Bologna FC
RS – RdC – Guaraldi l’ottimista – 21 Set
Il senato della dirigenza del Bfc ha votato la fiducia al Mister. Non ci è dato però di sapere con quale la maggioranza (se qualificata, relativa o assoluta) e crediamo che in questo momento non sia importante saperlo. Per tutti ha parlato Guaraldi, reduce dal pellegrinaggio propiziatorio (insieme a Rimondi) alla Madonna di San Luca, dopo questa ottava giornata senza vittoria: “Fiducia in Pioli e in questi uomini”, scrive nel suo articolo odierno Marcello Giordano, ma fino a quando? Nella sconfitta di ieri, dentro ad un autentico nubifragio, il presidente ha colto alcuni sprazzi di sole, la possibilità della rivincita come già accadde circa un anno, dopo la sconfitta di Genova contro i blucerchiati. Anche allora si navigava in cattivissime acque e l’ultimo posto lo si condivideva con il (poi retrocesso, ndr) Pescara, ma oggi la situazione è più difficile:” E’ vero che nel calcio – ammette Guaraldi- contano i risultati e oggi abbiamo perso. Ma ho visto uno spirito diverso, una squadra che si è battuta, che ha creato e non si è rassegnata e che avrebbe meritato di più. Se dico che con il Sassuolo ci ha girato tutto male non credo di essere poi smentito da nessuno”. Negli occhi del Presidente leggiamo un senso di impotenza, una difficoltà a trovare il bandolo della matassa. “E’ vero ci sono stati degli errori, ma questa squadra non ha mollato, come è successo con il Verona; il gruppo ha lottato, si è impegnato e ha creduto di poter ribaltare il risultato fino all’ultimo. Questo gruppo ha giocato per il suo allenatore” completa il suo pensiero il numero uno del Bologna. Questa motivazione salda Pioli alla sua panchina, in attesa di giorni migliori e con questa considerazione Guaraldi conclude il suo pensiero:” Oggi non ho nulla da rimproverare al mister e ai ragazzi: torno a Bologna convinto che questo Bologna meriti fiducia e che ripetendo questa prestazione non ne perderemo tante da qui fino alla fine e verremo fuori dai guai”. Certo Pres ma bisogna fare in fretta a cambiare la rotta, perchè il tempo rimasto è sempre meno.
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