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Radio Coverciano – A Tu per Tu con…Emilio Buttaro – 8 Giu

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Buon giorno Emilio e benvenuto in 1000Cuorirossoblù!

Da ottimo narratore di questioni calcistiche italiane quale sei (vantando collaborazioni importanti quali, fra le altre, La Stampa e il Messaggero) ed essendo appena ritornato da Coverciano, volevamo chiederTi di fare alcuni approfondimenti sulla nazionale Italiana, appena sbarcata in Brasile.

Sei pronto? Partiamo.

1) Iniziamo con la difesa e nello specifico la porta: Buffon, Sirigu, Perin. Quali aspettative hai sul decano Buffon e l’assenza di De Sanctis può avere un suo peso specifico?

Buffon è la nostra sicurezza, l’unico certo della convocazione come aveva detto qualche mese fa Prandelli per dribblare già le prime domande sulle convocazioni. Il nostro capitano è al quinto mondiale come l’indimenticato capitano della Germania Lothar Matthaus e il portiere messicano Antonio Carbajal. Lui non pensa assolutamente di mollare con l’azzurro e spera di esserci anche al prossimo Mondiale tra quattro anni, sarebbe un primato! Malgrado il particolare momento personale e tutto il gossip legato alla separazione durante il lungo ritiro di Coverciano è apparso molto sereno, sempre sorridente e disponibile per una foto o un autografo…E’ il nostro punto di partenza. Riguardo De Sanctis nonostante la sua brillante stagione giallorossa, credo che Prandelli abbia voluto privilegiare l’anagrafe di portieri che in prospettiva potranno avere più spazio in azzurro e reduci anche loro da stagioni importanti.

2) Continuiamo col pacchetto difensivo: Mattia de Sciglio e Matteo Darmian sono state le sorprese, così come l’esclusione di Maggio. Quali sono stati secondo Te i ragionamenti di Mr Prandelli e si potevano prendere altre decisioni, viste le indicazioni del campionato appena trascorso?

Più che De Sciglio che già ha collezionato una decina di presenzae in azzurro, la vera sorpresa è stata Darmian, l’esterno del Torino molto apprezzato dal nostro Commissario Tecnico. Probabilmente loro saranno i nostri due terzini al Mondiale, certo non hanno esperienza in campo inteternazionale e sono sicuramente più bravi nella fase di spinta piuttosto che in quella di difesa vera e propria ma di contro hanno un grande entusiasmo e Darmian in particolare è reduce da una stagione strepitosa durante la quale credo abbia saltato una sola partita in campionato. Va tenuto in conto che a dare una mano al pacchetto difensivo azzurro sicuramente ci sarà Daniele De Rossi, straordinario anche in quel ruolo. Maggio ha avuto l’idoneità fisica solo a fine aprile dopo lo pneumotorace e quindi pur avendo fatto un buon ritiro, alla fine credo sia stata giusta la scelta del C.T. Così come tra De Sciglio e Pasqual, il milanista è stato sempre strafavorito a sinistra.


3) Il centrocampo è forse il reparto con meno sorprese: quanto peserà l’assenza di Montolivo, quanto sarà in grado di reggere la durata di una competizione così lunga Andrea Pirlo, il senso della convocazione di Thiago Motta?

Il ko di Montolivo ha scosso tutto l’ambiente azzurro. Pur non essendo particolarmente estroverso il capitano del Milan è comunque un leader dello spogliatoio oltre che un bravissimo ragazzo. Prandelli ha dovuto rivedere la zona nevralgica del campo, da qui è nata l’idea del doppio regista con Pirlo e Verratti. Si tratta di un sistema di gioco che toglie qualcosa sicuramente al play della Juventus ma di contro con due inventori di gioco la manovra diventa più imprevedibile. In effetti si è sempre detto che molto dipenderà dalle condizioni di salute di Pirlo che però ha fatto un ottimo ritiro dando ampie garanzie a Prandelli ma anche a tutti i tifosi italiani. Thiago Motta non ha mai rischiato di non andare in Brasile, la sua capacità di adattarsi a più ruoli è in perfetta sintonia con le idee di Prandelli che vuole una squadra capace di cambiare assetto anche più volte durante la partita.

