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A tu per tu con Beppe Nuti – 23 gen

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Sembrerebbe che Gasperini stia pressando Preziosi per portare al Genoa il grande ex Boriello. Se andasse in porto la trattativa, Gilardino tornerebbe a Bologna, piazza a lui molto gradita…”

A tre giorni da Sampdoria-Bologna, la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha incontrato un giornalista che ha contribuito a scrivere la storia del giornalismo genovese, Beppe Nuti. Sempre misurato ed obiettivo, l’attuale punta di diamante di Telenord, ha iniziato la sua carriera scrivendo per cinema e musica. Ha lavorato nelle maggiori radio genovesi per 10 anni e, contemporaneamente, in tutte le tv locali. Due volte direttore della cronaca delle due maggiori tv liguri, Primocanale e Telegenova, e responsabile sportivo di tutte e quattro le tv locali. Alle già citate aggiungiamo Telecittà e Telenord, dove collabora attualmente. Scrive per varie testate, tra cui “Il Pubblicista”, distribuito allo stadio Luigi Ferraris in occasione delle partite di Samp e Genoa. Conduce da 30 anni la domenica sportiva in diretta e, nota di colore, fu il primo telecronista italiano a trasmettere in diretta un’intera partita di calcio nel 1976: Pescara-Genoa 0-2 (con promozione in A del grifone). Venne così premiato a Milano, nel corso di una trasmissione ad Antenna3 Lombardia, da Sandro Mazzola con il “Pallino d’oro”.

 

Domenica vi sarà il delicato confronto Samp-Bologna. I blucerchiati sono sulle ali dell’entusiasmo dopo l’ottima prestazione contro la Juve (la Samp è stata la squadra che più ha impensierito i bianconeri allo Juventus Stadium, ndr), i rossoblù, dal canto loro, stanno ritrovando compattezze, solidità e risultati. E se la sono giocata sino al 90° col Napoli portando a casa un punto preziosissimo. Come imposterà la gara, a tuo avviso, Sinisa?

“Con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic la Sampdoria ha una sua fisionomia di gioco. Solitamente ha giocato con un 4-2-3-1. Difesa rigorosamente a quattro con i due esterni: De Silvestri a dx e Regini a sx che spingono molto e aiutano il centrocampo che poggia su due mediani (catturatori di palloni), Palombo e Obiang. Mancando di un regista, Sinisa si affida all’imprevedibilità e mobilità del trio: Gabbiadini (grande ex) e in ottima forma, del serbo Kristicic centrale e sulla sinistra Soriano. Unica punta il brasiliano Eder, inventato in quel ruolo dall’allenatore visti i problemi fisici di Pozzi. La Samp è una squadra che con chiunque cerca di fare la partita evitando di farsi schiacciare. A Marassi sarà una gara molto aperta perché si affrontano due squadre in buona forma e, nel Bologna c’è Bianchi che avrebbe fatto molto comodo ai blucerchiati. Prima punta vera e…. domenica scorsa lo ha dimostrato”.

 

I precedenti tra le due squadre sono favorevoli alla Samp che, negli ultimi cinque incontri casalinghi contro il Bologna, ha ottenuto 4 vittorie ed un pareggio a reti inviolate. Facciamo ora un passo indietro. All’andata, al Dall’Ara, il confronto terminò in parità (2-2). Decisiva la rete su punizione di Gabbiadini, la sua prima in blucerchiato. Da allora son cambiate tante cose, a partire dai tecnici sulle panchine, ai moduli tattici, alle idee in campo… Cos’hanno portato Sinisa e Ballardini che prima mancava alle due squadre?

“Nessuno come me li conosce bene. Il primo ha portato in un ambiente depresso (come il suo allenatore Rossi) grinta, determinazione, autostima e, poi ha fatto la cosa più semplice, ma più efficace nel calcio. Ha adattato il modulo al materiale che aveva e i risultati si sono visti. Il secondo, Ballardini, uomo che io stimo moltissimo, non sarà brillante nel suo gioco, ma molto concreto. A Genova ha lavorato benissimo. Salvando, di fatto, due volte il Genoa con il suo gioco sparagnino. Attenzione, sembra solo difensivo ma non è così, al momento buono parte con il giusto contropiede”.

 

Il 21 gennaio 2013 è stato il primo anniversario dalla scomparsa dell’ex presidente, Riccardo Garrone. Un presidente-papà per molti calciatori, una persona dai valori umani fuori dal comune. Il figlio Edoardo, ricordandolo: “Non amava molto il calcio moderno impostato sulle televisioni e su altri fattori che esulano dal rispetto nei confronti dello sport vero. Per lui era importantissimo trasmettere fin da piccoli i valori dello sport e in particolare della sportività”. Hai un ricordo che ti lega a lui?

“Certamente che ne ho di ricordi perché tra noi c’era stima e rispetto. Era un vero Gentleman che con parecchi personaggi del calcio di oggi nulla aveva a che vedere. Una volta mi disse: “Mio padre un giorno mi disse non fare mai la mossa di prendere una squadra di calcio e un giornale….” Prese tutti è due… Ma non solo, un’altra volta: “Sono stato per anni un capitano d’azienda, l’Erg petroli, ma per voi delle tv o per i giornali solo poche parole e la gente comune non sapeva neppure chi ero. Adesso, ogni volta che mi muovo, mi siete sempre dietro e per strada mi fermano per autografi e foto. Potenza del calcio”. Lui poi era molto legato ai giovani, come lo era Paolo Mantovani, presidente dello scudetto e fondatore del torneo giovanile “Ravano”.

