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Bologna vs Inter 0 a 1: la cronaca del match – 19 feb

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Una serie di sconfitte consecutive può essere semplicemente il segnale di un momento difficile, dettato magari dalla sfortuna o dagli infortuni. Ma quando agli insuccessi rimediati con Napoli (peggior sconfitta casalinga della storia del Bfc), Milan (in 11 contro 9) e Sampdoria (due gol in tre minuti), si aggiunge anche uno 0 a 1 contro l’Inter, la situazione è ben più grave. Il successo dei neroazzurri porta i rossoblù a quarta sconfitta consecutiva. Per molti versi è una batosta meno cocente rispetto alle precedenti, ma per altri invece no.
Il Bologna infatti è in piena emergenza, a causa degli infortuni di Gastaldello, Maietta e Destro. L’Inter di Pioli dunque appare favorita sulla carta, nonostante le assenze di Icardi e Brozovic. La partita però stravolge ogni aspettativa.

Il primo tempo infatti non inizia con la squadra di Pioli all’arrembaggio e con un Bologna sulle corde, bensì con l’equilibrio più totale. Le due formazioni si studiano attentamente per trovare i punti deboli. L’Inter imposta il gioco, ma la manovra è eseguita a ritmi davvero bassissimi, il che consente ai rossoblù di occupare le posizioni in maniera ordinata. L’unico modo dei meneghini per tentare di sorprendere i felsinei, è trovare la superiorità sulle fasce per poi crossare nel mezzo. Perisic e Candreva faticano a servire Palacio di palloni, ma gli svarioni di Oikonomou e Torosidis (oggi centrale) non rendono mai tranquillo Da Costa. Proprio al 13′ e al 17′ una incursione di Candreva e una di Perisic creano il panico nella retroguardia bolognese, dove i due greci lisciano gli interventi. Fortunatamente l’attaccante argentino non è lesto a cogliere le chance. Nonostante questi piccoli pericoli, regnano i canti del popolo bolognese, ansioso di vedere finalmente una bella prova dei ragazzi petroniani. Il Bologna fatica a trovare spazi nelle ripartenze, nonostante lo splendido lavoro di Petkovic, straordinario a tenere palla tra i piedi. Il primo varco si apre al 40′, quando Dzemaili ha le praterie per avanzare, ma preferisce la conclusione, che termina a largo della porta difesa da Handanovic. Alla botta di Blerim risponde il guizzo di Gagliardini, il quale al minuto 43, prende il pallone dribbla secco Pulgar e lascia partire una bella staffilata, neutralizzata però da Da Costa. I primi 45 minuti di gioco terminano dunque a reti bianche, con due squadre molto lente e intente a studiarsi.

