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Bologna

A tu per tu con Alessandro Melli – 24 set

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Melli: “Il Bologna deve trovare un suo assetto, ma si riprenderà presto..”


“Della Serie A mi manca tutto. Gli stadi in primis, le qualità dei giocatori e delle squadre avversarie, il desiderio di vincere partite con squadre più forti e blasonate… praticamente l’aria che si respirava prima e post gara” – il pensiero di Alessandro Melli, ex calciatore, team manager, ora commentatore tecnico Sky – “Logicamente il lavoro che ho amato di più è quello del calciatore, però ho apprezzato molto e sono cresciuto tantissimo come uomo facendo il Team Manager”.

Figlio d’arte, tuo padre Emilio – centravanti del Parma negli anni ’70 – oltre alla passione per il calcio, cosa ti ha trasmesso?

“Mi ha trasmesso il rispetto per il prossimo e l’importanza per le cose semplici…”

 

Sandro, pregi e difficoltà riscontrate nel ruolo di commentatore televisivo?

“Il ruolo di commentatore mi piace; ha le sue difficoltà soprattutto nel riuscire a rendere un concetto tecnico o tattico in pochi secondi”.

 

4 vittorie su 4 gare disputate; il Parma calcio 1913 è saldamente al comando in classifica. Ti aspettavi un avvio di stagione così spumeggiante e convincente?

“Il Parma mi ha sorpreso; non pensavo che una squadra assimilata in così poco tempo avesse già dei meccanismi così solidificati”.

 

Merito di…?

“Grande merito va alla dirigenza ed al suo allenatore (Apolloni, ndr)”.

 

Che partita ti aspetti domenica col Mezzolara?

“Al Comunale di Budrio mi aspetto un Parma concreto e spettacolare come – del resto – ho visto ultimamente”.

 

Puntiamo i fari sulla serie A. Cosa pensi del mercato del Bologna? E, a tuo avviso, cosa occorre ai rossoblù per superare le difficoltà di questo avvio di stagione?

“Il Bologna deve trovare un suo assetto visto il cambio di categoria e i tanti giocatori nuovi. Ma credo che si riprenderà presto, anche perché ho stima dell’allenatore e della dirigenza”.

 

Per Alessandro Melli la serenità è…?

“La serenità è vedere stare bene le persone vicino  a te, i tuoi figli in primis, ma anche tua moglie e i tuoi cari…”

 

Un sogno – sportivo – che vorresti realizzare?

“Tornare a lavorare nel mondo del calcio…”

 

Chiudiamo con un bilancio dei tuoi primi 46 anni.

“Orgoglioso di cosa ho fatto in questi 46 anni della mia vita, tra successi lavorativi, rapporti personali e aspetti familiari. Logicamente qualche rammarico esiste ma credo sia una cosa fisiologica in ogni essere umano…”


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