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Vincenzo “l’insaziabile”- Stadio

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Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna (© Damiano Fiorentini)

Sono ancora vivi nelle orecchie di tutti (e anche in quelle di Vincenzo) gli echi di uno stadio che ribolle di passionalità ed entusiasmo, con una Coppa che si alza al cielo, fra le forti braccia di Lollo De Silvestri. E già poche ore dopo la “festa” era già scivolata alle spalle di Vincenzo Italiano, perchè domenica si va a Firenze, sua precedente esperienza. Vincenzo ci va da ex, senza bisogno di dimostrare ciò che ha già abbondantemente dimostrato, ma proseguendo un percorso lungo 36 partite di Serie A, 8 di Champions e 5 di Coppa Italia. Finale vinta all’Olimpico compresa.

Ma nella testa di Italiano (lo ha detto in un intervista) il lavoro non è ancora finito: ci sono ancora due importantissime partite, proprio a Firenze e in casa contro il Genoa. Non ci si può rilassare, l’obiettivo sono 6 punti e i 68 complessivi finali.  La Champions League è ancora possibile e Italiano non vuole lasciare nulla di intentato.

Vincenzo l’incontentabile

Vincenzo Italiano e Remo Freuler (© Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano e Remo Freuler (© Damiano Fiorentini)

Ieri, molto probabilmente, Italiano ha radunato i suoi giocatori nello spogliatoio e li ha guardati negli occhi, uno per uno. Qualcuno, dopo una vittoria in Coppa Italia, si sarebbe accontentato, Vincenzo no. Per cui ai suoi giocatori riuniti ha chiesto l’ultimo sforzo, per provare a passare dall’Europa League alla Champions League. Perchè ancora ci sono alcune chance per poterci credere e Vincenzo a chiesto al Gruppo Prima Squadra di crederci fino in fondo.

Si parte da Firenze. Tornare da ex con una Coppa finalmente vinta cucita sul petto è, forse, il suo più grande motivo di orgoglio, ma la Fiorentina è sempre e solo un’avversario, come le altre diciotto. Magari Avversario con la A maiuscola, ma sempre solo avversario e, sicuramente,  da non prendere sotto gamba. Perchè dopo la vittoria con il Dortmund, in Champions, e quella con l’Atalanta, in Coppa Italia, sono arrivate due prestazioni sotto tono come quella con il Lecce e quella contro l’Empoli. Anche il Direttore dell’Area Tecnica, Giovanni Sartori, ha richiamato i suoi giocatori a rimanere concentrati. Complicato ma non impossibile per questi ragazzi. “Non si molla” è il mantra che percorre i vialetti di Casteldebole, perchè tutto è ancora possibile.

Il futuro in sette giorni

Perchè il raggiungimento dell’obiettivo Champions League non sarebbe solo un grande traguardo per una incredibile stagione, ma vorrebbe dire il mettere le basi per il prossimo futuro. Futuro che riguarda Vincenzo da vicino: la voglia di andare avanti insieme con la società, grazie anche ad obiettivi conquistati sul campo. E qui il discorso si estende anche ai giocatori: Ferguson, Ndoye, Beukema, Orsolini, Lucumi (insieme a tutti gli altri) sarebbero, probabilmente ben lieti di continuare in compagnia di Vincenzo, loro condottiero, in Europa, meglio se Champions.

Vincenzo Italiano durante Bologna Juventus (© Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano durante Bologna Juventus (© Damiano Fiorentini) Milan

Ed è Italiano a ricordare il suo incontro con la società e la prospettiva futura:  «Con la Società abbiamo un discorso poi ci siamo detti di riprenderlo a fine campionato. Guai se dimenticassimo che ci sono ancora due  partite molto importanti.  A giochi chiusi, serenamente, parleremo di quello che sarà il futuro, riguardante sia il campo che la crescita stessa.  Secondo me si può ottener ancora tanto qui».

Also sprach Vincenzo Italiano, così parlò Vincenzo Italiano. Il lavoro è lungi dall’esere finito, si torna a caccia di punti.

(Fonte Claudio Beneforti – Stadio)

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