4) L’attacco ci lascia perplessi: il solo Balotelli come uomo di area di peso, tre giovanissimi o quasi (per quanto talentuosi) Insigne, Immobile e Cerci e Cassano preferito (forse) a Destro, ma soprattutto a Pepito Rossi. Come giudichi queste scelte e Rossi era così impresentabile per un campionato del Mondo?

In effetti, tranne Balotelli non abbiamo delle vere e propie torri: L’attaccante del Milan popolarissimo in Brasile, dovrà fare la differenza, insomma dovrà essere il suo Mondiale. Certo facendo gli scongiuri, se dovesse avere qualche problema non c’è un’alternativa in quel ruolo ma in questo caso mi sento di dire che Destro paga a caro prezzo errori commessi nell’ultimo periodo. Lui prima del mese di squalifica segnava con starordinaria regolarità ed era in vantaggio nella corsa verso il Brasile. Lo stop e soprattutto il suo scarso entusiasmo al possibile ruolo di aggregato hanno fatto il resto…Discorso diverso per Giuseppe Rossi, il giocatore a cui è stato riservato il maggior affetto un po’ da parte di tutti compreso Lippi che lo aveva sponsorizzato. Per lui credo che Prandelli ci abbia provato fino all’ultimo ma durante l’amichevole di Londra, forse condizionato da quanto accaduto a Ricardo Montolivo, ha sempre giocato lontano dall’area, non ha mai provato affondi, non ha mai cercato i contrasti che gli chiedeva Prandelli. L’attaccante viola rimane al centro del progetto azzurro e presto tornerà in Nazionale come è giusto che sia considerato le sue qualità”. Immobile e Cerci erano sicuri al 100% di salire sull’aereo per Rio dal primo giorno di ritiro, mentre Cassano ha sorpreso tutti: mai visto così puntuale, così silenzioso, così maturo.

5) Lasciando Coverciano, quale umore hai letto negli azzurri, quali ambizioni, e, soprattutto, come hai visto la squadra?

“A Coverciano durante tutto il ritiro si è sempre respirata l’aria che precede un grande evento. Da un lato c’è stata la consapevolezza di essere un pochino indietro rispetto a squadre come il Brasile la strafavorita e poi l’Argentina, la Germania, la Spagna ma di contro l’entusiasmo e la voglia di sorprendere non sono mancate. Al Centro Federale si è svolto un grande lavoro sul piano fisico e a atletico e si è cercato di curare ogni dettaglio. La famosa casetta ribattezzata Manaus è soltanto uno degli aspetti più in evidenza da questo punto di vista. Anche la tecnologia ha contribuito ad una fase di avvicinamento al Mondiale nella maniera migliore. A rovinare un’atmosfera da vero gruppo di lavoro durante i giorni di ritiro c’è stato l’insulto razzista a Balotelli, qualche polemica legata al rinnovo del contratto di Prandelli e quanto è scaturito subito dopo le convocazioni”

6) Per finire un pronostico: onestamente che cammino prevedi per l’Italia?

Intanto c’è da superare un girone che non si presenta difficilissimo ma neanche particolarmente agevole. L’Inghilterra di Hodgosn che con noi ha una tradizione sfavoirevole è squadra temibile e L’Uruguay ancora peggio non soltanto perchè è una formazione a mio avviso ancora più forte di quella inglese ma anche perchè gioca”quasi” in casa. Se faremo bene nelle prime tre partite del girone ci toccherà la prima o la seconda dell’altro gruppo che comprende Colombia, Grecia, Costa d’Avorio e Giappone e qui le più attrezzate sembrano Colombia e Costa d’Avorio. Superando questo ostacolo troveremmo il Brasile o la Spagna. Condivido quanto ha detto Buffon a Coverciano: “L’obiettivo minimo è arrivare ai quarti di finale” anche se poi fa bene Prandelli a puntare alla finale. L’Italia ha una tradizione importante avendo disputato ben 6 finali e vinto quattro Mondiali, dunque giusto crederci anche se non partiamo con i favori del pronostico. Del resto quando ci siamo avvicinati ai Mondiali con dubbi e perplessità poi abbiamo sorpreso tutti. Speriamo continui così…

Grazie Emilio e a risentirci a prestissimo……

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