Bologna FC
Solo Bernardini meglio di Italiano: ora la continuità del progetto
Il tecnico siciliano resterà alla guida del Bologna fino al 2027, con opzione 2028. Dopo la Coppa Italia e i 62 punti quasi come il leggendario “Fuffo”, il club punta a crescere con ambizione e continuità.

La notizia del giorno in casa Bologna è l’ufficialità del rinnovo di Vincenzo Italiano. Contratto fino al 2027 per il tecnico siciliano nato a Karlsruhe e opzione per il 2028. Potenzialmente, il tecnico siederà sulla panchina rossoblù per quattro stagioni. Se poi sarà così si vedrà.
Intanto, se il buongiorno si vede dal mattino, alla prima stagione non solo sono arrivate grandi soddisfazioni. Una su tutte, ovviamente, la vittoria della Coppa Italia che, poi, ha portato anche alla qualificazione ad una coppa europea. Una qualificazione che, invece, non è arrivata dal campionato col 9° posto in classifica dove comunque il Bologna di Italiano ha totalizzato 62 punti, più di quanti ne avesse fatti nelle precedenti tre stagioni alla guida della Fiorentina e una buona, a suo modo, esperienza in Champions League.
Come “Fuffo” Bernardini
I 62 punti di Vincenzo Italiano non rappresentano il record assoluto di punti del Bologna in Serie A. Ma la sua stagione, con la Coppa Italia in bacheca, resta storica. E anche nei numeri è importantissima. Infatti, mai nessun allenatore rossoblù, nell’era dei tre punti, era stato in grado di fare 62 punti alla stagione d’esordio sulla panchina felsinea. Tornando indietro nel tempo, solo Fulvio Bernardini alla stagione d’esordio, convertendo i punteggi di allora (2 punti per la vittoria), aveva messo assieme una quantità di punti così importante (64 allora).
Italiano e il Bologna insieme per crescere
62 punti, quindi, sono un record a loro modo. Ma con la conferma della presenza in Europa, seppur nell’Europa meno ricca e meno nobile, possono essere una base solidissima a livello economico e di consapevolezza per crescere ancora. La conferma di Italiano sulla panchina del Bologna è il tassello che dà continuità al progetto. Quell’elemento che dà fiducia a lui, alla società e anche ai giocatori che il progetto è solido, ha un referente tecnico su cui contare e gravitare.
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