L’Euro-Bologna di Italiano: pronti per stupire ancora?

La stagione che si profila all’orizzonte promette di essere particolarmente intensa e ricca di insidie, con il Bologna chiamato a confrontarsi su tre fronti: Serie A, Europa League e la Coppa Italia da difendere con orgoglio. Ed è proprio alla luce di questo scenario che la società felsinea ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella, lavorando con decisione per costruire una squadra pronta a reggere l’urto di un’annata dispendiosa. Una rosa più ampia, dotata di alternative di qualità e guidata da un tecnico come Vincenzo Italiano, abituato a gestire gruppi competitivi.

La parola chiave è istant team, ovvero una formazione in grado di impattare da subito. Non si tratta di un cambio di rotta, ma di un’evoluzione della linea tecnica portata avanti negli ultimi anni. L’anima del progetto resta fedele alla filosofia rossoblù: valorizzazione del talento, crescita graduale, attenzione al mercato sostenibile. Tuttavia, con la qualificazione alla Champions sfiorata e una Coppa Italia già in bacheca, il Bologna ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti.

Calciomercato Bologna – Le prime conferme

Le prime operazioni di mercato confermano questa volontà. L’acquisto di Vitik, già definito prima dell’addio di Beukema (diretto verso Napoli), si inserisce nel solco delle operazioni ben ponderate che hanno caratterizzato l’ultima gestione. Ma gli innesti di Ciro Immobile e Federico Bernardeschi, due ex campioni d’Europa desiderosi di rilanciarsi, rappresentano un segnale forte. L’ex laziale, che si è liberato ufficialmente dal Besiktas con una buonuscita di 2,625 milioni di euro, ha già un accordo con il Bologna: un contratto annuale da circa 2 milioni, bonus compresi, con opzione per la stagione successiva. Il suo nome era già assente dalla lista del ritiro austriaco del club turco, preludio a una separazione che ora è realtà.

Con l’arrivo di Immobile, Italiano avrà a disposizione un attacco dal potenziale altissimo: Santiago Castro e Thijs Dallinga sono chiamati a contendersi il posto con un centravanti da oltre 200 reti nel calcio italiano. Una competizione interna che non può che giovare al rendimento del reparto offensivo. E sulle fasce, la presenza di Bernardeschi aggiungerà ulteriore imprevedibilità a un pacchetto che, già nella passata stagione, è stato tra i più prolifici della Serie A.

Federico Bernardeschi e Ciro Immobile (© 1000cuorirossoblù)

L’esperienza fa rima con ambizione

L’ambizione è chiara: non solo partecipare, ma competere. Per farlo, la società sta investendo in un organico capace di reggere i ritmi del doppio impegno settimanale e le sollecitazioni psicofisiche che ne derivano. Già dal ritiro di Valles, Italiano avrà a disposizione un gruppo in larga parte definito, con soluzioni diverse per ogni ruolo. In attacco, ci saranno almeno tre opzioni per il ruolo di centravanti. Sulle corsie esterne, due interpreti per lato più un jolly a completare il pacchetto.

Tuttavia, non mancano le incognite. Due variabili potrebbero ancora rimescolare le carte in tavola: Dan Ndoye, tra i più brillanti della passata stagione, è corteggiato da diversi club. E il difensore Lucumí, su cui pende una clausola rescissoria, potrebbe partire qualora un’offerta concreta si materializzasse entro il 10 luglio. Se accadesse, il Bologna perderebbe in un colpo solo due titolari, complicando il lavoro di rifinitura della rosa.

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