 

Per ora un mercato solamente in uscita per la Samp, nove le pedine che hanno salutato Genova per accasarsi altrove (quantomeno fino a giugno, ndr): Enzo Maresca destinazione Palermo, Andrea Tozzo al Latina, Paolo Castellini al Livorno, Simon Poulsen di ritorno all’Az Alkmaar, Mirko Eramo all’Empoli, Davide Gavazzi in prestito alla Ternana, Antonino Barillà risolto il prestito e quindi di nuovo alla Reggina, Savvas Gentsoglou allo Spezia e Andrea Petagna di ritorno al Milan. Si mormora poi degli addii di Pozzi e Obiang.. Scelte oculate o pensi che qualcuno possa mancare più del previsto? In fase entrata, invece, cosa bolle in pentola? Quali sono i reparti che andrebbero rinforzati?

“Mihajlovic voleva sfoltire una rosa molto ampia e, detto tra noi, ma questo pensiamo sia stato il pensiero di Sinisa. C’erano tanti, troppi giocatori non all’altezza della serie A (non è un caso che ne usava 13-15 al massimo), quindi per l’uscita tutto ok. Obiang non partirà almeno fino a giugno. Alla Samp servono una punta, che probabilmente arriverà soltanto negli ultimi giorni di mercato e l’ideale sarebbero o Floccari o Borriello. Un difensore, voleva Burdisso ma è passato al Genoa e, secondo me, dovrebbe lanciare il giovane Fiorillo ed escludere Da Costa, portiere sempre incerto e tecnicamente poco dotato”.

 

Mi hai tolto la domanda di bocca dato che anche a Bologna si parla di un “problema portiere”. La Sampdoria, invece, in Coppa Italia, ha trovato in Fiorillo, classe ’90, vice di Da Costa, grande sicurezza. A tuo avviso quindi sarebbe giusto dargli fiducia anche in campionato (ricordando che nel 2008 è stato il miglior portiere d’Europa tra le nazionali U19)?

“Come ti ho anticipato mi aspettavo questa domanda. Tra i due non c’è partita, ma credo che Miha non lo voglia “bruciare”. Probabilmente vuol dare fiducia ancora per un po’ al brasiliano. Secondo me rischiando. Questo è un campionato pericoloso, dove, a parte Juve, Roma, Napoli (e ci metto anche la Fiorentina), per tutte le altre è “lotta all’ultimo sangue”. In ogni gara può succedere di tutto. A Genova Curci non è stato molto fortunato, non so come stia andando a Bologna ma un fatto è certo: il portiere è troppo importante per una squadra e credo che Samp e Bologna qualche problema ce l’hanno”.

 

Alino Diamanti ha detto “sì” al Guangzhou Evergrande del tecnico campione del mondo, Marcello Lippi. Per sostituirlo si pensa a due piste: Giovinco (ma la Juventus è restia a cederlo in prestito) e Saponara, senza trascurare i rumors su Kovacic e Gomez.

“Diamanti lo seguo dai tempi di Livorno, è un campione. Merita di andare in una grande squadra. Con Lippi non va in una grande squadra ma in una dove guadagnerà una barcata di soldi. Egoisticamente, ma il nostro calcio non se lo può più permettere (almeno per ora) avrei preferito vederlo giocare ancora nel nostro campionato. Vederlo giocare è uno spettacolo e, il calcio lo è. Per quanto riguarda Saponara è certamente uno dei giovani più interessanti della “nouvelle vague” e merita di giocare con continuità, chi lo prende fa un affare. Di Giovino che dire. Il piccolo attaccante col suo gioco veloce ed imprevedibile può far comodo ad una squadra come il Bologna che perderà Diamanti. Da fonti molto attendibili, inoltre, sembrerebbe che Gasperini (che conosco molto bene) stia pressando Preziosi per portare al Genoa il grande ex Boriello. Se andasse in porto la trattativa, Gilardino tornerebbe a Bologna, piazza a lui molto gradita”.

 

Il Bologna si è fatto avanti con l’Inter per il prestito di Icardi. Pensi che la Samp si opporrà all’affare, evitando di rinforzare una concorrente alla salvezza, detenendo metà del cartellino del giocatore?

“Icardi è uno dei giovani attaccanti più forti del campionato. Lo scorso anno con i suoi 12 goals ha di fatto salvato la Samp dalla B. Nell’Inter si è un po’ “distratto” ma il giocatore c’è e non credo proprio che la Samp sia disposta a cedere la sua metà per rinforzare un’antagonista nella lotta alla salvezza”.

 

Dulcis in fundo cosa auguri alla Samp e al Bologna per questo 2014? 

“Infine più che gli auguri farei ad entrambe un in bocca al lupo.., e la mia speranza (che è quasi una certezza), è quella che si salveranno tutte e due. Non sarà facile ma hanno due allenatori tosti che sanno quello che vogliono e sono due grandi motivatori e lavoratori”.

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