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Il carattere dei vincenti: il cuore di Mantova non basta, la Fortitudo affonda i biancorossi nel finale 87-73

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Mauro Donati


FORTITUDO BOLOGNA – STINGS MANTOVA   87-73 (17-17; 40-40; 59-61)

Fortitudo Bologna: Sgorbati 2, Cinciarini 23, Mancinelli 8, Franco 2, Benevelli 5, Leunen 5, Muzzi, Venuto, Rosselli 6, Fantinelli 7, Pini 10, Hasbrouck 19. All. Antimo Martino.

Stings Mantova: Guerra NE, Vencato NE, Morse 3, Poggi, Raspino 15, Visconti 16, Ferrara NE, Albertini NE, Ghersetti 2, Maspero 9, Warren 18, Cucci 10. All. Alberto Seravalli.

Arbitri: Scrima Alberto, Pecorella Pasquale, Valleriani Daniele.

Tiri liberi: BO 12/17 (71%); MN 5/9 (56%)

Rimbalzi: BO 32; MN 37

Falli: BO 18; MN 20

Tiri da 2: BO 27/47 (57%); MN 19/41 (46%)

Tiri da 3 BO 7/17 (41%); MN 10/24 (42%)

 

“Questa squadra ha già dimostrato di poter reggere nelle difficoltà. Non dobbiamo fare certi ragionamenti, dobbiamo rimanere solidi e con una mentalità vincente”.

Con queste parole, Martino ha voluto fare il punto sulla sfida che la sua Fortitudo andrà ad affrontare stasera, contro la Stings Mantova. I lombardi sono, secondo l’allenatore biancoblù, una squadra da non sottovalutare, idea che emerge anche dall’impostazione degli allenamenti in vista degli impegni ufficiali, che sono tutti improntati per mantenere massima la concentrazione sugli avversari, indipendentemente dalla loro caratura. Tutti recuperati in sponda Effe, grazie ai rientri di Mancinelli e Fantinelli; differente situazione per Mantova, che dovrà fare a meno di Vencato, out per infortunio.

LA PARTITA

Atmosfera surreale in un PalaDozza gremito: pre partita viziato da qualche scaramuccia fra Unici e Fossa dei Leoni, con quest’ultima totalmente silente a causa degli scontri tra le due fazioni, nate per “un’invasione” dei primi nel settore dei secondi. Nonostante ciò, parte subito in quarta la squadra di casa, piazzando subito un parziale di 4-0, uscito dalle mani di Rosselli e Pini. Ma per la formazione ospite, quella di Bologna non è certo una gita di piacere: contro parziale di 0-8, con due triple di Warren e Maspero ed un centro di Cucci. Sfida da dietro l’arco accettata dai biancoblù, con due bombe consecutive di Leunen e Benevelli a riequilibrare la gara. Un antisportivo di Venuto manda in lunetta Warren, Cucci e Visconti fanno il resto, ma una giocata da NBA di Cinciarini regala un gioco da tre alla Effe, poi concretizzato, che spedisce le due compagini ai secondi 10’ sul 17-17.

Secondo periodo inaugurato dalla bomba di Warren, che trova la pronta replica di Mancinelli e Rosselli, per il contro sorpasso biancoblù. Partita sotto tono dei biancoblù, che pagano l’assenza della spinta del proprio tifo, tirando con basse percentuali e concedendo sempre i fianco alle sortite offensive avversarie, sia dentro che fuori dal perimetro. Parziale saldamente nelle mani di Mantova, che vola sul +7 a cinque minuti dall’intervallo lungo, mentre Bologna segue, senza mai riuscire ad affondare con decisione la stoccata giusta. Con quattro minuti ancora sul cronometro, scende sul parquet il sesto uomo per i padroni di casa: un boato si leva dalla Nannetti, caricando la molla ai biancoblù, che con un netto 10-0 sul finire di quarto operano il contro sorpasso sui biancorossi, salvo poi farsi riagguantare in extremis da Warren e Maspero, per il 40-40 che sigilla la seconda ripresa.

Rientro dagli spogliatoi di marca casalinga, con quattro punti consecutivi di Pini, che accendono Mantova: Raspino entra in modalità “Playstation”, mandando in fondo al sacco il pallone tre volte in due minuti, tre centri conditi da una schiacciata. Apnea per i biancoblù, che sbracciano alla ricerca di ossigeno fresco, non riuscendo a replicare con efficacia ai canestri degli ospiti. Biancorossi ordinati, che difendono tenacemente, non concedendo spazio ai tiratori della Fortitudo, in grado di tirare fuori conigli dal cilindro in ogni momento. Padroni di casa, invece, emorragici sotto canestro, sciupando numerose nitide occasioni di incrementare il proprio score, faticando inoltre a contenere le penetrazioni dei biancorossi a canestro, bravi a finalizzare le molteplici chance create da dietro l’arco dei tre punti. Con il cronometro che si avvicina al 30°, la Fortitudo chiude a chiave la difesa, raggranellando punto dopo punto un parziale di 10-0, accorciando sino al -2 alla terza sirena del match sul punteggio di 59-61.

