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The Day After: “La vendetta degli ex” – 2 nov

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Bidoni a Bologna, fenomeni altrove: storie viste e riviste da queste parti, forse fin troppe volte, sintomo di un trend difficile da fermare, per il quale non si riesce a trovare cura nè soluzione.

Ieri a Livorno l’ennesimo atto di un dramma a tinte sportive: di fronte i labronici dei vari Siligardi, Vantaggiato e Galabinov, giocatore, quest’ultimo, che in realtà in pochi a Bologna ricorderanno, dato che non ha mai giocato in prima squadra, ma che al termine di novanta minuti di puro delirio, avrà più di un motivo per marchiare a fuoco il suo nome nella testa di ogni tifoso rossoblù: ma andiamo con calma.

Il Bologna si presenta a Livorno sicuro, quasi spavaldo, con la certezza di un entusiasmo dilagante, parecchi tifosi al seguito ed una squadra pressochè collaudata: l’obiettivo sono chiaramente i tre punti, per non perdere il passo del piccolo e sorprendente Carpi. Dopo quaranticinque minuti di noia assoluta, in cui non succede davvero nulla, parte il valzer: prima un’ autorete propiziata da un tiraccio di Zuculini, alquanto buffa per come si è concretizzata, poi il momentaneo pareggio di Vantaggiato (e siamo alla prima vendetta) ed infine il raddoppio firmato interamente Zuculini, stavolta autore di un goal al cento per cento suo. E siamo all’ottantesimo: tutto sembra procedere verso i binari rossoblù, ma il destino avverso è in agguato.

In campo è infatti entrato da un po’ un certo Galabinov, l’uomo ignorato da queste parti, destinato a cambiare le sorti del match. Il bulgaro non perde tempo per farsi notare, prima guadagnandosi un rigore (e trasformandolo), poi mettendo a soqquadro la difesa rossoblù, ormai sull’orlo del tracollo: l’azione del definitivo e clamoroso 3-2 porta la firma del trio di ex. Prima il bulgaro, che allarga sulla fascia per Siligardi, bravo a servire su un piatto d’argento il classico goal “più facile da sbagliare che da fare” a bomber Vantaggiato, che, non sazio della prima rete, trova una doppietta dal sapore classico della vendetta, in cui sono coinvolti dunque tutti e tre gli elementi scartati a suo tempo dalla società felsinea.

Non che quando se ne vadano da Bologna diventino fenomeni in lizza per il pallone d’oro, sia chiaro: ma se incontrano la squadra felsinea un goal non glielo toglie nessuno. E’ la dura legge del goal.

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