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Fortitudo Bologna, cuore e grinta non bastano con una cinica Sassari. L’editoriale del lunedì

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Quando si gioca contro squadre del calibro della Dinamo Sassari, possono non bastare 30’ quasi perfetti per portare a casa la partita.
Per maggiori informazioni citofonare alla Fortitudo Bologna che, nell’anticipo della diciannovesima giornata di Serie A, si è arresa dopo aver giocato i primi tre quarti al proprio meglio.
Negli ultimi dieci minuti poi la squadra di coach Luca Dalmonte si è spenta e ha dovuto accettare la sconfitta contro la Dinamo per 79-89.
Nel quarto periodo alla Lavoropiù sono mancati fiato e probabilmente uomini. In aggiunta a ciò va sottolineato la forza, il talento e la profondità del roster sassarese. La truppa di coach Gianmarco Pozzecco quando c’è stato bisogno di sbrogliare il bandolo della matassa è riuscito a farlo guidato dai propri uomini chiave, in particolare Stefano Gentile e un super Toni Katic.

La Fortitudo si è arresa, ma l’ha fatto a testa alta accettando – va detto per dover di cronaca – qualche fischio arbitrale discutibile dettato, come successo nel match d’andata, da un metro praticamente mai equo. 22 tiri liberi a 14 sono una bella differenza in un match con 10 punti di scarto. Pozzecco non potrà nemmeno giustificarsi – come spesso ha giustamente fatto – sostenendo le tante azioni interne dal momento che i dati parlano chiaro: Sassari ha tirato 33 volte da tre contro le sole 21 della Fortitudo. 
Sassari – al di là di ogni discorso arbitrale che non ci compete – ha dimostrato di essere una squadra in salute con le sue 7 vittorie consecutive in Serie A.
La Fortitudo ci ha provato e l’ha fatto guidata da un buon Adrian Banks da 24 punti. L’ex Brindisi ha chiuso il primo tempo con 17 punti, poi nella ripresa è stato ben mercato dagli avversari.
Positiva la prestazione anche dei lunghi biancoblu che di certo non avevano un compito facile. In particolare Dario Hunt che proprio contro il suo ex compagno di squadra ha ripetuto quello che aveva fatto vedere la prima giornata di campionato quando vestiva la maglia della Virtus Roma: 18 punti e 9 rimbalzi. Anche Marco Cusin quando chiamato in causa ha risposto presente. Un po’ più sottotono Leonardo Totè, decisamente negativo invece Todd Withers.

Chi ha deluso le aspettative è stato quel Wesley Saunders (2 punti con 1/6 dal campo) che una settimana fa elogiavamo per la prestazione di Trento.
La Fortitudo in settimana ha recuperato Pietro Aradori che però è stato positivo solamente nel primo tempo. Poi nella ripresa è stato l’ombra di sé stesso facendo riemergere tutti i dubbi sul suo conto.
La sconfitta contro Sassari quindi è un passo indietro rispetto al previsto? No. Perdere contro la Dinamo ci sta e tutti possono incapparci. Probabilmente le rotazioni della Fortitudo sono state fin troppo asciugate. O meglio, sono state asciugate nel reparto esterni ma sotto canestro manca un elemento.
A tratti si è vista una bella Fortitudo, con una buona identità di squadra. Il lavoro di Luca Dalmonte è sotto gli occhi di tutti e i miglioramenti sono graduali.

Ora per la Lavoropiù non c’è la pausa, ma domenica 14 alle 16 il match di recupero contro Varese. La gara a Masnago sarà fondamentale perché con una vittoria l’Aquila si toglierebbe definitivamente dalla zona pericolosa della griglia e si rimetterebbe in marcia per un posto per i playoff sfruttando una classifica corta. 

 

Foto Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

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