La seconda frazione di gioco inizia a ritmi più elevati e l’Inter è determinata a trovare subito il vantaggio per evitare complicazioni. Una volta aumentata l’intensità di gioco, il Bologna va in affanno e arrivano i primi pericoli. Al 54′ D’Ambrosio lancia Perisic, il quale si coordina al volo. La botta del croato è però centrale e Da Costa fa buona guardia, bloccando la sfera. Al 58′ altra grande occasione per gli ospiti. Cross basso dalla sinistra di Candreva, sponda di Palacio e sul pallone vagante arriva in corsa Eder. Il ritardo della difesa emiliana gli darebbe il vantaggio di poter cercare più soluzioni al tiro, e invece la sua conclusione è scialba e centrale. Queste azioni pericolose degli interisti dovrebbero suonare come campanello d’allarme per Donadoni e i suoi. Invece il Bologna non alza mai il baricentro e si mantiene nell’ordinario. Nessuno tenta la giocata di qualità, ma al contrario rimangono statici sulle proprie posizioni, per portare a casa il compitino da sei. Nonostante un altro siluro dalla distanza di Perisic e un’Inter più sicura, Pioli decide invece di mischiare le carte in tavola per togliere quella paura dei suoi giocatori di scoprirsi al contropiede avversario. L’ex allenatore bolognese dunque vuole vincere il match. In una decina di minuti escono Murillo, Candreva e Palacio per lasciar posto ai più pimpanti Ansaldi, Gabigol e Banega. La spinta sulla fascia del terzino ex Genoa, la duttilità dell’ex Siviglia e la vivacità di Barbosa hanno inevitabilmente schiacciato i rossoblù. Dopo una bella resistenza difensiva emiliana, che ha concesso davvero pochissimo, arriva il gol dei neroazzurri da parte di Barbosa. Il minuto cerchiato in rosso è l’81: Banega recupera un ottimo pallone, filtrante in profondità per D’Ambrosio, il quale serve in mezzo Gabigol. Per il brasiliano, dimenticato da Krafth (ma non solo) è un gioco da ragazzi segnare il suo primo gol in Serie A.
La reazione dei felsinei è rabbiosa e costringe i nerazzurri a rintanarsi in area. Le manovre offensive rossoblù sono avvolgenti, ma spesso e volentieri troppo confuse e disordinate. Manca sempre l’ultimo passaggio, e Petkovic appare l’unico in grado di saltare l’avversario, mentre Verdi è l’ombra di sé stesso. È così che l’unica occasione felsinea di quasi tutto l’incontro avviene al quarto minuto di recupero dei cinque segnalati dal quarto uomo. Dopo tredici minuti di sterile assedio, Torosidis si trova a tu per tu con Handanovic. Il greco fa di tutto per segnare, con un tiro anche forte e angolato, ma il portiere sloveno chiude lo specchio della porta e salva il risultato. Bologna-Inter termina 0 a 1.

C’è tanta delusione tra i rossoblù. Le premesse dicevano un’Inter stellare. Ma la realtà è che la squadra di Pioli era un avversario del tutto battibile è affrontabile a viso aperto. I ritmi di gioco erano lentissimi e consentivano ai felsinei di sopperire l’inferiorità tecnica con tanta corsa e un atteggiamento aggressivo. Invece abbiamo assistito ad una squadra incolore, formata da giocatori abili a svolgere il proprio compitino senza infamia e senza lode. Non c’è stato un calciatore che abbia saputo dare un guizzo, o che abbia inventato una giocata super per sbloccare il risultato. Con una squadra così poco carismatica, gli schemi diventano di vitale importanza. Il problema è che il Bologna in attacco fa una fatica impressionante a coordinarsi per una azione corale. Le azioni offensive appaiono dunque confuse, con gli interpreti totalmente slegati tra loro. Neanche la difesa riesce a fare qualche gioia al pubblico bolognese. Cambiano gli interpreti ma i gol vengono incassati costantemente. Quattro sconfitte consecutive con 12 reti subite e solo 2 fatte è un bilancio disastroso. Un intervento andrà fatto, e al più presto. Questo Bologna sta cadendo a pezzi, prestazione dopo prestazione.

TABELLINO DEL MATCH

BOLOGNA (4-3-3): Da Costa; Mbaye (19′ st Krafth), Torosidis, Oikonomou, Masina; Dzemaili, Pulgar (38′ st Di Francesco), Nagy (24′ st Taider); Verdi, Petkovic, Krejci. A disposizione: Mirante, Sarr, Viviani, Brignani,  Donsah, Helander, Sadiq, Rizzo, Silvestro. All: Donadoni.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Murillo (10′ st Ansaldi), Miranda, Medel, D’Ambrosio; Joao Mario, Gagliardini; Candreva (29′ st Gabriel Barbosa), Eder, Perisic; Palacio (30′ st Banega). A disposizione: Carrizo, Andreolli, Biabiany, Sainsbury, Santon, Nagatomo, Pinamonti. All: Pioli.

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.

MARCATORI: 36′ st Gabriel Barbosa (I).

NOTE: Ammoniti: Torosidis (B); Miranda, Gabriel Barbosa, D’Ambrosio, Banega (I). Recupero: 1′ pt, 5′ st.

 

Fonte immagine di copertina e tabellino: Tuttosport.com

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