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«Forza Capitano», il Bologna si stringe attorno a Ferguson dopo l’infortunio (Il Resto del Carlino)

Un fiume di affetto ha travolto Ferguson in queste ore dopo l’infortunio, ma lui è già a supporto del suo Bologna per il rush finale.

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Lewis Ferguson
L’ esultanza di Ferguson coi compagni (© Bologna FC)

C’è un motivo se Lewis Ferguson è il capitano di questo Bologna, è il motivo è apparso chiaramente in queste ore. Compagni ed ex compagni si sono affrettati pubblicamente e non a mostrare il loro affetto verso lo scozzese, vittima di uno degli infortuni più brutti che possano capitare ad un calciatore. Lesione del legamento crociato del ginocchio destro, la diagnosi degli esami strumentali di lunedì, a poco meno di 48 ore da Bologna-Monza. Un fiume di affetto arrivato da tifosi, compagni ed ex, diventati amici in una sola stagione assieme.

Ferguson non lascia “solo” il suo Bologna

Intanto, ieri è stato il momento del passaggio a Casteldebole. Se il gruppo è legatissimo al capitano col 19 sulle spalle, anche lo scozzese è legatissimo ai compagni. Dopo aver espresso tutto il suo dolore morale per il brutto infortunio che gli toglierà la possibilità di giocare questo finale di stagione e l’Europeo in Germania, Lewis ha subito espresso la voglia di stare vicino al gruppo. Nelle stories di Instagram delle score ore il centrocampista ha mandato un messaggio forte e chiaro: «Ora supporto ai ragazzi e andiamo a finire la stagione alla grande: Forza Bologna». D’altronde un capitano non lascia mai la sua squadra, anche in difficoltà. Ed è questo il messaggio di Fergie, pronto a stare accanto ai compagni.

L’infortunio e l’operazione

Supporto morale che non solo Ferguson garantisce al gruppo squadra del Bologna, ma che viceversa anche i compagni garantiranno a lui. Lewis infatti deve ancora veramente cominciare il percorso verso la ripresa. Sono passati due giorni dalla diagnosi e la botta della notizia è stata fortissima. Ma adesso è il momento di reagire.
Innanzitutto ci sarà da capire quando e come verrà operato Ferguson, sul dove e sul chi non dovrebbero esserci dubbi: Casa di Cura Toniolo dove opera il dottor Stefano Zaffagnini.

Le tempistiche dell’operazione sono da valutare. Infatti, gli esami strumentali hanno evidenziato anche una piccola lesione al legamento collaterale. Un ulteriore problema che potrebbe guarire in autonomia in due settimane, per poi procedere all’operazione. Oppure si deciderà di intervenire da subito, ricostruendo il crociato lesionato e sistemando anche la lesione al collaterale.

Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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