anche qui su 1000 Cuori Rossoblù. E allora perché proprio il Bologna? Merito di Beppe Signori, idolo indiscusso anche in Giappone.

Foto del giapponese Syu Fuka in trasferta a Reggio Emilia per un Sassuolo-Bologna

Syu Fuka in trasferta per un Sassuolo-Bologna

Maggiolini

Tifoso di età attorno ai 70 anni da sempre posizionato in Curva Bulgarelli. Grande cuore rossoblù, non perde una partita ma mai una volta è stato udito dire parole solamente positive verso la squadra e i giocatori. Ad ogni errore, scattano lo sbuffo e la critica, sempre però fatta con amore.

Il soprannome deriva da quando balzò all’occhio di chi scrive e dei suoi amici perché non imparò mai il nome di Riccardo Meggiorini, sempre chiamato e mai per fargli dei complimenti, Maggiolini. Per il nostro Maggiolini, il giocatore in rossoblù non fece mai nulla di buono, neanche quando a sbagliare era un altro, o quando Riccardo riusciva a segnare e fornire una buona prestazione.

Mimmo

Mimmo di cognome fa Passione. “Nomen omen”. Mai detto fu più corretto che per il nostro amico e lettore Domenico Passione. Un super tifoso che veste completamente in rossoblù dal sombrero che porta in testa, fino alle scarpe, con tanto di occhiali mezzi rossi e mezzi blù, a contrastare la parte del viso truccata a colori invertiti. L’outfit bizzarro, ma perfetto, ha bisogno di circa 30 minuti per essere completato…e se non è Passione questa!

Foto di tifosi del Bologna in Curva Bulgarelli

I tifosi del Bologna in Curva Bulgarelli/Andrea Costa (© Damiano Fiorentini)

Ultras*

Ultras era un tifoso appassionato che seguiva tutte le partite al suo solito bar, dove aveva una sedia riservata in prima fila. Si presentava con un megafono, come Villani e tutti i capi ultras in curva.

Lo usava nei momenti salienti della partita come se fosse un incrocio tra un tifoso ed un allenatore: se il pallone era lanciato nello spazio nella metà campo del Bologna, chiamava il portiere all’uscita, se la palla l’aveva un attaccante vicino all’area chiamava a gran voce il tiro.

E quando al Bologna riuscivano una serie di passaggi consecutivi gridava: «E’ un assedio!».

Chihiro

Altro giro, altro Giapponese amante dei colori rossoblù. Chihiro è un cuoco che nel 2002 sbarca in Italia per imparare l’arte culinaria del nostro paese, e gira una dietro l’altra Bologna, Catania, Viareggio, Pesaro, Venezia, Roma e non solo.

Nel periodo bolognese, Chihiro oltre ad apprendere la nostra cucina (lavorando come cuoco in ristoranti locali), diventa tifoso del Bologna dopo che un amico lo porta al Dall’Ara. Da allora segue i rossoblù costantemente.

Tornato in Giappone ha aperto un ristorante di cucina italiana, leggermente rivisitata per uniformarsi maggiormente al gusto nipponico, e segue il Bologna svegliandosi in piena notte per vedere le partite. Nel 2017, ad esempio, era presente per Bologna-Spal e avevamo fatto quattro chiacchiere con lui.

I trasfertisti

Sono tanti, ci sono sempre. Arrivano dovunque e fanno sentire il Bologna a casa. Sono quelle migliaia di tifosi che si fanno da sempre tutte le trasferte possibili.

Furono a Lodi per vedere l’unico Fanfulla-Bologna della storia (fino ad oggi). Sono stati a Palazzolo come a Roma, a Trapani così come a Liverpool e Lisbona.

Sono quelli che dovunque sia il Bologna, sono stati, sono e saranno anche loro. Nella buona e nella cattiva sorte, perché il Bologna è una Fede.

Lo stadio di Anfield prima di Liverpool-Bologna, gara di Champions League del 2024

Lo stadio di Anfield prima di Liverpool-Bologna (Champions League 2024/25)

Quei matti di Bologna FC di “1000 Cuori Rossoblù”

È brutto auto citarsi o auto celebrarsi, ma in questo caso è praticamente un obbligo. I matti di 1000 Cuori Rossoblù erano (e sono) un gruppo di persone con la passione per il Bologna (e lo sport), che partendo da una fotogallery di un pranzo tra tifosi, spendendo soldi e tempo, hanno aggregato migliaia di cuori rossoblù attorno ad un sito.

Da un gruppo di amici riunitisi nel 2012, si è arrivati a una testata giornalistica con milioni di visualizzazioni annue provenienti da tutto il mondo. Il progetto poi si è allargato creando un network che non parla solo di Bologna ma anche di motori a due e quattro ruote (1000CuoriMotori.it), che gestisce la webradio Radiabo (che ora è anche un magazine) per finire con la carta stampata con la collaborazione con “Corriere dello Sport – Stadio” nelle padine dell’inserto “Più Stadio”.

Le storie ed i personaggi citati con * sono tratti dal libro “Repertorio dei matti della città di Bologna”, edito da Marcos Y Marcos, a cura di Paolo Nori.

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