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Stasera andrà in scena la prima partita in assoluto in Europa League per Federico Ravaglia, ma non l’esordio europeo. Il portiere, cresciuto nel vivaio rossoblù, ha già calcato il palcoscenico della Champions League, lo scorso anno: «Sarà una serata speciale per me e sarà una grande emozione esordire al Dall’Ara». Inoltre, in stagione non ha ancora giocato in casa: due le presenze, finora, contro Cagliari e Udinese, entrambe in trasferta e vittoriose. Non solo: sono due anche le reti inviolate mantenute dal giocatore rossoblù. «Sì, sarà una bella emozione sul piano personale, ma l’unica cosa che conta sarà l’aspetto di squadra. Abbiamo l’obiettivo di raccogliere punti perché abbiamo ben chiaro in mente che vogliamo passare il turno. Siamo pronti».

Per Ravaglia un mese di titolarità

Ravaglia sa che difenderà i pali del Bologna per il prossimo mese circa: dopo aver smaltito il problema che lo aveva tenuto fuori dalla partita interna contro il Napoli, il portiere bolognese, complice l’infortunio di Skorupski proprio contro i partenopei, troverà continuità. E questa cosa può incidere a livello mentale? «Vista la situazione ho al consapevolezza di dover giocare, questo sì, anche se il modo in cui preparo la partita e vivo la settimana resta invariato rispetto a quando vado in panchina o mi gioco il posto». Un secondo portiere atipico, vista la quantità e qualità di partite giocate: 15 presenze lo scorso anno tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Sono 8 invece i match disputati 2 anni fa, tutti in Serie A.

Stasera la sfida

La squadra, così come Ravaglia, è pronta ad invertire il trend europeo: una vittoria stasera, darebbe lo slancio necessario in classifica. «Con il Salisburgo ci sono punti importanti in palio: abbiamo rispetto per l’avversario, ma non parlerei di ansia da risultato e da vittoria. Dovremo scendere in campo con il giusto approccio e fare le cose giuste, anche se non abbiamo avuto molti giorni per prepararla». Un’emozione speciale per chi è cresciuto con questi colori sulla pelle. Per Ravaglia, magari, sarà una serata come le altre, perché anche questo vuol dire essere professionisti: ma per tutti quelli che l’hanno visto diventare grande ed evolversi, non sarà una semplice nottata europea.

Fonte: Giovanni Poggi, il Resto del Carlino

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