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Al Pala Carzaniga cade la Virtus: gara uno va a Geas, battuta Bologna 87-59

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Bianca Costantini


GEAS SESTO SAN GIOVANNI – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 87 – 59 (27-17; 50-33; 72-44)

Geas Sesto San Giovanni: Gwathmey 12, Arturi 9, Dotto 2, Ronchi ne, Verona 10, Crudo 7, Oroszova 12, Merisio ne, Graves 22, Panzera 7, Gilli, Ercoli 6. All. Cinzia Zanotti.

Virtus Segafredo Bologna: D’Alie 4, Begic 13, Tassinari 2, Bishop 9, Tava 3, Tartarini, Barberis 13, Battisodo 4, Cordisco, Williams 11, Rosier ne. All. Lorenzo Serventi.

Tiri liberi: MI 16/20 (80%); BO 15/18 (83%).

Rimbalzi: MI 40; BO 28.

Falli: MI 14; BO 19.

Tiri da 2: MI 25/39 (64%); BO 16/39 (41%).

Tiri da 3: MI 7/19 (36%); BO 4/20 (20%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Geas Sesto San Giovanni: Dotto, Verona, Gwathmey, Oroszova, Graves.

Virtus Segafredo Bologna: Battisodo, Williams, Tassinari, Bishop, Begic.

 

“Thank God it’s friday” cantava Katy Perry nel suo omonimo singolo di successo. Un motto per accogliere la fine della settimana lavorativa e dare il benvenuto al weekend che, per la Virtus, si preannuncia più che scoppiettante. Alla seconda stagione nella massima serie, le vu nere affronteranno questa sera il primo turno dei playoff, ospiti al Pala Carzaniga dell’Allianz Geas Sesto San Giovanni.

L’inizio non è dei migliori per Bologna, subito sotto con i centri di Dotto e Verona per il 3-0 dopo sessanta secondi. Ricuce lo strappo Begic con un jumper, ma le meneghine ne hanno di più e con Gwathmey, Graves ed Oroszova assestano un parziale di 9-0, conquistando la doppia cifra di vantaggio dopo nemmeno quattro minuti di gioco. In apnea realizzativa, Bologna trova una boccata d’ossigeno da due liberi di Begic e da una tripla di Barberis, per assottigliare il divario sulle cinque lunghezze. Le bianconere non riescono a trovare continuità in avanti e il Geas, cinicamente, punisce: Verona riapre con un piazzato dentro l’arco, seguita a ruota da Gwathmey, fino alla ciliegina sulla torta di Oroszova dalla lunga distanza per il nuovo +10 interno. Le vu nere affondano sotto i colpi delle padrone di casa e tentano di tamponare l’emorragia con i canestri di Williams e D’Alie, vedendo i propri tentativi di rimonta sbriciolarsi sotto i colpi delle americane allenate da Cinzia Zanotti. Le emiliane non riescono ad entrare in ritmo e solo Begic scalfisce il tesoretto meneghino dalla lunetta, sforzo vanificato poco dopo da Panzera che, sempre a cronometro fermo, chiude il sipario sulla prima frazione.

Agli albori della seconda frazione la musica non cambia: Graves e Crudo battezzano il quarto, con la Virtus a segno solo dopo due minuti con Barberis. In seria difficoltà realizzativa, Bologna segna solo sei punti in quasi sette minuti di gioco, non riuscendo al contempo ad arginare la vibrante prova del Geas. Sesto San Giovanni non accenna ad arrestare la propria corsa e, prima colpisce con Panzera e Oroszova dall’arco, poi cementa la propria leadership nell’incontro con Graves, Arturi e Gwathmey. Finita in fondo al baratro, la Virtus non riesce a rialzare il capo e, anzi, viene spinta sotto le venti lunghezze ad un minuto e quarantacinque dalla pausa lunga da Dotto. Gli ultimi centocinque secondi sono un tira e molla tra i due schieramenti: Tassinari e Begic da una parte, Ercoli e Arturi dall’altra si scambiano cortesie sportive, ma è di Williams l’ultima parola che, con una tripla, manda le squadre a riposo sul punteggio di 50-33.

La luce in fondo al tunnel è fioca e Bologna fatica ad avvicinarsi ad essa anche dopo la pausa lunga che, sostanzialmente, non ha portato in dote nulla alle emiliane. Dall’altro lato della barricata, invece, naviga a vele spiegate Sesto San Giovanni che sì, subisce la tripla immediata di Bishop al rientro sul parquet, ma rientra altresì in carreggiata con i centri di Graves, autrice di un assolo da dieci punti. Nonostante i tentativi di chiudere la voragine che separa i due schieramenti, il Geas mette la quarta e fugge sempre più lontano dalla Virtus: sono di Oroszova e Panzera le triple che fanno decollare le padrone di casa, impreziosite dai due liberi di Gwathmey con il cronometro agli sgoccioli per il +28.

Al terzo giro di boa è saldamente al comando dell’incontro Sesto San Giovanni, che si limita a controllare il largo bottino messo in cascina sin qui. Dal canto suo, prova a lanciare la carica Bologna con i canestri di Battisodo, Tava e Barberis, senza successo. Tramortita dai colpi delle meneghine, la formazione di Lorenzo Serventi non riesce a dipanare la matassa delle padrone di casa, trovandosi costretta a subire nuovamente con Verona e la bomba di Crudo, per il -31. Con il cronometro che corre inesorabilmente verso lo zero, Barberis trova due punti dalla media, imitata dall’altro lato da Ercoli, che chiude in questo modo la contesa.

Finisce così al Pala Carzaniga: Sesto San Giovanni batte Bologna 87-59.

Una Virtus mai in partita cede il passo ad un Geas dominante sin dai primi possessi e molto più determinato. Solo Begic, Bishop e Williams sfondano il muro dei dieci punti realizzati (rispettivamente 13, 13 ed 11), troppo pochi per contrastare le bocche da fuoco milanesi. Delle ragazze di coach Zanotti, infatti, ben quattro sono andate in doppia cifra, mentre tre di loro vi si sono avvicinate parecchio, ma su tutte ha dominato Graves, autrice di una doppia doppia sontuosa da 22 punti e 10 rimbalzi.

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