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Il Resto del Carlino – Inzaghi a Parma prova a ridisegnare il Bologna

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Pietro Pieralisi


In serie A, se dai un pestone e spezzi un unghia, può capitare che (nella peggiore delle ipotesi) ti possa venire un’infezione all’alluce. Poli ne è una prova e per questa infezione lo staff medico lo terrà a riposo per la partita contro il Parma, preferendolo recuperare per la partita contro la Lazio in casa. L’assenza del capitano, goleador di trasferta (suoi i goal contro Samp ed Empoli), complica i piani di Inzaghi, deciso comunque a insistere sul 3 5 2, con cui si è iniziato il percorso tattico quest’estate: il centrocampo si dovrebbe comporre con Nagy in cabina di regia, Orsolini e Dzemaili nel ruolo di mezzala (anche Svanberg è uscito dallo scontro con il Milan con i crampi e un turno di riposo potrebbe essere salutare), con Mbaye e Mattiello esterni (il primo che potrebbe essere dirottato in marcatura diretta sul pericolo “numero uno parmense”  Gervinho), mentre in difesa anche De Maio potrebbe essere recuperato, nell’opera di “restauro” della vecchia guardia, a cui Inzaghi si affida per recuperare i punti necessari per una classifica migliore. In attacco ci potrebbe essere una chance per Mattia Destro: non dal primo minuto, ma a partita in corso, lasciando a Palacio e Santander il compito di iniziare il match. Il 4 3 3 sarebbe utilizzato solo in caso che Inzaghi volesse optare, in caso di non possesso palla, per la superiorità numerica contro la squadra di D’Aversa. Allora Dijks e Mattiello terzini, Mbaye sempre a uomo su Gervinho, mentre il centrocampo si comporrebbe del terzetto Orsolini, Nagy e Krejici (quest’ultimo non ha giocato contro il Milan e sarebbe fresco per dare una mano sia in fase di copertura che di proposizione. Stasera il verdetto sulla formazione, ma su un punto la sentenza è già stata emessa: occorre fare punti, qualunque sia il modulo con cui giocheremo al Tardini.

 

(Fonte Marcello Giordano – RdC)

 

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