Fortitudo e Mantova con il coltello fra i denti nell’ultima ripresa della partita: Maspero e Raspino fanno salire ai biancorossi qualche gradino nel punteggio, Cinciarini accorcia sensibilmente con quattro punti consecutivi. Impreziosisce la rimonta biancoblù la giocata di Fantinelli per il pareggio: intercetto, transizione offensiva condotta fino al ferro e due liberi guadagnati per fallo su tiro, poi realizzati. Silenzioso per lunga parte della gara, sale in cattedra Kenny Hasbrouck, che prende la sfera fra le mani dietro l’arco dei tre punti, disegnando una parabola morbidissima che si spegne in fondo al sacco per il +3 casalingo. Colpo che sbilancia la formazione di Seravalli, in seria difficoltà dopo il centro della guardia nativa di Washington, che firma altri due centri importanti, uno dall’ala sinistra in stepback con marcatura asfissiante, che costringe il coach ospite al timeout. Divario troppo ampio quello scavato dalla Fortitudo, che vede Franco chiudere il match con due punti in appoggio al vetro, mandando in archivio la gara sul punteggio di 87-73.

Sfida sulla carta agevole per gli uomini di Martino, complicatasi durante l’arco dei tempi regolamentari, poi ripresa in corsa grazie alla qualità ed al carattere dei biancoblù. Il peso tecnico dei padroni di casa è emerso al momento giusto, facendo la differenza in una gara equilibrata sino all’ultimo periodo.

Più che positivo il rientro di Mancinelli, a referto con 8 punti, distintosi anche come riferimento offensivo durante la fase di impostazione della manovra. Ritorno in regia da parte di Fantinelli, diventato elemento imprescindibile di questa squadra, in ogni fase del gioco, al quale però ha rubato la scena Daniele Cinciarini, autore di una prestazione sublime da 23 punti complessivi.

Seravalli:

“La prima cosa che ho da dire è che sono orgoglioso del lavoro dei miei ragazzi sul campo. Siamo stati molto deboli e superficiali nell’ultima gara, ho chiesto alla mia squadra di avere una reazione e pensare alla nostra partita nei primi tre quarti di partita mi soddisfa molto. Siamo calati fisicamente nel finale, in contemporanea alla crescita della Fortitudo, dovuta anche alle giocate di Hasbrouck, Rosselli, ecc. Non siamo riusciti a mantenere il nostro livello fino alla fine, dobbiamo tenere questa concentrazione e qualità anche nella prossima gara, che sarà contro Treviso”.

Il problema delle rotazioni?

“Oggi è mancato Vencato, il playmaker titolare, le nostre rotazioni possono aumentare, siamo una squadra molto giovane, che sta crescendo e migliorando. Oggi nell’ultimo quarto siamo stati travolti dal talento e l’esperienza della Fortitudo, aprendo la strada a contropiedi troppo facili per la Fortitudo”.

Visconti e Maspero?

“Vedo i ragazzi come lavorano e penso che tutti meritino una possibilità. Possono sbagliare una partita, oppure commettere qualche disattenzione, ma penso che tutti questa sera abbiano risposto presente. Chiaro che ogni palla persa è diventata un contropiede, una squadra che ti punisce in questo modo è difficile da battere. Sul +12 a quattro dalla fine avremmo potuto pensare di portarla a casa, un vantaggio di soli sei punti, pur dopo tutti gli sforzi fatti, contro una squadra come la Fortitudo, non basta. Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi: stiamo lavorando da Agosto, questa sera ho visto cose che mi hanno soddisfatto molto”.

Martino:

“Sono sicuramente contento per la vittoria, meno per la prestazione, soprattutto quella del primo tempo. Questa partita deve servirci per tenere a mente quello che ho detto nel pre partita: ogni gara va preparata con la stessa mentalità. Uno scarso approccio alla gara nella prima frazione, migliorato nel secondo tempo, dove abbiamo concesso meno agli avversari. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle quanto sia difficile giocare ogni singola partita in questo campionato”.

Questo è stato il primo momento di difficoltà della Fortitudo?

“Per alcuni versi è stato il primo momento di difficoltà della stagione. Stasera è successo quello che può accadere: una squadra che viene senza pensieri a giocarsela a Bologna, in un Palazzo dove tutti vorrebbero giocare. Sono contento per il risultato finale e per il rientro del Mancio, che ha dimostrato ancora una volta che è meglio averlo che non averlo”.

Cos’è successo nell’intervallo?

“Quello che è successo nell’intervallo, è che rispetto alle nostre abitudini, sono entrato io nello spogliatoio di squadra. Era un problema di mentalità, mi sono messo io avanti per svegliare la squadra. Sull’atmosfera, sicuramente c’era un’atmosfera particolare, ma penso che dobbiamo essere noi a innescare il pubblico e non viceversa, entrando in campo in maniera diversa da quella fatta oggi”.

Mantova ha fatto un’ottima partita questa sera.

“Sapevamo che sicuramente, senza Vencato, l’ampiezza su tutto il campo poteva crearci dei vantaggi. Sapevamo che i loro tiratori potevano farci male, che il loro roster poteva infastidirci, l’hanno dimostrato facendo un’ottima partita”.

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