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RdC – Pioli: Voglio un crescendo Rossiniano – 18 Marzo

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Ciò che rimane maggiormente impresso nella mente dei 20 mila tifosi di sabato sera ( gli altri erano dell’altra “sponda”) è il lungo applauso finale al rivolto alla squadra di Pioli, sintomo di un ritrovato feeling nonostante la sconfitta. Ma nell’articolo del bravo Massimo Vitali, si fa spazio anche un’altra domanda relativa a quella sera: cosa rimane di questo sogno accarezzato e poi svanito? Rimane, in maniera assoluta e definitiva, la voglia di averci provato, con quella consapevolezza di avere le carte in regola per ottenere il massimo risultato, per quanto fosse difficile portarlo a casa. Un salto di qualità mentale non da poco se si pensa solo a come approcciava i match il Bologna solo 3/4  mesi fa. Una forza morale che gli era venuta anche dal trittico di vittorie che avevano dato energia alla Nostra” Invicible Armada” e la voglia di provare a dare un finale diverso, visto che la pratica salvezza dovrebbe essere archiviata.

Un gurppo quello di Pioli che ha cementato la sua forza nel tempo, che ha retto il confronto con la Vecchia Signora per almeno un’ora, fino a che fiato e gambe hanno girato al meglio. E di questo ogni frangia della tifoseria ne reso il merito al condottiero di Parma, riempiendo in ogni dove la Nostra “Cattedrale”, rendendo felice anche il cassiere della Società perché l’incasso di sabato (oltre il milione di euro) è quello che rende sicuramente soddisfatti i dirigenti a partire dal Presidente.

Ma torniamo alla classifica, bella e indiscutibile, che ancora ieri, archiviata la giornata calcistica, vantava un più 10 sul Siena, cioè un ampio margine di sicurezza dalla zona delle pericolanti che tradotto vuole dire serie B. E nulla vieta di pensare che, sempre riguardando con attenzione i risultati “negativi” di  Siena, Palermo e Pescara, che la quota salvezza sia un pelo più bassa dei fatidici 40 punti, che, grazie ai tre punti di una prossima vittoria,  la Pioli band potrebbe raggiungere con grande facilità. Ma tutto questo non deve fare pensare che il Mister voglia trastullarsi fino al 19 maggio, anzi quella di sabato (la mancata vittoria) può essere il propellente per un finale fotocopia di quello dell’anno scorso, che ci permise il raggiungimento della fatidica quota 51.E infatti dopo il fischio finale erano le stesse parole di Pioli a tracciare il possibile finale di questo campionato della squadra felsinea:” Archiviata questa sconfitta, non possiamo accontentarci di una salvezza risicata”. Davanti ci sono ben 9 partite a disposizione  e la convinzione che si possa ripetere un  percorso esaltante così come si ebbe a partire dal marzo dell’anno scorso, che tanta gioia diede ai tifosi, invertendo completamente un leit motiv che ci accompagnava da diversi anni, ultimo in ordine di apparizione quello con mister Malesani, reso famoso dalla frase “Adesso le possiamo perdere anche tutte 8” e così infatti fu.

Si riparte da Udine nel sabato prima di Pasqua, che cade il 30 marzo, partità che non vedrà Diamanti (squalifica) e probabilmente Perez. Sperando che il periodo sia di buon auspicio e ci veda risorgere in fretta, magari con un risultato utile da portare a casa dal capoluogo friulano.

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