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RS – STADIO: Lopez non è più solo – 18 dic

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Bell’articolo quello che appare oggi nell’edizione odierna di “Stadio” a firma di Giorgio Burreddu. Il giornalista, prendendo spunto da un video di rassicurazioni apparso ieri sul sito della società e che ribadiva la piena fiducia nell’allenatore Diego Lopez, ha sottolineato come il tecnico uruguaiano si sia trovato, in questi primi mesi, a portare avanti la barca rossoblù praticamente da solo in mezzo alla tempesta. E se fino a ottobre ha potuto contare sul pieno appoggio di chi quella squadra insieme a lui l’ha costruita, con l’arrivo degli americani e la semi-delegittimazione di Filippo Fusco si è trovato nella brutta situazione di avere tutto il peso delle aspettative dei tifosi e dei nuovi padroni americani sulle proprie spalle. Esame superato, visto che nonostante un inizio incerto la squadra ha sempre navigato in orbita promozione superando cambi di proprietà, voci societarie e una certa sfiducia che aleggiava sui giocatori già da agosto. Pur non avendo una squadra nettamente superiore alle altre rivali, infatti, il Bologna ha tenuto botta, ma quella che c’era era comunque una situazione pericolosa, in cui poco sarebbe bastato per mandare a monte una stagione dove la promozione è comunque l’obbiettivo primario. Insomma, anche se Lopez ha dimostrato di avere le spalle larghe, in società si sono accorti che è stato lasciato un po’ solo e si è deciso di correre ai ripari. Nell’attesa che vengano effettuati gli ultimi pagamenti, che poi a catena permetterebbero l’arrivo ufficiale di Corvino e di conseguenza la definizione del ruolo di Fusco, già le parole rassicuranti di Fenucci ieri sono servite per far sentire al tecnico che la società crede in lui.

Il tecnico intanto ieri è stato protagonista, insieme a Zuculini e Oikonomou, di “Sport e Musica – al servizio della solidarietà”, un incontro con gli studenti del liceo Manzoni. Lopez ha raccontato di come lo sport serva ad una crescita non solo fisica ma anche morale, spiegando che è quello che raccomanda anche ai suoi figli: scegliere una disciplina e impegnarvisi al massimo. Il centrocampista argentino ha invece raccontato di come la musica lo abbia salvato dall’abbattersi dopo i numerosi infortuni, prima di sedere al piano e suonare “Mad World” dei Tears for Fears, una delle canzoni che più lo hanno aiutato nei momenti di difficoltà. 

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