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Barrow: «Quest’anno sto bene e sto facendo la preparazione. Voglio migliorare e punto alla doppia cifra»

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fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


Quest’oggi dal ritiro di Pinzolo a parlare è stato Musa Barrow, che si è concesso alle domande dei giornalisti su questo avvio di stagione per circa 10 minuti.

Ciao Musa, come stai? Come sei rientrato dagli impegni della Nazionale? Questa è una stagione molto particolare, il campionato inizierà presto e la squadra deve entrare in ritmo gara da subito. Che campionato ti aspetti? E che cosa vuoi dimostrare, perché se tu sei costante questa squadra può fare il salto di qualità?

Buongiorno a tutti. Sono molto contento di essere tornato dalle vacanze ed essere qua con i miei compagni. Sono arrivato domenica sera e stiamo lavorando bene. La squadra è in una buona condizione e non vediamo l’ora di cominciare la stagione. L’anno scorso non sono riuscito a fare la preparazione con la squadra perché non sono stato bene, ma ora sono qua e sto bene. Ora sto cercando di lavorare al meglio per cominciare bene la stagione.

I tifosi hanno visto il Musa Barrow o lo devono ancora vedere? Negli anni scorsi hai fatto dei gol molto belli, spettacolari, c’è qualcos’altro che devi dimostrare o devi solo trovare la costanza?

Come giocatore devi cercare sempre di migliorare, perché arrivano i momenti belli e i momenti brutti. Però la cosa più importante è avere continuità nei gol e negli assist.

Qual è il gol più bello che hai fatto con la maglia del Bologna?

Ce ne sono tanti. Anche quello contro la Lazio. Però alla fine sono contento di riuscire ad aiutare i miei compagni e cercare di fare un salto di qualità per giocare meglio rispetto agli anni passati.

Hai ritrovato Sartori, che cosa ti ha detto, che cosa vuole da te per questa stagione?

Sì, ci siamo salutati e abbiamo parlato. Abbiamo scherzato assieme. Sartori lo conosco dall’Atalanta, so che persona è, è molto bravo nel suo lavoro. Sono molto contento di ritrovarlo qua con noi. Lui mi ha detto solamente che devo fare più gol.

A Bergamo hai conosciuto anche Ilicic. A Bologna si parla molto di Ilicic.

Sì, certo l’ho conosciuto. Quando sono entrato in prima squadra, l’ho trovato lì e abbiamo un buon rapporto. È un bravo giocatore, però questo è il lavoro della società e quindi non ho niente da dire.

Quando eri all’Atalanta e sei entrato in prima squadra, chi era lì la tua figura di riferimento che ti ha accompagnato nel calcio dei grandi? Pensi di poterlo essere a tua volta per i giovani che si stanno affacciando alla prima squadra?

Io lì ero fortunato, tanti mi hanno aiutato: Masiello, De Roon, Freuler, Papu, ognuno ha avuto qualcosa da insegnarmi per aiutarmi. Qua io sono più grandi altri giocatori e cerco di fare lo stesso, cerco di dare una mano agli altri giocatori più giovani.

L’esperienza in Nazionale, essere il leader tecnico, il leader del gruppo ti ha responsabilizzato, ti fa sperare di poter esserlo anche qui al Bologna?

Certo, è il mio lavoro. Io cerco di migliorare sempre. Quando torno in Gambia, io cerco di aiutare i miei compagni e di fare il meglio per loro, di aiutare, di parlare, di fare qualcosa in più per loro. E anche qua cerco di fare questo, perché ci sono giocatori esperti e meno esperti: cerco di prendere qualcosa dai più esperti e dare qualcosa ai meno esperti.

Musa, sei stato inserito nella lista dei 30 migliori giocatori africani. Che cosa significa per te essere l’unico gambiano in lista, ed essere accostato a giocatori come Momo Salah e Riyad Mahrez?

