Bologna FC
Italiano innamorato: «Questo popolo merita di arrivare in fondo»
Mister Italiano si racconta, tra il rinnovo, il futuro a Bologna e, soprattutto, delle meritate vacanze estive

Il rinnovo, alla fine, è arrivato. E le trattative si sono concluse tutto sommato abbastanza rapidamente, perché, dice Vincenzo «Avevo le idee chiare: l’emozione del pullman mi ha spinto a restare». Dunque, Italiano sarà il mister dei rossoblu, l’amata guida del popolo, almeno fino al 2027. E la tifoseria è in visibilio.
«Bologna è sempre stata la mia priorità»
Il principale motivo di timore in città era il noto interesse del Milan nei confronti del tecnico rossoblu. Lui, però, non ha voluto saperne. «La mia priorità è sempre stata Bologna, parlare coi dirigenti: ero convinto che sarebbe andato tutto bene. Qui c’è grande voglia di restare su livelli alti, la squadra è forte: è questione di valori umani e tecnici. Ho conosciuto persone che mi hanno fatto star bene. E poi il rapporto costruito coi ragazzi e ciò che abbiamo condiviso vale tantissimo». Insomma, come già vi anticipavamo da qualche settimana, il mister non ha mai avuto alcun segno di titubanza. «(La trattativa per il rinnovo) Quant’è durata? 24 ore? Non c’è manco da chiamarla telenovela. Io avevo le idee chiare, non ci sono stati problemi. Ho detto “resto qui” quando mi sono ritrovato su quel pullman scoperto alla parata: un’emozione indescrivibile. Io lì avevo già deciso, ma la mia decisione si è suggellata. L’affetto della gente di Bologna mi ha colpito: queste cose per me pesano tanto».
La fatica e l’orgoglio di mister Italiano
Eppure, i primi mesi non sono stati rose e fiori, con qualche fischio scontento al termine di Bologna-Empoli. «I fischi fanno male e in campo li sentiamo. Ma sappiamo distinguere quando li meritiamo e quando ci serve tempo. (…) avevamo perso cinque titolari su undici. Ci serviva tempo: quello, ad esempio, per capire che Odgaard da trequartista poteva rendere molto di più che da esterno». Poi, il pubblico ha risposto sempre presente ai lottatori sul prato, con un atteggiamento che «a me è piaciuto tantissimo», anche in quel di Roma, dove squadra e tifoseria si sono sostenuti a vicenda. Italiano aveva capito di poterla vincere grazie a qualche accorgimento del venerdì sera, e così è stato.
Il Bologna del futuro
«Un Bologna forte lo deve costruire la società, perché questa gente merita una squadra di qualità. L’anno prossimo saremo impegnati su quattro fronti: arrivare in fondo vuol dire aver lavorato bene. Non ci sarà una priorità, il Bologna non è lontano dalla dimensione dell’Atalanta: il livello si alza». L’anno prossimo non ci saranno obiettivi più importanti di altri, come dice anche il mister, ma tanto dipenderà dal calciomercato. Italiano è del parere che «nessuno è incedibile: se dovessero arrivare offerte incredibili sarebbe giusto valutarle. Ho sposato la linea del club; chiaro che se si potesse avere continuità anche con certi elementi sarei molto contento».
Ora, per Vincenzo è tempo di meritato riposo. «Non faccio ferie vere da un pò, (…) andrò in Sicilia a salutare amici e parenti. A casa mi devo sdebitare: hanno fatto un maxischermo per vedere la finale…». Buone vacanze, mister.
Fonte: il Resto del Carlino, Gianmarco Marchini
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