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La storia del tifosissimo Chihiro: “Seguo le partite anche di notte. Il mio idolo? Di Vaio” – 17 ott

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Ci sono passioni che si tramandano di generazione in generazione, e passioni che nascono per un avvenimento, un ricordo o una situazione particolare. Beh la storia e l’amore per il rossoblu di Chihiro Funayama è quantomai strana e bella allo stesso tempo. 

Chi meglio del “nostro” Andrea Neri, che ha seguito Chihiro fin dal Suo arrivo a Bologna e aiutato a trovare il biglietto per il derby di domenica, poteva raccontare in breve la passione del nipponico? Forse nessuno, quindi ecco le sue parole:

Quando Chihiro è uscito dalle porte scorrevoli dell’aeroporto, mi è parso di vedere un Minerva uscire dalla sua scatola. Capelli rossicci, sguardo simpatico, serenità nel volto (nonostante la stanchezza di 16 ore e mezza di volo) che mi segnalavano come lui fosse “arrivato a casa”.
Chihiro Funayama, età indefinita come un personaggio dei cartoni Manga (scoprirò poi in seguito che ha 37 anni, gran parte dei quali vissuti come giramondo), è forse il tifoso rossoblù “più lontano” che io abbia mai conosciuto. Tifoso si, perché da oltre 15 anni lega le sue passioni calcistiche ad un club (il nostro) che gioca dall’altra parte del mondo rispetto a dove vive lui. L’incontro e la nascita di questa passione è una bella storia da raccontare: Chihiro, fin da piccolo, ha la passione per i fornelli e vuole diventare un cuoco. Di cuochi in Giappone ce ne sono a tonnellate, ma la particolarità di Chihiro non è quello di diventare un esperto di cucina nipponica, ma la sua ambizione è quella di diventare un bravo chef di quella che, forse, è considerata la più importante al mondo: quella italiana. E così, armato di fiera determinazione come solo gli abitanti del Paese del Sol Levante possono avere, sbarca in Italia, nel 2002, a Bologna, città da cui parte il suo “Masterchef Tour”. E a Bologna è subito amore, non solo per i fornelli petroniani dove allora il giovane Chihiro iniziava il suo percorso da cuoco, ma anche per la locale squadra di calcio, seguita anche nelle sue vicende in B.
Dopo Bologna, ha continuato il suo percorso di apprendimento in altre città italiane (Catania, Viareggio, Pesaro, Venezia, Roma), ma è sempre stato fedele a Bologna e alla squadra, seguendola anche da lontano, quando, dopo 4 anni circa, era tornato in Giappone. Chihiro ha visitato altri paesi al mondo, lavorato per tre anni anche in Nuova Zelanda (facendo ovviamente il cuoco presso ristoranti italiani), ma la fede calcistica è rimasta rossoblù e la passione per il nostro paese è rimasta intatta, a tal punto che, una volta rientrato definitivamente in Giappone, ha aperto una caffetteria-trattoria dal nome nostrano “Cafè Ivano”, dove serve quasi ed esclusivamente piatti della nostra tradizione, magari un attimo rivisitati per venire incontro al gusto locale. Se passate nella sua città andate a trovarlo, magari portando un cadeaux rossoblù: è tradizione per lui fare un piccolo sconto a tutti gli avventori del locale quando il Bologna vince, ma siamo sicuri che se gli racconterete che abitate sotto le Due Torri, lo sconto lo farà pure a Voi.

Tornato in Italia e smaltito in parte il fuso orario, Chihiro si è fiondato allo Store del Bologna allo stadio Dall’Ara per incontrare Rodrigo Palacio, con cui si è fatto immortalare. La presenza del nostro amico giapponese non è passata inosservata, infatti il dietro le quinte della foto è stato documentato anche dal Bologna FC, che ha pubblicato lo scatto nel sito ufficiale del club.
Per Lui poi qualche giro da turista e la visita ai suoi vecchi amici italiani, ed infine, si è fermato a fare quattro chiacchiere con Noi.

Tu sei arrivato a Bologna 15 anni fa, ma come ti sei innamorato del rossoblu?

“Qui in Italia ho fatto amicizia con una persona che mi ha portato allo stadio. Dopo la partita ho cominciato a seguire”.

Negli anni sotto le Due Torri e nelle città italiane sopracitate è stato semplice seguire le sorti del Bologna, ma Tu vivi in Giappone, e le ore di differenza sono tante. Stai sveglio anche di notte per vedere le partite?

“Si, guardo tutte le partite, anche di notte. Quando non riesco le registro e non guardo il risultato. In Giappone uso DAZN che mi permette di vederle tutte quando voglio”.

Visto che non se ne perde una, gli chiedo quale match lo ha più convinto fin qui…

“Qualche partita ha giocato bene, altre meno, ma la sfida che mi è piaciuta di più è stata contro l’Inter. Abbiamo pareggiato ma mi sono molto divertito”.

Dove pensi che possa arrivare quindi il Bologna?

“Non so, magari ottavo o nono”.

La passione per il rossoblu come detto è nata parecchi anni fa, quindi gli chiediamo quale sia stato il giocatore che più lo ha emozionato, e chi stima oggi.

“Nella rosa attuale mi piace molto Verdi, però il mio idolo è Marco Di Vaio perchè ha segnato moltissimi gol”.

 

Questo è Chihiro Funayama, tifoso lontano 10.000 km, ma sempre vicinissimo con il cuore al Bologna. Domenica era in tribuna e la squadra ha vinto 2 a 1, chissà, magari porta anche bene…

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