Sono molto contento perché come giocatore cerchi di giocare per il tuo paese e cerchi di arrivare sempre più in alto. In Nazionale cerchi di fare sempre meglio, di aiutare i tuoi compagni per vincere le partite. Per noi in Coppa d’Africa era la prima volta ed è stato bello.

Qua a Bologna è ormai un anno che giochi accanto a Marko Arnautovic, hai però fatto anche altre esperienze e hai giocato anche accanto a Rodrigo Palacio. Quali sono le differenze nel giocare con Palacio e con Arnautovic? Quali movimenti sono cambiati?

Ogni giocatore ha il suo stile di gioco, e io cerco di capire quale è. Poi cerco di inserirmi e aiutarlo, e cerco di capire come lui possa darmi una mano. Non ho alcun problema a giocare con Orsolini, Sansone, Raimondo. Per me quando gioco con un compagno cerco un aiuto reciproco. Quando sono in campo cerco di fare sempre così. Loro due, Rodrigo e Marko, sono veramente forti e speriamo di riuscire a dare ancora più supporto a Marko e fare più gol assieme.

Musa, so che tu sei un ragazzo sensibile e autocritico. L’anno scorso sei partito male a causa del covid e poi c’è stata anche la Coppa d’Africa, che è stata una bella esperienza ma sei stato lontano da Bologna a lungo. Ti posso chiedere che cosa secondo non ha funzionato, perché tu sei un giocatore con una valutazione importante e la scorsa stagione non sei stato all’altezza di quello che tu puoi dare. Ti sei dato delle risposte su questo?

Certo, l’ho detto prima, devo avere più continuità e stare bene fisicamente. Ora sono qua a fare la preparazione e cercare di trovare la condizione per cominciare bene.

Visto che nel calciomercato tutto può succedere: il tuo nome è stato accostato ad un paio di club in Inghilterra. Hai sentito queste voci? Pensi che il tuo futuro sia sempre qua?

Io sono qua e sono molto contento qua. Sentiamo sempre le voci, però io adesso sono qua e penso a questo ritiro, penso solo a stare bene.

In questo inizio di stagione, quanto ti manca avere Mihajlovic vicino, perché con lui ha un buon rapporto, a volte anche duro?

Tanto tanto. Però ieri sera abbiamo parlato ed è sempre bello sentire la sua voce e parlare con lui. Lui non è qua fisicamente, ma il suo spirito è con noi. Noi cerchiamo di lavorare e non sbagliare. Questo è quello che ci ha chiesto lui.

Senti che per te questo sarà un anno importante? Vieni da un anno difficile, come detto, ma comincia ad essere un anno in cui non sei più la giovane promessa ma un giocatore fatto e finito: hai un traguardo da raggiungere per questa stagione, anche personale magari la doppia cifra?

Sì, è quello, ma ora sono molto contento perché sto bene e so che quando sto bene posso fare meglio per aiutare la squadra e sono che quest’anno sarà meglio dell’anno scorso e potrò aiutare la squadra. Questo è sicuro.

Tra gli scherzi e le cose che vi siete detti con Sartori, ce n’è una in particolare?

Quando torno dal ritiro devo subito andare a parlare con lui, perché con lui parlo sempre. Dopo ogni partita mi chiama e parliamo sempre. Lo conosco da quando ho 17 anni e sono molto contento di rivederlo qua a lavorare per il Bologna.

Come hai preso l’addio all’Atalanta, quando hai dovuto lasciare un direttore come Sartori?

Non è facile, ma come uomo e calciatore sai che non hai una casa, può cambiare tutto in un attimo. Però ora sono passati anni, sono qua, sono a Bologna, sono ormai bolognese e sono molto di vivere qua.

Insomma, gli hai detto di non farti cambiare casa un’altra volta?

(Ride) Sisì, però lui è bravo e può aiutare il Bologna in tante cose. Perché è molto bravo a fare il suo lavoro.

 

 

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