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Calcio

Premier League: il punto dopo la quinta giornata

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Cinque partite e una coppa di testa che non ti aspetti. Everton davanti, Aston Villa secondo, come non fosse Premier League, lega appannaggio dei club più ricchi (vero fino a un certo punto…), ma una vecchia First Division dove tutti possono dire la loro. Con la vittoria del Wolverhampton a Leeds e lo 0-0 tra West Bromwich e Burnley, si è chiusa la quinta giornata di Premier League ricca ancora una volta di reti e non avara di sorprese. A partire dal derby di Liverpool, dove, nonostante Goodison Park deserto come del resto tutti gli impianti in epoca Covid, i fari erano puntati sui blu e sui rossi. Il Liverpool di Klopp stava per portare a casa una partita insidiosa e difficile, che tornava dopo molti anni ad essere una sfida d’altra classifica. In vantaggio subito con Mané, raggiunto da Kean, avanti di nuovo con Salah, il Liverpool si è fatto raggiungere da Calvert-Lewin e aveva nonostante ciò segnato anche il 3-2 con un Henderson infaticabile per quantità e qualità, che si sarebbe meritato di firmare la vittoria. E invece una… spalla in fuorigioco di Mané sulla prima palla, ha vanificato tutto. Il Liverpool comunque, dopo le 7 reti incassate a Birmingham e un week-end di pausa a torcersi dalla rabbia, ha dimostrato di essersi tolto le tossine di dosso. Una grande tegola però si è abbattuta sui campioni in carica: la scriteriata entrata di Pickford su Van Dijk ha messo fuorigioco l’olandese per il resto della stagione per la rottura del legamento crociato.

Ci sono altri due 3-3 da mettere in archivio: il Chelsea pazzo di questo inizio di stagione va avanti a Stamford Bridge contro il Southampton, che però acciuffa il pari in extremis. Ciò che è accaduto invece al nuovo White Hart Lane ha davvero del clamoroso: Mourinho e il suo Tottenham sembrano chiudere la pratica dopo un quarto d’ora, con Son e Kane (doppietta) che confezionano il 3-0 al West Ham che pare non ammettere repliche. E invece un buon derby non è tale se non nasconde sorpresone: nel recupero, è un destro dalla distanza di Lanzini a firmare il 3-3, dopo che Balbuena e un autogol di Sanchez avevano rimesso in partita la squadra di Moyes. 

E il City? Massimo risultato col minimo sforzo: Sterling abbatte l’Arsenal, ma la vetta per Guardiola è lontana ancora 6 punti, pur con una partita da recuperare. L’altra Manchester, invece, ha contorni più netti: al St.James’ Park di Newcastle, sono i padroni di casa ad andare in vantaggio con una autorete di Shaw, prima che Maguire pareggi al 23°. Non succede più nulla sino a cinque dalla fine, quando un pareggio scritto si trasforma in una vittoria netta per la squadra di Solskjaer: Bruno Fernandes, che aveva sbagliato per la prima volta un calcio di rigore nel primo tempo, si riscatta segnando il 2-1 al minuto 86, seguito subito da Wan-Bissaka e Rashford: 4-1 e bella risposta dopo il disastroso 1-6 a Old Trafford contro il Tottenham.

Anti eroe di giornata è Mitrovic: il capocannoniere della scorsa Championship, sbaglia un penalty per il suo Fulham in casa dello Sheffield, e causa pure quello che i padroni di casa trasformano per l’1-1 finale, dopo che gli ospiti erano andati avanti con Lookman. Stesso risultato anche a Londra tra Crystal Palace e Brighton, mentre la copertina se la prende decisamente l’Aston Villa: in casa del Leicester, pur senza Vardy, i “Villans” ci prendono gusto dopo aver travolto il Liverpool, e piegano anche la squadra di Rodgers un minuto dopo il novantesimo, con un tiro dalla distanza di Ross Barkley, confermando il secondo posto in classifica. Piccolo dettaglio: lo scorso anno, dopo aver speso 140 milioni sul mercato, si erano salvati all’ultimo turno. Saranno proprio loro, venerdì 23 a riaprire una nuova giornata, la sesta, ospitando il Leeds. Sabato 24 poi spicca un interessante United-Chelsea. Così come sempre più interessante si fa questa Premier, che al momento pare non avere severi padroni. 

 

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