Bologna FC
Una rosa da Italiano, gli infortuni non spaventano il Bologna
Il Bologna di Vincenzo Italiano verso Lecce: tra formazioni sempre nuove, mentalità vincente e assenze che non spaventano più

Diffidenti e disillusi, ad agosto se ne contavano tanti, forse troppi a Bologna, dopo Thiago e senza Joshua, Calafiori e Saelemaekers tra gli altri, ma con un Italiano in più, che la fiducia della gente se l’è dovuta un po’ inspiegabilmente guadagnare. Ora i risultati, il gioco e l’entusiasmo che ne deriva lo hanno reso il beniamino della gente, con cui lui si, ha piacere di legarsi.
Mai farsi cogliere alla sprovvista
Eppure Vincenzo Italiano di problemi in questa stagione ne ha dovuti affrontare, tra infortuni, grandi esordi e qualche giocatore che ha faticato ad emergere. Ma lui lo ha sempre detto, come riportato anche dai suoi ragazzi, che ogni partita sarebbe stata un ascensore verso la squadra completa e intercambiabile che è ora il Bologna.
Domenica alle 18 saranno assenti: Orsolini, Ferguson e Odgaard, in una sfida contro il Lecce che varrà tanto in chiave Europa, dove i punti vanno macinati a tre a tre. Il lavoro prima di Sartori (prossimo al rinnovo) e poi di Italiano hanno fatto si che le alternative siano valide e diverse. Formazioni sempre rivisitate, con punti fermi e nuove assi sempre pronte a comporsi. Ora ognuno dei ragazzi sa chi ha al proprio fianco e anche davanti agli infortuni più destabilizzanti il Bologna può mantenere la propria identità e non piangersi più addosso.
Mentalità vincente e gruppo unito
Il Bologna sta tornando ad essere una grande, vuole farlo confermando un posto in Europa e la rosa a disposizione di Italiano ora glielo permette. Da Skorupski così cresciuto da non sembrare più quello arrivato nel 2018, all’asse Beukema – Lucumi pronto a piazzare la diga davanti a lui. Contro il Lecce ci sarà da scegliere come sempre i terzini, con un Lykogiannis modalità playmaker cestistico in alternanza ad un Miranda tanto cresciuto rispetto ad inizio anno. Dall’altra parte Holm da garanzie così come De Silvestri e Calabria è pronto ad inserirsi nelle gerarchie per portare la sua esperienza mista a voglia di rivalsa.

Davide Calabria al Bologna (©Bologna FC 1909)
A centrocampo mancano due titolari, ma Pobega può giocare sia sulla trequarti che al fianco dell’inamovibile Freuler con Fabbian pronto a piazzarsi dietro l’uomo della provvidenza Santiago Castro. Dallinga rimane dietro nelle gerarchie, ma il ketchup non sta bene su ogni piatto e va tirato fuori nel momento del bisogno. Sugli esterni Dominguez ha avuto il tempo di adattarsi al calcio Europeo e ora lo interpreta da calciatore navigato nonostante sia un 2003. A Ndoye continua a mancare solo freddezza sotto porta, ma a creare vantaggi rimane maestro.
A Bologna insomma non ci si dispera più per gli infortuni, ma anzi c’è la curiosità di vedere chi, come Cambiaghi e Pedrola, in questa squadra potrà ancora aggiungere qualità. Italiano ha il controllo, mani sul volante e testa alta verso una crescita continua.
Fonte: Giuseppe Tassi – Il Resto del Carlino
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
