Bologna FC
Italiano, Bologna-Juventus (0-1): «Abbiamo perso per un episodio. Non ne usciamo ridimensionati»
«Forse nel momento in cui siamo rimasti in 10 si è complicato tutto, però fino a quel momento lì c’eravamo. La Supercoppa sarà un appuntamento storico».
L’allenatore Vincenzo Italiano ha parlato dopo Bologna-Juventus affermando che questa sconfitta non ridimensiona la squadra ma c’è anche da fare i conti con la stanchezza dopo un tour de force importante. Ora la concentrazione si sposta sulla Supercoppa e sulla partita di venerdì contro l’Inter.
Le parole di Vincenzo Italiano dopo Bologna-Juventus
Una sconfitta che non ridimensiona il percorso rossoblu
«Di fronte avevamo avevamo una squadra forte, una squadra che su questi momenti della partita si fa trovare pronta con la grande fisicità di Thuram, l’esperienza di Locatelli, il grande dinamismo di Cambiaso e McKennie, però per me per me siamo stati dentro questa partita».
«Alla fine la perdiamo per questa palla in attiva, abbiamo creato, abbiamo anche concesso, forse nel momento in cui siamo rimasti in 10 uomini. Lì poi si è complicato tutto, però fino a quel momento lì c’eravamo. Un po’ meno precisi, un po’ qualitativi rispetto al solito, ma ripeto, è il grande merito della Juve perché la Juve che è una squadra forte. È una squadra che ha una grande struttura e che ti fa rincorrere, ti fa far fatica e forse in questo trittico di partite una dietro l’altra, a un certo punto un po’ di fatica è venuta fuori. Però non ho da rimproverare nulla ai ragazzi. Non non ne usciamo ridimensionati perché alla fine dentro la partita ci siamo stati. La perdiamo, ci dispiace, però il nostro cammino continua con questa presenza nella Supercoppa della prossima settimana. Di questo ne dobbiamo andare orgogliosi. Sarà un appuntamento storico per tutti. Affrontiamo altre 3 grandi squadre e vediamo cosa riusciamo a fare. A partire dalla partita con l’Inter che è una corazzata e vediamo se noi riusciamo a dargli fastidio».
«Dovevamo essere forse un po’ più veloci nel nell’andare ad isolare Cambiaghi ed Orsolini però, loro nel momento in cui sei abbastanza lento ripristinano questa linea cinque. Poi non è facile sull’uno contro uno, perché sono abili a non farsi superare, ad essere tosti sul duello».
L’espulsione di Heggem
«Poi su queste palle in profondità, è chiaro, si può si può andare anche un minimo in difficoltà, però spesso riusciamo a leggerle bene. Heggem, in quel caso, gli è rimasto il pallone tra i piedi tra lui e l’attaccante, alla fine non è riuscito a non avere quell’irruenza di prendere la palla e che travolge l’avversario e lì viene espulso».
«Secondo me lì un po’ la partita l’abbiamo l’abbiamo abbandonata perché poi è dura in 10 uomini, però bisogna fare più attenzione in tutte le situazioni e secondo me oltre al fatto che oggi eravamo un po’ anche lenti nel capovolgere il gioco, tecnicamente non siamo stati puliti come le altre partite, troppi errori in mezzo al campo. Potevamo creare qualche situazione di break veloce ad andare in avanti, però abbiamo fatto qualche passaggio di troppo. Eravamo reduci da una grande vittoria giovedì, siamo arrivati alle 5:00 del mattino, l’abbiamo preparata in un allenamento che non è un alibi perché altre volte abbiamo vinto, però essere brillanti ogni tre giorni, secondo me, non è semplice e rimanere dentro una partita contro una squadra così così così forte, secondo me, è già è già un grande merito».
Il tour de force delle ultime settimane
«Castro ha fatto più di 80 minuti in una condizione incredibile a Vigo. Ripeto, siamo arrivati alle 5:00 del mattino, tutti i dati del recupero dei ragazzi, quasi tutti erano in grossa difficoltà e i vari Bernardeschi, Santi e Lykogiannis e in mezzo al campo Fabbian, tutta gente che era ancora affaticata ma che meritava di giocare forse per la partita che avevano disputato giovedì e di essere riproposti stasera. Ma nel momento in cui vuoi performare sotto l’aspetto dell’intensità e sotto l’aspetto fisico abbiamo deciso di di di prepararci in questo modo qua».
«Nulla toglie a quello che ci dà Santi e Dallinga. È normale che alle volte quando qualcuno è più stanco preferiamo iniziare con chi è al 100%, però come hai detto te e come vi ripeto, noi non ci ridimensiona».
«Abbiamo perso contro la Juve, una grande squadra, una squadra che lotterà per i primi posti, una squadra che son convinto farà valere il proprio valore e ripeto, non uscire da questa partita, rimanere sempre in partita, avere anche le situazioni per far male, per me è un grande merito. Dopo un periodo veramente stressante per questi ragazzi».
La condizione di Immobile, Lucumì e i possibili recuperi per la Supercoppa
«Nel momento in cui rimaniamo in 10 siamo andati siamo andati un po’ in difficoltà anche sulle sostituzioni e avevo intenzione poi di affiancarlo a Santi, come abbiamo fatto in in Coppa Italia. A vedere anche com’è il comportamento della Juve, però non è stato possibile. Ciro lo vedremo in qualche altra circostanza. Ne parlavo prima con lui ed oggi ancora non ha il minutaggio per partire dall’inizio. Dobbiamo cercare di creare la situazione per dargli minuti e fargli riprendere la condizione fisica».
«Gli infortuni purtroppo ci sono. Quelli lunghi a volte ti mettono anche in difficoltà. Sia Freuler che Skorupski non ci saranno per la Supercoppa. Vitik idem e spero di averlo per il campionato. In mezzo siamo un pò in difficoltà perchè anche Casale non sta bene».
«Lucumì secondo me dopo 7-8 giorni di riposo assoluto è arrivato stanco a fine partita. Prima di fare qualche danno dal punto di vista fisico ho preferito sostituirlo. Dal 75′ in poi uno come lui che viene da riposo e con questo problemino al tendine è rischioso. Poi se perdiamo anche lui diventa difficoltoso».
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