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L’altro spogliatoio: l’analisi dell’Inter di Simone Inzaghi

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Fonte immagine: Twitter ufficiale Inter


Lunch match per e Bologna e Inter che inseguono i rispettivi obiettivi: il settimo posto per i rossoblù, il secondo per i nerazzurri, vista la nuova ennesima vittoria del Napoli, ora temporaneamente a +18 in classifica. Thiago Motta contro il suo passato fa i conti con le assenze, ma cerca la vittoria per lanciarsi in maniera ancora più convinta e convincente nella lotta per una posizione europea.Inzaghi invece ha a disposizione quasi tutta la rosa, galvanizzata dalla vittoria in Champions League.

MODULO E ATTEGGIAMENTO. I nerazzurri, come dall’arrivo di Antonio Conte, giocano col modulo 3-5-2. Tuttavia, dallo scorso anno, con Simone Inzaghi hanno cominciato a cambiare atteggiamento rispetto alla guida dell’allenatore salentino. Infatti, i nerazzurri ora preferiscono condurre il gioco con baricentro molto alto e presidiano la metà campo avversaria con tanti uomini.

FASE DIFENSIVA. L’Inter difende col trio, e cerca di tenere bassa la squadra avversaria anticipando gli attaccanti avversari. In possesso l’Inter difende con due difensori, mentre uno si sgancia per aiutare la manovra offensiva. I due difensori centrali bloccati giocano uno in anticipo e uno in copertura. Quando vengono invece puntati accettano l’uno contro uno.

Tuttavia, in trasferta, la difesa interista sembra subire la lontananza da San Siro e numeri alla mano, è tra le peggiori difese esterne del campionato.

ATTACCO. I nerazzurri hanno diverse soluzioni offensive. In fase di possesso attaccano l’area con almeno 3 o 4 uomini. I nerazzurri possono costruire centralmente, con la palla verticale su una delle due punte, Lautaro e Dzeko o Lukaku per fare avanzare la manovra, cercare in verticale l’inserimento di una delle due mezzali.

Sì è invece ridotta, rispetto agli anni scorsi, la forza d’urto delle fasce. Con l’addio di Perisic, tra gli esterni del 3-5-2 il più estroso è rimasto Federico Dimarco, che tuttavia è un vero esterno offensivo a tutta fascia, bravo ad offendere manovrando, ma poco incline a saltare l’uomo. Dall’altra parte né Darmian, né Bellanova, né Dumfries hanno caratteristiche utili a creare superiorità numerica dall’uno contro uno. Così l’Inter cerca di creare superiorità numerica allargando una mezzala e alzando uno dei centrali, in questa maniera soprattutto sulla fascia mancina i nerazzurri riescono a liberare Dimarco per il cross. Nei cross su azione, ma soprattutto sui piazzati sarà necessaria tutta l’attenzione dei rossoblù che dovranno cercare di impedire alle torri nerazzurre, agli esterni e a Lautaro di colpire di testa, uno dei fondamentali in cui eccelle l’Inter.

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